vaginismo
s. m. [der. di vagina]. – In medicina, stato spastico della muscolatura vulvo-vagino-perineale e, talora, dei muscoli adduttori della coscia, che rende impervia la vagina, ostacolando o inibendo [...] rapporto sessuale e, a volte, lo stesso esame ginecologico. In genere è dovuto a cause psicogene (v. primitivo) ed esprime un’avversione fobica al rapporto sessuale, legata a pregresse esperienze traumatizzanti o conflitti inconsci irrisolti, oppure ...
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osteosarcoma
osteosarcòma s. m. [comp. di osteo- e sarcoma] (pl. -i). – Tumore maligno primitivo delle ossa, che, pur costituendo la varietà tumorale più comune dell’apparato scheletrico, è relativamente [...] raro: si osserva di preferenza nei soggetti giovani di sesso maschile e ha per sedi di elezione le estremità delle ossa lunghe; è anche detto sarcoma osteogenetico ...
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alfonsino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Alfonso: Accademia A., fondata da Alfonso V d’Aragona in Napoli (poi detta Antoniana o del Panormita da Antonio Beccadelli, e quindi [...] più importanti carte di franchigia francesi, concessa da Alfonso di Poitiers alla città di Riom (1270). 2. s. m. Primitivo strumento chirurgico, foggiato in guisa di pinza a tre branche per l’estrazione delle palle di fucile dalla profondità delle ...
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irreversibile
irreversìbile agg. [comp. di in-2 e reversibile]. – 1. a. Non reversibile; detto in genere di qualsiasi cosa che non può essere invertita, rispetto al movimento, all’azione esercitata, [...] filos., con senso più prossimo al lat. reverti «ritornare», detto talvolta di ciò che non può tornare indietro o al suo stato primitivo; così, per es., è tale il passato, in quanto non può tornare a essere il presente che fu (può bensì essere ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. [...] francese (quando non si limitavano a tradurre queste antiche composizioni), indugiando in un vagheggiamento, anche tonale, del mondo primitivo e medievale; solo con Giovanni Berchet il genere ebbe in Italia una sua autonomia fantastica e poetica. 2 ...
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protomeristema
protomeristèma s. m. [comp. di proto- e meristema] (pl. -i). – In botanica, tessuto meristematico (detto anche meristema primitivo) che deriva direttamente da un tessuto dell’embrione. ...
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protonefridio
protonefrìdio s. m. [comp. di proto- e nefridio]. – In zoologia, organo escretore primitivo, caratteristico di alcuni invertebrati acelomati (per es., platelminti e nemertini), pseudocelomati [...] (per es., gastrotrichi e rotiferi) e celomati (per es., policheti e cefalocordati), costituito da un tubulo più o meno ramificato e perforato, terminante a fondo cieco con cellule (cellule a fiamma: v. ...
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protopatico
protopàtico agg. [der. di protopatia] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio medico, primitivo, detto di processo morboso che non è secondario ad altre malattie: distrofia muscolare p., la distrofia [...] pertanto esula una causa neurogena. 2. In fisiologia, sensibilità p. (in contrapp. a sensibilità epicritica), forma primitiva di sensibilità che permette di apprezzare le stimolazioni dolorifiche e quelle termiche intense, senza però consentire la ...
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fotocromia
fotocromìa s. f. [comp. di foto-1 e cromia]. – Fenomeno (detto anche fotocromismo) per il quale un sistema passa da uno stato a un altro per azione della luce e torna nello stato primitivo [...] al cessare dell’esposizione alla luce; si parla di doppia f. nel caso di trasformazioni che possono avvenire in entrambi i sensi; la fotocromia è legata a variazioni della composizione chimica ...
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Antropologia
Società primitive
Termine introdotto nella seconda metà dell’Ottocento dagli antropologi evoluzionisti in riferimento alle prime società umane e alle loro usanze; per estensione, alle società e alle istituzioni contemporanee ferme...
PRIMITIVO
. In varî rami delle matematiche questo vocabolo assume significati diversi, di cui qui si ricorderanno i principali.
Radici primitive di un numero primo. - Dato un numero primo p, si può in più modi determinare un intero g tale...