serata
s. f. [der. di sera; il sign. 3 ricalca il fr. soirée]. – 1. Lo stesso che sera, spec. con riferimento allo stato del cielo, dell’aria e della temperatura: una s. calda, afosa; una s. fredda, [...] piovosa; una tiepida s. di primavera. 2. a. Il periodo, approssimativamente considerato, che va dal tramonto del sole all’inizio della notte (meno spesso, il tardo pomeriggio): attendo in s. una risposta; passerò in s. a riscuotere; farò partire la ...
Leggi Tutto
perpetuo
perpètuo agg. [dal lat. perpetuus, propr. «che procede in modo continuo», der. di petĕre «dirigersi», col pref. per-1 indicante continuità]. – 1. Che non avrà mai fine, che durerà sempre, che [...] l’eternità: fu cacciato in p. dal paese; anche, continuamente, incessantemente. 2. Continuo, ininterrotto: Cipro ove perpetua Odora primavera (Foscolo); è in uno stato di agitazione p.; ripetuto, frequente: quel p. viaggiare lo ha stancato; vive in ...
Leggi Tutto
sorriso2
sorriso2 s. m. [der. di sorridere, sul modello di riso1]. – L’atto e il modo di sorridere: s. dolce, maliconico, malizioso; un s. di scherno, di compatimento; un s. acido, un s. forzato; fare [...] estens. e fig., espressione di gioia, di serenità, di letizia e sim.: il s. degli occhi, della natura, della primavera; tornano I grandi occhi al sorriso Insidïando (Foscolo). ◆ Dim. sorrisétto, spec. se non benevolo o forzato: un sorrisetto ironico ...
Leggi Tutto
aprile
s. m. [lat. aprīlis, agg., di origine incerta]. – Quarto mese dell’anno nel calendario giuliano e gregoriano, il secondo nell’antico calendario romano. Proverbî: d’a. ogni goccia un barile (per [...] utile alle viti); a., dolce dormire; d’a. non ti scoprire, raccomandazione di andare cauti nell’alleggerirsi degli abiti, essendo in primavera frequenti gli sbalzi di temperatura. Pesce d’a., v. pesce, nel sign. 2. Fig., poet., l’a. degli anni, della ...
Leggi Tutto
marza
s. f. [der. di marzo, perché gli innesti si fanno in primavera]. – In agraria, porzione di ramo, o gemma isolata che, staccata dalla pianta madre, si fa sviluppare sul soggetto (o selvatico) nell’operazione [...] d’innesto ...
Leggi Tutto
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] adibita a mercato. C. di marzo e di maggio, la riunione di guerrieri in armi convocata dai re franchi all’inizio della primavera e dai Carolingi in maggio. C. santo, grafia meno com. della forma unita camposanto (v.). b. Con sign. più generico, area ...
Leggi Tutto
goliardico
goliàrdico agg. [der. di goliardo] (pl. m. -ci). – 1. Dei goliardi medievali: canti g., le poesie latine scritte e cantate, fra il sec. 10° e il 13°, dai goliardi, i cui motivi principali [...] erano l’esaltazione dell’amore, della giovinezza, del vino, della primavera, la critica sociale rivolta spec. contro il mondo ecclesiastico, spinta fino alla parodia degli stessi riti liturgici. 2. Che si riferisce ai goliardi moderni, agli studenti ...
Leggi Tutto
involtino
s. m. [dim. di involto2]. – 1. Piccolo involto. 2. Come termine di cucina, di provenienza regionale, fettina di carne arrotolata con vario ripieno e cotta per lo più in umido: i. al prosciutto; [...] i. primavera, nella cucina cinese, sfoglia di pasta fritta arrotolata e riempita di verdura. ...
Leggi Tutto
La prima delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione). P. sacra Antico rituale (lat. ver sacrum) praticato in circostanze di particolare gravità (guerre, carestie, epidemie ecc.) da popolazioni dell’Italia preromana (Sabini, Picenti, Irpini...
primavera
Andrea Mariani
Nel Convivio il sostantivo indica la prima delle quattro stagioni in cui si suddivide l'anno: queste parti si fanno simigliantemente ne l'anno, in primavera, in estate, in autunno e in inverno (IV XXIII 14); corrisponde...