tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] t. l’anima, con t. il cuore, con t. l’affetto, con t. la possibile diligenza, ecc. Frequente la soppressione dell’articolo: è principio e cagion di tutta gioia (Dante), di gioia piena, intera; soprattutto in alcune locuz. formate con la prep. a: a t ...
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mnemonico
mnemònico agg. [dal gr. μνημονικός, der. di μνήμων -ονος «memore», affine a μιμνήσκω «ricordare»] (pl. m. -ci). – 1. Della memoria, che concerne la memoria (come capacità di ricordare): facoltà [...] aiutare la memoria: esercizio m.; artifìci, espedienti m.; arte m., lo stesso che mnemonica s. f. Regola m., enunciazione di un principio o di una legge che faccia ricorso a un modello o a un artificio con cui facilitare la memoria. In psicologia e ...
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male1
male1 avv. [lat. male, avv., der. di malus «cattivo»] (in posizione proclitica si tronca comunem. in mal). – 1. a. In modo non buono, non retto, non giusto; in modo non conveniente, non opportuno, [...] , non pienamente (ho inteso m. perché ero distante), ora in modo diverso da quello giusto (se non intendo m.); Questo principio, male inteso, torse Già tutto il mondo quasi (Dante); veder m., non chiaramente, per ragioni contingenti, per difetto di ...
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male2
male2 s. m. [lat. malum «male fisico o morale», rifatto secondo male avv.]. – In senso ampio, il contrario del bene, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico [...] più o meno meritata (ha detto m. di Garibaldi, frase scherz. in uso nel passato, a proposito di chi abbia osato criticare principio, sistema o persona che sembri intoccabile); ha detto di lui tutto il m. possibile; voler m. a uno, nutrire odio o ...
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cromosfera
cromosfèra s. f. [comp. di cromo- e -sfera, propr. «sfera colorata»]. – Parte dell’atmosfera solare che si trova tra la fotosfera e la corona, visibile a occhio nudo soltanto al principio [...] e alla fine delle eclissi totali di Sole, in forma di sottile anello rosato e dentellato, sede di fenomeni attivi quali i brillamenti e le protuberanze; si estende per alcune migliaia di chilometri al ...
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savoury
〈sèivëri〉 s. ingl. [dal fr. ant. savouré «saporito»] (pl. savouries 〈sèivëri∫〉), usato in ital. al masch. – Al plur., bocconcini piccanti, costituiti di varî ingredienti, che nella tradizione [...] inglese vengono serviti al principio o alla fine del pasto con funzione stimolante o rispettivam. digestiva. ...
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vestale
s. f. [dal lat. Vestalis, der. del nome della dea Vesta]. – 1. In Roma antica, ognuna delle vergini sacerdotesse che formavano il collegio sacro (collegio delle v.) addetto al culto della dea [...] sacro e del «focolare» domestico e pubblico, ossia della famiglia e dello stato. 2. fig. Chi tutela un valore ideale, un principio, con grande intransigenza e rigore, e per lo più in forma ostentata o senza averne titolo: ma proprio lui, con quel ...
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negare
v. tr. [lat. nĕgare] (io négo, tu néghi, ant. niègo, ecc.). – 1. a. Il contrario di affermare, cioè dichiarare non vero, in tutto o in parte, quello che altri sostiene: n. ostinatamente, recisamente; [...] : del tutto negaron di mai, se non per battaglia vinti, arrendersi (Boccaccio). b. Non ammettere una verità assoluta, un principio fondamentale: n. l’esistenza di Dio, l’immortalità dell’anima; io negava che la pura vita ... fosse cosa amabile e ...
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esperanto
s. m. e agg. [dallo pseudonimo Doktoro Esperanto assunto dall’inventore, che in lingua esperanto significa «dottore speranzoso»], invar. – Lingua internazionale artificiale, la più diffusa [...] e semplici regole e il suo lessico consiste di vocaboli formati modificando, con determinati prefissi e suffissi, un certo numero di radici tratte da lingue neolatine, germaniche e slave, e scelte in base al principio della massima internazionalità. ...
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consumazione2
consumazióne2 s. f. [dal lat. consummatio -onis, der. di consummare: v. consumare2]. – Compimento, esecuzione: la c. d’un delitto, d’un reato, d’un furto; c. del matrimonio; la c. del sacrificio [...] fine del mondo (traduz. della frase di s. Gerolamo consummatio saeculorum). In partic., in diritto, c. dell’impugnazione, principio per il quale un’impugnazione proposta, ove per qualsiasi motivo il procedimento non giunga alla sua definizione, non ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di una sostanza, che ne determina le caratteristiche.
Concetto,...
principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni locative (in senso proprio e traslato)...