entrare
(ant. intrare) v. intr. [lat. ĭntrare] (io éntro, ecc.; aus. essere). – 1. a. Andare dentro, penetrare in un luogo: e. in casa, e. a scuola, e. nel bosco, e. sotto le coperte; e. in acqua, immergervisi, [...] a e l’infinito: e. a dire, a parlare, a trattare di qualche cosa. Di stagione, mese, anno e sim.: appena entra la primavera, l’estate, il carnevale, la quaresina; nel mese che entra (e più spesso entrante, v. oltre). Similmente: con l’amico avrebbe ...
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indolenzire
v. tr. e intr. pron. [der. di dolente; per la -z- cfr. dolenza, dolenzìa] (io indolenzisco, tu indolenzisci, ecc.). – 1. tr. Provocare una sensazione di dolore fisico diffuso, non acuto: [...] , ecc.: le gambe gli si erano indolenzite per la lunga camminata. ◆ Part. pass. indolenzito, anche come agg.: era tutto indolenzito per la caduta; ho le gambe, le braccia indolenzite; fig.: Odo la primavera nei rami neri indolenziti (Ungaretti). ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] sé (v. sentimento, n 1 b); in relazione a condizioni dell’ambiente esterno: stiamo per u. dall’inverno ed entrare nella primavera. Nel linguaggio polit., cessare volontariamente di far parte di una formazione, di un organo, ecc.: u. da un partito, da ...
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rinascere
rinàscere v. intr. [lat. renasci, comp. di re- e nasci «nascere»] (coniug. come nascere; aus. essere). – 1. Nascere di nuovo: per li gran savi si confessa Che la fenice more e poi rinasce (Dante); [...] né pianto Ché se mori nel mondo, in ciel rinasci (T. Tasso). Di piante o di parti del corpo, ricrescere: in primavera rinascono le foglie; gli sono rinati due denti; le unghie rinascono lentamente; lozione per far r. i capelli; di fatti astronomici ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] il minimo cambiamento di temperatura; si vede che sente il tempo, che risente della variazione delle condizioni atmosferiche; senti la primavera?, scherz. o iron., a chi si mostra più vispo o più irrequieto del solito. Anche di animali, di piante e ...
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mezzanotte
meżżanòtte s. f. [comp. di mezzo1 e notte] (pl., poco com., meżżenòtti o meżżanòtti). – 1. a. In geografia astronomica, l’istante della culminazione inferiore del Sole in un dato luogo, cioè [...] quindi visibile per tutte le 24 ore, in partic. a mezzanotte; tale fenomeno dura sei mesi ai poli (dall’equinozio di primavera a quello d’autunno per il polo Nord, viceversa per il polo Sud), riducendosi gradatamente nella durata per le zone più ...
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aennino
s. m. e agg. Appartenente o sostenitore del partito di An (Alleanza nazionale); a esso relativo. ◆ Quasi fosse il papa buono, [Silvio] Berlusconi li abbraccia tutti idealmente, forzisti, aennini, [...] aver visto [Lorenzo] Franceschi e i suoi tappezzare la città [Arezzo] con i manifesti elettorali del candidato aennino durante la primavera del 2004. (Sa. M., Manifesto, 28 febbraio 2006, p. 5, Politica).
Derivato dall’acronimo An con l’aggiunta del ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] . con allusione alla personalità morale, all’importanza, ecc. (sempre fig., di m. tacca, v. tacca); vestiti di m. stagione, di primavera e d’autunno; m. rilievo, m. tondo, in scultura (v. mezzorilievo, mezzotondo); cantare a m. voce, borbottare a m ...
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augure
àugure s. m. [dal lat. augur -ŭris, affine ad augere «accrescere»]. – 1. Presso le antiche popolazioni italiche e presso i Romani, interprete del volere degli dèi, che si manifestava per mezzo [...] di varî segni (fulmini e tuoni, volo degli uccelli, ecc.). 2. estens., letter. Profeta, indovino. Anche come agg., augurale, profetico: Volgasi intorno al capo tuo giovin, deh, l’a. suono De le campane ... di primavera e pasqua! (Carducci). ...
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La prima delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione). P. sacra Antico rituale (lat. ver sacrum) praticato in circostanze di particolare gravità (guerre, carestie, epidemie ecc.) da popolazioni dell’Italia preromana (Sabini, Picenti, Irpini...
primavera
Andrea Mariani
Nel Convivio il sostantivo indica la prima delle quattro stagioni in cui si suddivide l'anno: queste parti si fanno simigliantemente ne l'anno, in primavera, in estate, in autunno e in inverno (IV XXIII 14); corrisponde...