verificazione
verificazióne s. f. [der. di verificare]. – Forma che concorre con verifica sia nel linguaggio com. sia in quello scient. e tecn., rispetto alla quale è ormai meno frequente e ha usi più [...] è verificabile e che tale significato coincide con la procedura messa in atto per verificarlo. La formulazione di tale principio è dovuta ai filosofi neopositivisti del «Circolo di Vienna» che cercarono di fissare un criterio di significatività che ...
Leggi Tutto
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata [...] l’apostolato gerarchico della Chiesa; filosofia dell’a., la dottrina filosofica di M. Blondel (1861-1949), che pone come principio fondamentale, sul piano metafisico, pratico e gnoseologico, l’azione intesa come unità di pensiero e volontà; più in ...
Leggi Tutto
esclusione
escluṡióne s. f. [dal lat. exclusio -onis, der. di excludĕre «escludere»]. – 1. L’atto, il fatto di escludere o di essere escluso: e. da un’assemblea, dagli esami; e. dal diritto di voto (in [...] corso del quale le singole ipotesi possibili vengono via via eliminate a favore di una ritenuta la più convincente. 3. Nella meccanica quantistica, principio di e. (o principio di Pauli, dal nome del fisico austriaco W. Pauli che lo formulò nel 1925 ...
Leggi Tutto
escluso
escluṡo agg. [part. pass. di escludere]. – Lasciato fuori, cioè non ammesso (in un gruppo, in una serie, ecc.), non riconosciuto o accettato, e sim. (v. escludere): essere e. dal sorteggio, dai [...] escluso che io possa venire. Con uso sostantivato: gli e. dal sorteggio presenteranno ricorso. In filosofia, principio del terzo escluso, principio fondamentale della logica aristotelica, dopo quelli di identità e di non-contraddizione (di cui è una ...
Leggi Tutto
esempio
eṡèmpio (ant. eṡèmplo, exèmpio, essèmpio, essèmplo, essèmpro, assèmplo, assèmpro, e anche aṡèmplo, aṡèmpro) s. m. [dal lat. exemplum, der. di eximĕre «prendere fuori», part. pass. exemptus]. [...] spiegarsi con un e.; fare un e., proporre una situazione concreta per mostrare l’applicazione pratica di una regola o di un principio enunciato teoricamente; l’animo di quel ch’ode, non posa Né ferma fede per essempro ch’aia La sua radice incognita e ...
Leggi Tutto
maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, [...] dopo i due punti, quando si riferisce in forma diretta il discorso altrui (generalmente racchiuso tra virgolette); in poesia, talvolta, al principio d’ogni verso, secondo un uso oggi non più seguito come in passato; 2) come iniziale di nomi proprî di ...
Leggi Tutto
processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); [...] e conscio, e che si differenziano per il fatto che il primo è regolato dal principio del piacere mentre il secondo è regolato dal principio di realtà (v. principio, n. 3 d), e opera cioè mediante un comportamento adattativo. In termodinamica, p ...
Leggi Tutto
u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] semiconsonantico della u dell’ital. quale (in lat. QVALIS); quando, nel 2° sec. a. C., il suono della V tra vocali o in principio di parola davanti a vocale (come in CAVE e VOLO) passò da semiconsonante u̯ a vera e propria v ital., tale variazione di ...
Leggi Tutto
ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] è facile capire le r. di certi fatti economici; più esplicitamente, le r. ultime delle cose, le cause prime, i principî originarî; ultima r. (cfr. lat. ultima ratio), anche nel senso di ultima soluzione, estrema risorsa. b. In alcune locuz. significa ...
Leggi Tutto
lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] ., in linea di ..., sul piano, sotto l’aspetto, dal punto di vista di ..., nelle espressioni in l. di principio, per principio, tenendo fede a un principio; in l. di massima, per quanto riguarda gli aspetti generali di una questione: in l. di massima ...
Leggi Tutto
La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di una sostanza, che ne determina le caratteristiche.
Concetto,...
principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni locative (in senso proprio e traslato)...