nespola
nèspola s. f. [lat. mespĭlum (che è dal gr. μέσπιλον), con passaggio di m- a n-, che si ha anche in nappa dal lat. mappa, dovuto (come per nibbio) a un fenomeno di dissimilazione, ma documentato [...] , di forma ovoidale, color giallo arancio, e polpa gradevole di sapore acidulo, con semi bruni, molto grossi, che si coglie in primavera e si consuma fresco. 2. fig. Colpo, percossa dati in modo rapido e secco: che nespole!; gli ha dato certe n ...
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popolo azzurro
loc. s.le m. I sostenitori dello schieramento politico del centrodestra, coloro che si riconoscono nelle bandiere azzurre. ◆ Nel 1999 Cesare Veneziani (Fi), «manager prestato alla politica», [...] Fiera –, dai sondaggi di Fi risulta il primo cittadino più amato dal popolo azzurro e molti giurano che con lui la primavera prossima, quando si tornerà al voto, almeno per il capoluogo si vincerà al primo turno. (Andrea Biglia, Corriere della sera ...
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sposare
spoṡare v. tr. [lat. tardo sponsare, intens. di spondēre «promettere (in moglie)», attraverso il part. pass. sponsus] (io spòṡo, ecc.). – 1. a. ant. Promettere in matrimonio: se tu ardentemente [...] deciso di sposarsi entro marzo. Nell’uso soprattutto tosc., il rifl. è spesso sostituito dall’intr.: doveva sposare in primavera, ma ha rimandato il matrimonio; sappia dunque ch’io dovevo sposare oggi (Manzoni); anche con valore reciproco, spec. con ...
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amanita
s. f. [lat. scient. Amanita, dal gr. ἀμανὶτης, fungo del monte Amano (gr. ῎Αμανος) nella Turchia asiatica]. – Genere di funghi basidiomiceti, famiglia agaricacee, caratterizzato dalla presenza [...] Comprende circa 100 specie, alcune commestibili, come l’ovolo (o ovolo buono), molto pregiato, e il farinaccio, altre velenose come l’ovolo malefico o ovolaccio, e spec. la tignosa verde (Amanita phalloides) e la tignosa di primavera, velenosissime. ...
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amanitina
s. f. [der. di amanita]. – Composto organico velenoso, detto anche amanitotossina o tossina amanitica, contenuto in alcuni funghi e particolarm. nella tignosa di primavera (Amanita verna) e [...] nella tignosa verde (Amanita phalloides); l’azione venefica (contro la quale non esiste un antidoto specifico) si rivela dopo 10 e più ore dall’ingestione del fungo con vomito, diarrea, sudori freddi, ...
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pre-cena
(pre cena), s. m. o f. e agg. inv. Consumazione di assaggi di cibo sfiziosi e stuzzicanti accompagnati da vini o aperitivi; che precede la cena, che si consuma prima di cena. ◆ Il padre dello [...] una vera e propria pre-cena. (Giacomo A. Dente, Messaggero, 30 giugno 2005, p. 43, Roma Giorno & Notte) • La primavera si annuncia all’insegna del blues con dodici serate. L’aperitivo «lounge», diventa tappa fissa del sabato per un «pre cena» a ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] in alcune frasi «uno solo», «un unico» o anche «uno stesso»: non ho che un recipiente; prov. una rondine non fa primavera; quei due sono un cuore e un’anima, di persone molto unite tra loro; Amor condusse noi ad una morte (Dante); talvolta insiste ...
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panetolico
panetòlico agg. [dal lat. Panaetolĭcus, gr. Παναιτωλικός, comp. di παν- «pan-» e Αἰτωλοί «Etoli»] (pl. m.-ci). – Di tutti gli Etòli, popolazione che abitava anticam. l’Etòlia, regione storica [...] della Grecia centrale (v. etolico): la lega panetolica. Come s. m., il p. (dal lat. concilium Panaetolicum) o s. f. pl., le p. (dal gr. τὰ Παναιτωλικά), assemblea generale dell’antica lega etolica, che si teneva ogni anno a primavera. ...
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prolungazione
prolungazióne s. f. [der. di prolungare]. – Forma poco com. per prolungamento (nello spazio o nel tempo): della salute io soffro meno del solito perché quest’inverno non è che una p. dell’autunno [...] e della primavera (Leopardi). ...
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piaga
s. f. [lat. plaga, propr. «percossa» e fig. «piaga, ferita», dal gr. πλαγά, forma dorica di πληγή «colpo, percossa»]. – 1. a. Ferita, lesione, lacerazione che, prodotta da un trauma di varia natura [...] , dermatosi di origine parassitaria che colpisce i cavalli e altri equidi, caratterizzata da una o più ulcere, che si manifestano in primavera o in estate localizzandosi agli arti e al tronco. b. Come sinon. letter. di ferita (spec. se prodotta da un ...
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La prima delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione). P. sacra Antico rituale (lat. ver sacrum) praticato in circostanze di particolare gravità (guerre, carestie, epidemie ecc.) da popolazioni dell’Italia preromana (Sabini, Picenti, Irpini...
primavera
Andrea Mariani
Nel Convivio il sostantivo indica la prima delle quattro stagioni in cui si suddivide l'anno: queste parti si fanno simigliantemente ne l'anno, in primavera, in estate, in autunno e in inverno (IV XXIII 14); corrisponde...