yin
‹i̯ìn› s. cin., usato in ital. al masch. – Nella cultura tradizionale e nella filosofia cinese, il principio fondamentale e femminile che, insieme con lo yang ‹i̯àṅ› (il principio maschile) costituisce [...] in tale più ampia visione, tutta la realtà, sul piano cosmico e sul piano umano, è interpretata come un attuarsi perpetuamente dinamico di eventi alla cui realizzazione presiede di volta in volta una diversa combinazione dei due principî yin e yang. ...
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finalita
finalità s. f. [dal lat. tardo finalĭtas -atis]. – 1. L’essere ordinato a un fine, con riferimento sia all’operare umano, in quanto consapevole (in contrapp. all’istintualità), sia a oggetti, [...] storici e ai processi e fenomeni della natura. La generalizzazione del concetto di finalità determina il finalismo, fondato sul principio di finalità, ossia sull’asserzione teleologica che nulla accade nel mondo senza un fine, in correlazione con il ...
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inderogabile
inderogàbile agg. [comp. di in-2 e derogabile]. – A cui non si può derogare, che si è obbligati a osservare o rispettare: principio, impegno, termine inderogabile; in diritto, leggi i., [...] da alcun atto di autonomia pubblica o privata. ◆ Avv. inderogabilménte, senza alcuna possibilità di deroga, di eccezione: un principio inderogabilmente sancito dalla legge; il termine per la consegna del lavoro è stato inderogabilmente fissato al 30 ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] rafforzato (tra vocali, es. figlio, io gli dissi) e nel grado medio (dopo consonante, es. fargli, non gli fare, e in principio di frase fonetica); nella scrittura dei primi secoli, la grafia lgl, che s’alternava con gl (per es. figlio, figlo, filglio ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] oggetto l’azione e il comportamento dell’uomo, ne analizza i modi, le condizioni e i fini, spesso in relazione a leggi, principî o norme m. a cui tale comportamento si attiene o dovrebbe attenersi (in questo sign. il termine è contrapp. a teoretico ...
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scesa
scésa s. f. [der. di sceso, part. pass. di scendere]. – 1. a. Atto dello scendere, dell’andare (o del venire) in giù; discesa: la sc. è stata breve e facile; sentiva ora, molto più che nell’andare, [...] nella sc. dal castello al fondo della valle (Manzoni). b. Strada, sentiero, terreno in pendio, che scende verso il basso: al principio, a metà della sc.; in fondo alla sc.; fare la sc. di corsa; talora anche (per attrazione dell’uso analogo di pendìo ...
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metodologia
metodologìa s. f. [comp. di metodo e -logia]. – 1. a. In senso generico, lo studio del metodo su cui dev’essere fondata una determinata scienza o disciplina; con senso più concr., il complesso [...] , ecc.), per cui le asserzioni scientifiche dovrebbero, per es., sottostare al principio di verificabilità, inteso anche come criterio di significanza, oppure al principio di falsificabilità: in tal senso, si parla anche di m. normative quando ...
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scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente [...] , e il cui risultato sarebbe un dubbio irresolubile circa la natura del vero. 3. estens. Atteggiamento di chi, per principio o per inclinazione naturale, dubita di ogni affermazione, è diffidente e incredulo rispetto a ogni valore e verità, anche se ...
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indiscernibile
indiscernìbile agg. [der. di discernere, col pref. in-2], letter. – Che non si può discernere, cioè percepire o distinguere: colori, forme i. all’occhio; suoni i. all’orecchio; differenze [...] minime e i. con la mente. Come s. m., in filosofia, principio dell’identità degli i., quel principio logico che, basandosi sul concetto dell’impossibilità dell’esistenza di più realtà individuali assolutamente uguali tra loro (perché in tal caso esse ...
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sussidiarieta
sussidiarietà s. f. [der. di sussidiario]. – In generale, il fatto, la caratteristica, la situazione di essere sussidiario, di svolgere funzione di complemento, d’integrazione. In partic., [...] più recente, con riferimento alla Comunità europea e, in partic., alla successiva Unione degli stati europei, il principio secondo il quale dovrebbe essere riservata alla Comunità, come organismo centrale, l’esecuzione di quei compiti che, per ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di una sostanza, che ne determina le caratteristiche.
Concetto,...
principio
Alfonso Maierù
Il termine designa in D. tutto ciò che a qualsiasi titolo è ‛ primo ' in un certo ambito, nell'ordine dell'essere come in quello del conoscere; spesso ha connotazioni o designazioni locative (in senso proprio e traslato)...