armonia /armo'nia/ s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. harmonía, affine a harmózō "comporre, accordare"]. - 1. a. (mus.) [concordanza di voci o di strumenti: a. di violini] ≈ accordo, consonanza. ↔ cacofonia, [...] . ⇓ asimmetria, dissimmetria. 3. (fig.) a. [l'accordarsi traloro di idee, di sentimenti e sim., con la prep. di: attutito: nella frase i due coniugi vissero in a. per i primi tre anni di matrimonio, in a. indica una profonda intesa e anche ...
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piano¹ [lat. planus "di superficie uguale; facile, chiaro, intelligibile"]. - ■ agg. 1. a. [che presenta una superficie senza avvallamenti o rilievi: terreno p.] ≈ levigato, liscio, livellato, piatto, [...] ansia o premura o, viceversa, di superficialità o ritrosia. I due avv. non sono neppure perfettamente sinon. traloro, come mostrano i primi due esempi seguenti, in cui non sono intercambiabili: l’hanno chiamato di fretta al tribunale per una causa ...
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Fabio Rossi
piano. Finestra di approfondimento
Aggettivi usati come avverbi - Molti agg. possono essere usati anche come avv., soprattutto nel registro fam.: chiaro (vederci chiaro, anziché chiaramente), [...] ansia o premura o, viceversa, di superficialità o ritrosia. I due avv. non sono neppure perfettamente sinon. traloro, come mostrano i primi due esempi seguenti, in cui non sono intercambiabili: l’hanno chiamato di fretta al tribunale per una causa ...
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gente /'dʒɛnte/ s. f. [lat. gens gentis, affine a gignĕre "generare", genus, genĭtus, ecc.]. - 1. a. [gruppo di persone unite da un'origine comune: g. latina, germanica] ≈ ceppo, (lett.) nazione, popolo, [...] riferimento a molte persone, per lo più casualmente riunite, non legate traloro da vincoli particolari, si parla, oltre che di g., di , delinquenti e sim.: per i soldati di Erode prima della strage degli innocenti ho dovuto pensare alla teppaglia ...
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Fabio Rossi
armonia. Finestra di approfondimento
In senso musicale - Il sign. originario di a. è quello musicale di «azione o prodotto del comporre, accordare, combinare più suoni in modo piacevole all’orecchio»: [...] . più usato, soprattutto per idee e decisioni, è accordo: traloro c’è un perfetto accordo. Concordia è solenne (la concordia attutito: nella frase i due coniugi vissero in a. per i primi tre anni di matrimonio, in a. indica una profonda intesa e ...
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posto² s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre "porre"]. - 1. [area disponibile per essere occupata da persone o da cose: non spingete, c'è p. per tutti] ≈ spazio. ● Espressioni: fare posto (a qualcuno) [...] 8. [grado occupato in una classifica, in una graduatoria e sim.: trovarsi tra i primi p.] ≈ [→ POSIZIONE (4)]. 9. a. [attività abituale da cui si parla anche di regione o ambiente: animali a loro agio negli ambienti desertici; la regione polare. Dal ...
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Fabio Rossi
odio. Finestra di approfondimento
Sfumature d’odio - Vari nomi vengono dati ai sentimenti negativi che si nutrono verso qualcuno o qualcosa. Tra questi, o. è il termine più generale e com., [...] , il primo più formale del secondo, designano sentimenti provati soltanto per le persone o per alcune loro caratteristiche, giudicati molto negativamente, e ha dunque un sign. intermedio tra quello di o. e quello di biasimo, condanna, riprovazione ...
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dimenticare (ant. dismenticare) [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis "mente"] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [perdere la memoria di una cosa, anche nella forma dimenticarsi: [...] l’ultime ragioni, mi son dimenticato de le prime (T. Tasso). D’uso oggi solo lett. non l’ho a mente [Dante]; per la loro ingratitudine poco tempo il tennero a mente i Pisani un rapporto dopo un litigio e sim.: tra noi non è mai corso buon sangue: ...
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odio /'ɔdjo/ s. m. [dal lat. odium]. - 1. [sentimento fortemente negativo nutrito verso qualcuno, per cui se ne desidera il male e persino la morte: nutrire, covare o. contro qualcuno; portare o. a qualcuno] [...] dati ai sentimenti negativi che si nutrono verso qualcuno o qualcosa. Tra questi, o. è il termine più generale e com., , il primo più formale del secondo, designano sentimenti provati soltanto per le persone o per alcune loro caratteristiche, con ...
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Fabio Rossi
dimenticare. Finestra di approfondimento
Non ricordare - Il verbo più com. e fam. per esprimere il concetto di «perdere la memoria di una cosa» è scordare, o, ancora più com., scordarsi (sia [...] l’ultime ragioni, mi son dimenticato de le prime (T. Tasso). D’uso oggi solo lett. non l’ho a mente [Dante]; per la loro ingratitudine poco tempo il tennero a mente i Pisani un rapporto dopo un litigio e sim.: tra noi non è mai corso buon sangue: ...
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numeri primi tra loro
numeri primi tra loro o numeri coprimi, coppia di numeri interi che non ammettono divisori comuni diversi da 1 o −1. Sono per esempio primi tra loro 14 e 15. Due numeri possono essere coprimi senza che essi siano singolarmente...