dicastocrazia
s. f. Il potere dei giudici che tende a imporsi al di là delle proprie competenze e prerogative istituzionali. ◆ nel nostro Paese, chiosa il ministro [Roberto Castelli], «sono ancora forti [...] 24 Ore, 18 gennaio 2006, p. 5, In primo piano) • «Prendiamo il caso di Abu Omar: in tutti i codici esiste il principio per cui l’esercizio della giurisdizione è sacro, ma in alcuni casi è subordinato agli interessi supremi dello Stato, tant’è che il ...
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mutualistico
mutualìstico agg. [der. di mutualismo] (pl. m. -ci). – 1. a. Relativo a un’istituzione o alle istituzioni che hanno il nome di mutua: sistema m.; ente m.; assistenza mutualistica. b. Relativo [...] alla mutualità, fondato sul principio della mutualità: organizzazioni mutualistiche. 2. In biologia, caratterizzato da mutualismo: rapporto m., simbiosi m.; specie, organismi a vita mutualistica. ...
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magna pars
locuz. lat. (propr. «gran parte»). – Espressione riferita, in funzione attributiva o, più spesso, predicativa, a chi è stato il principale autore, organizzatore, esecutore di qualcosa: di [...] egli è stato veramente magna pars. L’espressione deriva dalle parole con le quali nell’Eneide (II, 5-6) Enea dà principio al racconto della caduta di Troia: quaeque ipse miserrima vidi Et quorum pars magna fui «e le cose tristissime che io stesso ...
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mutualita
mutualità s. f. [dal fr. mutualité, der. di mutuel «mutuale, mutuo1»]. – Nel linguaggio economico, giur. e sociologico, complesso di istituzioni a base associativa e senza fine di lucro regolate [...] dal principio dell’aiuto scambievole e delle prestazioni reciproche, per il quale ciò che oggi si dà all’associazione o alla società potrà domani essere restituito, senza peraltro che vi sia necessaria corrispondenza tra prestazioni date e ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando [...] fur mai grazie divine, verso del Petrarca più noto nella forma Tarde non furon mai grazie divine, come è citato dal Machiavelli al principio della lettera del 10 dic. 1513 a F. Vettori. 5. Nell’uso ant. con valore di avv.: a. Lentamente: La spada di ...
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situazione
situazióne s. f. [der. di situare]. – 1. ant. Posizione, ubicazione: una villetta in una bellissima s.; una città sul lago in s. molto favorevole. 2. fig. Il complesso delle condizioni e delle [...] ) patrimoniale, la dimostrazione valutativa delle attività e passività di un’azienda in un dato momento, di solito al principio di un esercizio amministrativo. b. Nelle forze armate, documento dal quale si desume la dislocazione dei reparti in un ...
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diffusione virale
loc. s.le f. Strategia di commercializzazione basata sulla propagazione della conoscenza di un prodotto entro gruppi omogenei di consumatori. ◆ Quando è arrivato, il mondo ha capito [...] preferenziali per la banda larga, per favorire il traffico pagante, mentre aziende Internet e utenti puntano a salvaguardare il principio di neutralità e gli interessi dei consumatori. Dal punto di vista strategico la net neutrality è una chiave per ...
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tmesi
tmèṡi s. f. [dal lat. tardo tmesis, gr. τμῆσις, der. di τέμνω «tagliare»]. – 1. In linguistica, e in partic. nella storia delle lingue classiche, distacco della preposizione dal verbo finito con [...] 33). 2. Nella metrica italiana, divisione di una parola in due parti di cui una alla fine di un verso e l’altra al principio del successivo, analogamente a quanto poteva accadere in greco tra due membri metrici uniti da sinafia (v.), per es. il terzo ...
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derivare1
derivare1 v. intr. e tr. [dal lat. derivare tr., propr. «trarre l’acqua da un ruscello», der. di rivus «ruscello, corso d’acqua»]. – 1. intr. (aus. essere) Scaturire, aver origine, provenire [...] ); anticam. anche con la particella pron.: L’acqua che di Parnaso si deriva (Petrarca). 2. intr., fig. a. Discendere, trarre principio, provenire: d. da nobile famiglia; da Dio deriva ogni verità; ogni vizio e peccato grave dalla superbia si deriva e ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di una sostanza, che ne determina le caratteristiche.
Concetto,...
principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni locative (in senso proprio e traslato)...