portento
portènto s. m. [dal lat. portentum, propr. «presagio, segno celeste», der. di portendĕre «presagire» (v. portendere)]. – 1. Avvenimento o fatto che si presenta fuori dell’ordine naturale delle [...] : Era apparito in que’ dì gran prodigi, Portenti, auguri e segni e casi strani (Pulci); oh anno de’ portenti, Oh primavera de la patria (Carducci). 2. Con sign. estens. ed enfatico, analogo a quello di miracolo e prodigio: a. Fatto straordinario ...
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si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in [...] , in dipendenza da un agg. e da un verbo: trovomi sì nudo, Ch’i’ porto invidia ad ogni extrema sorte (Petrarca); Primavera dintorno Brilla nell’aria e per li campi esulta Sì ch’a mirarla intenerisce il core (Leopardi); con il verbo al congiuntivo ...
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stagionale
agg. [der. di stagione]. – 1. Che riguarda la stagione o le stagioni: l’avvicendamento s. del tempo. 2. Che è proprio di una stagione, che si verifica in determinate stagioni o ha la durata [...] loro paesi verso la fine dell’autunno per recarsi in stati vicini, da cui fanno ritorno in primavera. ◆ Avv. stagionalménte, in determinate stagioni, con ricorrenza stagionale: lavoratori occupati stagionalmente; malattie che diventano stagionalmente ...
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nido
s. m. [lat. nīdus, da una radice indoeuropea *ni-zdo- (formata con il preverbio ni-, che indica movimento dall’alto in basso, e una voce affine a sedeo «sedere»), largamente rappresentata anche [...] , ed è caratterizzata da nutrizione eterotrofa, resa possibile dalla simbiosi micorrizica. ◆ Dim. nidino, e più com. (dalla forma nidio) nidïétto (Pendono qua e là dalla corona [della quercia caduta] I nidïetti della primavera, Pascoli), nidiettino. ...
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fiorile
s. m. e agg. [der. di fiore]. – 1. s. m. Nome con cui era indicato nelle repubbliche giacobine italiane, per traduz. del fr. floréal, l’ottavo mese del calendario rivoluzionario e secondo della [...] primavera, corrispondente al periodo che va dal 20 aprile al 19 maggio (e, con l’anno 1800, dal 21 aprile al 20 maggio). 2. agg., poet. Di fiori: i Lotofagi che cibano cibo fiorile (Pascoli). ...
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fiorire
v. intr. [lat. tardo florire, class. florēre, der. di flos floris «fiore»] (io fiorisco, tu fiorisci, ecc.; aus. essere). – 1. Fare fiori, mettere i fiori, essere in fiore (detto di piante): [...] Pistoia del sec. 13°. 4. tr., non com. a. Far fiorire: il sole fiorisce i mandorli. b. Spargere, ornare di fiori: la primavera fioriva i colli; f. di rose una strada, un viale; f. un balcone, un altare; anche, dipingere, disegnare a fiori: f. una ...
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fiorone
fioróne s. m. [accr. di fiore]. – 1. Fiore vistoso, di grandi proporzioni, spec. in quanto disegnato o dipinto: una stoffa, una tappezzeria a fioroni. 2. In botanica, nome con cui sono indicati [...] i siconî del fico che maturano alla fine della primavera o all’inizio dell’estate; sono detti anche fichi fiori. 3. In architettura, motivo decorativo consistente nella riproduzione plastica o pittorica, variamente stilizzata, di un grosso fiore; in ...
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dintorno
dintórno (o d’intórno) avv. e s. m. – 1. avv. Lo stesso (ma meno com.) che intorno, tutto in giro: la gente che stava d.; Primavera dintorno Brilla nell’aria (Leopardi); anche in funzione aggettivale: [...] sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno (Leopardi); con la prep. a forma locuz. prepositiva: d. al tavolo; a lei dintorno si posero a sedere (Boccaccio); in espressioni temporali, circa, quasi: era ...
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piovoso
piovóso agg. e s. m. [dal lat. pluviosus, der. di pluvia «pioggia», rifatto su piova]. – 1. agg. a. Che porta pioggia, o è caratterizzato, come condizione meteorologica, da pioggia: cielo p.; [...] poco, o molto piovosi; E il fine ormai di quel p. inverno Che fea l’arme cessar, lunge non era (T. Tasso); la primavera p. e incerta risentiva più dell’inverno che dell’estate imminente (Comisso). 2. s. m. Nome (per traduz. del fr. pluviôse, che ha ...
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lampreda
lamprèda s. f. [lat. tardo nauprēda, lamprēda]. – Nome comune di varie specie di vertebrati ciclostomi, caratterizzati dalla bocca imbutiforme, labbra circolari provviste, come anche la lingua, [...] aperture laterali. Proprie della nostra fauna sono: la lampreda marina (Petromyzon marinus), lunga circa un metro, che in primavera risale i fiumi per la deposizione delle uova; la lampreda di fiume (Lampetra fluviatilis), lunga 30 o 40 cm ...
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La prima delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione). P. sacra Antico rituale (lat. ver sacrum) praticato in circostanze di particolare gravità (guerre, carestie, epidemie ecc.) da popolazioni dell’Italia preromana (Sabini, Picenti, Irpini...
primavera
Andrea Mariani
Nel Convivio il sostantivo indica la prima delle quattro stagioni in cui si suddivide l'anno: queste parti si fanno simigliantemente ne l'anno, in primavera, in estate, in autunno e in inverno (IV XXIII 14); corrisponde...