ostacolismo
s. m. Nell’ippica, gare di salto a ostacoli. ◆ Anthony Peter McCoy, ventottenne irlandese della Contea di Antrim, chiede ai 7200 metri e ai 30 ostacoli della pista di Aintree la prima vittoria [...] Fossati, Repubblica, 16 maggio 2004, Milano, p. XIII) • A Merano, dove le giornate invernali non di rado si truccano da primavera, le passeggiate, i giardini e i parchi si sprecano e, fortunatamente, da quando, dopo la prima guerra mondiale, il Sud ...
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svernare1
svernare1 v. intr. [der. di verno2, col pref. s- (nel sign. 3)] (io svèrno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Come intr. pron., svernarsi, uscire dall’inverno: prima che gennaio tutto si sverni [...] l’inverno in uno stato di più o meno completa inattività; di gemme, passare l’inverno sulla pianta sviluppandosi solo nella primavera successiva; in ambedue questi sign. è usato anche il verbo ibernare. 3. Con il sign. 2 il verbo è usato talora ...
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marzuolo
marzuòlo (pop. marzòlo) agg. e s. m. [der. di marzo]. – 1. agg. Marzaiolo; detto di uccelli che sono di passo in marzo, o di piante che si seminano all’inizio della primavera e particolarm. [...] soda e bianca, per la quale è ricercato; cresce parzialmente nascosto nel terriccio dei boschi montani, talora sotto la neve, in primavera. 2. s. m. In agraria, sinon. di marza. 3. s. m. Nella forma marzòlo: a. Altro nome comune della cornacchia nera ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] all’anno solare o tropico, ossia all’intervallo di tempo che intercorre tra due successivi passaggi del Sole all’equinozio di primavera, e si distingue in t. solare vero, per il quale la lunghezza del giorno è quella scandita dal passaggio del sole ...
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erbaio
erbàio s. m. [der. di erba]. – 1. Luogo pieno di erbe; più com., luogo dove non crescono che erbacce. 2. Coltivazione foraggera (detta anche ferrana) che non occupa un intero anno agrario, ma [...] trova posto fra una coltura e l’altra della rotazione; e. estivi, quelli che si seminano in primavera e danno il foraggio verde nell’estate (mais, sorghi, ecc.); e. vernini, quelli che si seminano al principio d’autunno e danno la raccolta sul finire ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] , fa democrazia, ecc. (cioè «dà l’impressione, ha le caratteristiche di ...»; per es.: un nastro nei capelli fa tanto primavera); fa città di provincia, fa Oriente, ecc. (dove si ha il sign. più determinato di «richiamare alla memoria un ambiente ...
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raviolo al vapore
loc. s.le m. (usato spec. al pl.) Preparato tipico di vari Paesi, in particolare orientali, costituito da un involucro di pasta, di varie forme, ripieno di diversi ingredienti (carni, [...] cinese a Milano (fatti, lo ripeto, meglio che altrove) ma anche cose meno consuete, ancor più appetitose per la varietà, involtini primavera, gamberi, le nuvolette di aragosta, i ravioli al vapore con salsa di soia e aceto, le chele di granchio, gli ...
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gioventù (ant. gioventude, gioventute, e raro gioventùdine) s. f. [dal lat. iuventus -utis, der. di iuvĕnis «giovane»]. – 1. Una delle età della vita umana, compresa tra l’adolescenza e la maturità (è [...] di gioventù. Raro e letter. con gli usi estens. di giovane, riferito ad animali, piante, o a cose inanimate: O primavera, g. dell’anno, Bella madre di fiori (Guarini). 2. Con valore concr., i giovani, in senso collettivo: letteratura, spettacoli per ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare [...] forma cioè a qualche cosa: altrimenti è disposta la terra nel principio de la primavera a ricevere in sé la i. de l’erbe e de li fiori, e altrimenti lo verno (Dante). 2. Atto dell’informare o dell’informarsi, nel senso di dare o ricevere notizia: per ...
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accordo
1. ACCORDO è in primo luogo concordia, cioè una generale armonia di sentimenti (c’è stato sempre fra loro un buon a.; andare d’amore e d’a.). 2. MAPPA Ma può essere anche uno specifico punto [...] Sentiva solo una lieve esaltazione, nel sangue e nella testa, un senso buono che veniva dall’aria che sapeva di fiume e di primavera, dalla notte e da quel po’ di vento, e dai suoi stessi pensieri che erano in accordo con le cose.
Giuseppe Berto,
Il ...
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La prima delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione). P. sacra Antico rituale (lat. ver sacrum) praticato in circostanze di particolare gravità (guerre, carestie, epidemie ecc.) da popolazioni dell’Italia preromana (Sabini, Picenti, Irpini...
primavera
Andrea Mariani
Nel Convivio il sostantivo indica la prima delle quattro stagioni in cui si suddivide l'anno: queste parti si fanno simigliantemente ne l'anno, in primavera, in estate, in autunno e in inverno (IV XXIII 14); corrisponde...