esclusoescluṡo agg. [part. pass. di escludere]. – Lasciato fuori, cioè non ammesso (in un gruppo, in una serie, ecc.), non riconosciuto o accettato, e sim. (v. escludere): essere e. dal sorteggio, dai [...] possa venire. Con uso sostantivato: gli e. dal sorteggio presenteranno ricorso. In filosofia, principiodelterzoescluso, principio fondamentale della logica aristotelica, dopo quelli di identità e di non-contraddizione (di cui è una esplicitazione ...
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terzotèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] o di opposizione. b. Con valore neutro, la terza cosa che si aggiunge o si considera dopo altre due. Per il principiodel t. escluso, nella logica aristotelica e in matematica, v. escluso. Non com., in matematica, t. continuo proporzionale dopo ...
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principioprincìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] e sim.: principî di economia, di linguistica, ecc. In partic., p. giuridici o principîdel diritto, norme esplicite in logica, p. di contraddizione, p. di identità, p. delterzoescluso; in diritto, p. della irretroattività delle norme; in economia, ...
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tertium non datur
〈tèrzium ...〉 (lat. «non è ammessa una terza possibilità»). – Espressione che risale alla logica aristotelico-scolastica (con riferimento al «principiodelterzoescluso»: v. escluso), [...] con cui si vuol significare che, in un’alternativa di due giudizî contraddittorî, o di due ipotesi contrapposte, o in generale tra una affermazione e la sua negazione, è esclusa ogni altra possibilità o soluzione. ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] m. proporzionale tra a e d, cioè tra i due estremi, e la proporzione si dice continua. Per il principiodel m. (o delterzo) escluso, v. escluso. h. In radiotecnica, m. frequenza (o talora semplicemente media, s. f.) di un ricevitore a conversione di ...
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intuizionista
s. m. e f. e agg. [der. di intuizionismo] (pl. m. -i). – Sostenitore o seguace dell’intuizionismo. Come agg., relativo all’intuizionismo, spec. con riferimento alla filosofia della matematica: [...] , e quindi sull’uso di concetti matematici primitivi, cioè di tipo intuitivo e costruttivo (come la serie dei numeri naturali), e caratterizzata tra l’altro dal rifiuto delprincipiodelterzoescluso, del concetto di infinito attuale, ecc. ...
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terzo escluso, principio del
terzo escluso, principio del uno dei principi fondamentali della → logica classica di tradizione aristotelica; afferma che, data una qualsiasi proposizione A, si possono avere solo due eventualità: o è vera A oppure...
principio
Dal lat. principium, der. di princeps -cipis nel significato di «primo». L’uso filosofico di questo termine risale ai primordi della tradizione filosofica occidentale. La scuola ionica designa infatti con il nome di ἀρχή («principio,...