analogia
analogìa s. f. [dal lat. analogĭa, gr. ἀναλογία, «relazione di somiglianza, uguaglianza di rapporti, proporzione matematica», der. di ἀνάλογος «analogo»]. – 1. Rapporto di somiglianza tra due [...] o regolarità di rapporti tra gli elementi linguistici, che i grammatici greci della scuola alessandrina (analogisti) considerarono come principio fondamentale della lingua, in opposizione ai grammatici della scuola di Pergamo (anomalisti) che tale ...
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concorezzese
concorezzése agg. e s. m. e f. – Di Concorézzo, comune in prov. di Milano; come sost., abitante di Concorézzo. Storicamente, sono chiamati concorezzesi, dal luogo che fu il loro centro, [...] gli aderenti a uno dei gruppi catari degli eretici italiani medievali; professavano la concezione dualistica ma in forma mitigata, poiché Dio, principio del bene, era per loro superiore a Lucifero, principio del male. ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] al t. dei colombacci, delle starne, e sim. Più raram. riferito a un momento o a una parte del giorno: Temp’era dal principio del mattino (Dante); Tempo era quando l’alba s’avicina, E divien fosca l’aria ove era bruna (Poliziano); (di) notte t. (più ...
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soddisfare
(tosc. o letter. sodisfare; ant. satisfare) v. tr. e intr. [lat. satisfacĕre, comp. di satis «abbastanza» e facĕre «fare»] (pres. io soddisfàccio o soddisfò o soddisfo, tu soddisfài o soddisfi, [...] non adempiuti. 3. In senso fig., essere in accordo con, rispondere a, in espressioni come s. a una premessa, a un principio, s. a una condizione, e sim. In partic., in matematica significa che un certo valore verifica una condizione, un problema, che ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche [...] diritto, m. giuridica, breve proposizione esplicativa di uno o più precetti giuridici; m. di una sentenza, sintesi del principio di diritto di cui è fatta applicazione nella motivazione di una sentenza (soprattutto di quelle della Cassazione): viene ...
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a1
a1, A s. f. o m. – Prima lettera dell’alfabeto latino e di quasi tutti gli altri alfabeti, derivata, come la maggior parte delle altre lettere, dall’alfabeto fenicio, attraverso quello greco; il suo [...] , onde l’espressione dall’a alla zeta (disus. dall’a fino alla zeta), che significa «dal principio alla fine»: se volete ch’io v’aiuti, bisogna dirmi tutto, dall’a fino alla zeta (Manzoni, Pr. Sp., III; nell’ediz. 1827: dall’a alla zeta).
◆ Come ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] ); in alcuni casi, per l’affinità che v’era in latino tra v e b (che in età imperiale, pur distinguendosi in principio di parola e dopo consonante, si confusero tra loro in altre posizioni), può essere esito di b latina tra vocali (per es., provare ...
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nominalistico
nominalìstico agg. [der. di nominalismo e, nel sign. 2, di nominale] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al nominalismo: la concezione, la soluzione n. del problema degli universali, in filosofia; [...] , con riferimento generico a discussioni che vertono su parole e non su problemi concreti. 2. In diritto, principio n., principio per il quale alla moneta avente corso legale è attribuito un potere liberatorio pari al valore nominale della moneta ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli [...] i miti e i culti delle varie religioni come simboli; con sign. storico più partic., l’indirizzo, sorto al principio del sec. 19°, che considerava le religioni antiche come traduzioni simboliche di verità complesse e astratte che altrimenti sarebbero ...
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cosmologico
cosmològico agg. [der. di cosmologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cosmologia: studî c.; teorie, ipotesi c.; l’importanza c. degli ammassi globulari di stelle. In filosofia, argomento [...] dal carattere stesso dell’Universo, considerato tale che, nella sua contingenza, rimandi necessariamente a un principio assoluto. In astrofisica, principio c., secondo il quale tutti gli osservatori sono equivalenti in quanto a un dato istante ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di una sostanza, che ne determina le caratteristiche.
Concetto,...
principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni locative (in senso proprio e traslato)...