equinozio
equinòzio s. m. [dal lat. aequinoctium, comp. di aequus «uguale» e nox noctis «notte»]. – Ciascuno dei due punti d’incontro dell’eclittica con il piano dell’equatore celeste, e anche ciascuno [...] dei due giorni) in cui il Sole, percorrendo annualmente l’eclittica nel suo moto apparente, passa per essi: e. di primavera (21 marzo), e. di autunno (23 sett.); agli equinozî la durata del giorno è uguale alla durata della notte per tutta ...
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riso2
riso2 s. m. [lat. rīsus -us, der. di ridēre «ridere»] (pl. le risa). – 1. La facoltà di ridere: il r. è, con il linguaggio, proprio ed esclusivo dell’uomo; il canto degli uccelli ... è dimostrazione [...] gli brillava negli occhi, in tutto il viso; in usi letter., di cose della natura che hanno un aspetto ridente: il r. della primavera, del cielo, dei fiori; Ciò ch’io vedeva mi sembiava un riso De l’universo (Dante); ne’ campi ove splenda Più vago il ...
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fanello
fanèllo s. m. [forse da *faginello, der. del lat. fagus «faggio»]. – 1. Piccolo passeraceo della famiglia fringillidi (Acanthis cannabina), comune in Italia, al margine dei boschi; il maschio [...] adulto, in primavera, presenta un piumaggio di colori sobrî, con un largo spazio sulla fronte e uno sul petto, a forma di ferro di cavallo, di color cremisino; ha voce dolce, piacevole, ed è capace di imitare il canto di altri uccelli. Allo stesso ...
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tiepido
tièpido (meno com. tèpido) agg. [lat. tĕpĭdus, der. di tepere «esser caldo, esser tiepido»]. – 1. Moderatamente caldo, non freddo e neppure troppo caldo, per lo più con l’idea di una temperatura [...] gradevole: vorrei una tazza di brodo appena t.; l’acqua è t., e già si può fare il bagno; l’aria t. della primavera; le giornate cominciano a farsi più t.; Al tiepido spirar de le prim’aure Fecondatrici (Parini). 2. In usi fig., sempre contrapp. a ...
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scioglimento
sciogliménto s. m. [der. di sciogliere]. – 1. Lo sciogliere, lo sciogliersi, l’essere sciolto, spec. in alcune accezioni di sciogliere: a. Risoluzione di un vincolo morale o giuridico: lo [...] , del sovrano, e oggi istituto regolato da apposite norme costituzionali. c. Passaggio dallo stato solido a quello liquido: in primavera avviene lo sc. delle nevi. d. non com. Epilogo, conclusione di un’opera drammatica o narrativa: è un dramma ...
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lurco
agg. [dal lat. lurco (-onis)] (pl. m. -chi), letter. – Ghiottone, mangione e beone ingordo; epiteto dato da Dante ai Tedeschi: E come là tra li Tedeschi lurchi ... (Inf. XVII, 21), e rimasto poi [...] nell’uso per reminiscenza dantesca. Anche sostantivato: La primavera in fior mena tedeschi Pur come d’uso. Fanno pasqua i lurchi Ne le lor tane, e poi calano a valle (Carducci). ...
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precessione
precessióne s. f. [dal lat. tardo praecessio -onis, der. di praecedĕre «precedere»]. – L’atto, il fatto del precedere; è termine in uso solo nel linguaggio tecnico e scientifico. 1. In meccanica [...] ritorna al punto vernale prima di avere compiuto un’intera rivoluzione sull’eclittica, così che il verificarsi dell’equinozio di primavera precede il ritorno del Sole alla stessa posizione sulla sfera celeste. L’effetto è dovuto principalmente alla p ...
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erantide
eràntide s. f. [lat. scient. Eranthis, comp. del gr. ἦρ = ἔαρ «primavera» e ἄνϑος «fiore»]. – Genere di piante ranuncolacee, con poche specie, distribuite dal Mediterraneo all’Asia orient., [...] di cui qualcuna si coltiva nei giardini; in Europa cresce il piè di gallo (Eranthis hyemalis), con bei fiori gialli che compaiono in febbraio e marzo ...
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pettazzurro
pettażżurro s. m. [comp. di petto e azzurro]. – Uccello passeriforme della famiglia turdidi (Luscinia svecica), diffuso nella parte settentr. della regione paleoartica, svernante nell’area [...] mediterranea: è simile al pettirosso, con piumaggio dominante di colore bruno scuro e fulvo; in primavera nei maschi compaiono una macchia azzurra sotto la gola e una macchia arancione sotto la coda. ...
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tignosa
tignósa s. f. [der. di tigna]. – Nome comune di alcuni funghi velenosi del genere amanita, che crescono nei boschi di querce e di faggi in gran parte dell’Europa: hanno forma a cappello, con [...] lamelle e spore bianche, gambo provvisto ad una certa altezza di un anello più o meno evidente e, alla base, di una valva; fra le specie più comuni: la t. bigia o bruna, la t. paglierina, la t. di primavera o bianca e la t. verde o verdognola. ...
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La prima delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione). P. sacra Antico rituale (lat. ver sacrum) praticato in circostanze di particolare gravità (guerre, carestie, epidemie ecc.) da popolazioni dell’Italia preromana (Sabini, Picenti, Irpini...
primavera
Andrea Mariani
Nel Convivio il sostantivo indica la prima delle quattro stagioni in cui si suddivide l'anno: queste parti si fanno simigliantemente ne l'anno, in primavera, in estate, in autunno e in inverno (IV XXIII 14); corrisponde...