imprimatur
v. lat. [3a pers. sing. del cong. pres. passivo di imprimĕre, nel sign. mod. di «stampare»; quindi «si stampi»], usato in ital. come s. m. – Parola apposta dal competente vescovo, o più spesso [...] stampato che gli sia stato sottoposto per la censura ecclesiastica e sia da lui approvato; può essere stampata in principio o alla fine del libro. Quindi, l’approvazione espressa con tale termine: apporre, negare, ottenere l’imprimatur; talora usato ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] , di «la qual cosa», riferito a tutto un concetto precedentemente espresso, e perciò usato dagli scrittori antichi anche in principio di periodo e per lo più determinato dall’articolo: ho tentato tutti i mezzi per dissuaderlo: che era come parlare ...
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checchessia
checchessìa (o che che sia) pron. indef. [comp. di checché e sia, congiuntivo di essere], ant. o letter. – Qualunque cosa, qualsivoglia cosa: crede di sapere ch.; si trastulla con ch.; in [...] frasi negative, equivale a nulla, alcuna cosa: Socrate da principio non ebbe in animo di fare quest’innovazione, né d’insegnar che che sia (Leopardi). ...
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irretroattivita
irretroattività s. f. [der. di irretroattivo]. – Il non avere effetto retroattivo: i. della legge, principio giuridico per cui la legge non dispone che per l’avvenire e non ha effetto [...] retroattivo ...
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lessicografico
lessicogràfico agg. [der. di lessicografia] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne la lessicografia: studî, spogli l.; attività l.; opere l.; la tradizione l.; avere esperienza lessicografica. [...] 2. In matematica, ordinamento l., ogni ordinamento di un insieme che si basi sul principio col quale sono costruiti i vocabolarî: in esso si considerano gli indici degli elementi dell’insieme come le lettere delle parole da ordinare in un dizionario, ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] ’a., espressione che risale a V. Cousin (1818), adottata, soprattutto dai poeti della scuola parnassiana in Francia, per designare il principio che l’arte non deve avere altri fini che sé stessa, al di fuori di ogni preoccupazione di carattere morale ...
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offesa
offésa s. f. [lat. offēnsa, der. di offĕndĕre «offendere», part. pass. offensus]. – 1. a. Danno morale recato alla dignità di una persona (o di un’istituzione) con atti o con parole; l’atto stesso [...] dell’offensore); chiedere soddisfazione o riparazione di un’offesa. b. estens. Atto, comportamento e sim. con cui si viola un principio, un valore etico, una norma comunem. accettata, o che sia comunque con questi in contrasto: o. alla legge, alla ...
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organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce [...] ), spec. nel linguaggio giornalistico, detto di persona il cui comportamento e la cui attività siano intimamente integrati e funzionali ai principî e all’ideologia del gruppo sociale o politico in cui opera: intellettuale o. a un gruppo, a una classe ...
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binario1
binàrio1 agg. [dal lat. tardo binarius, der. di bini «due per volta»]. – 1. Composto di due unità, di due elementi: divisione b., nell’esercito, la divisione composta da due reggimenti di fanteria; [...] che consente di rappresentare ogni numero intero usando solo due cifre (0 e 1), secondo lo stesso principio che è alla base della numerazione decimale ordinaria. In elettronica, qualifica di dispositivi capaci di eseguire operazioni logiche ...
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impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le [...] che permette di individuare quali sequenze di DNA sono riconosciute e legate da una specifica proteina, in base al principio che solo le sequenze legate a proteine sono protette dalla frammentazione enzimatica; le sequenze di DNA legate alla proteina ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di una sostanza, che ne determina le caratteristiche.
Concetto,...
principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni locative (in senso proprio e traslato)...