ornare
v. tr. [dal lat. ornare] (io órno, ecc.). – Abbellire con l’aggiunta di elementi che conferiscono grazia, eleganza, piacevolezza (cfr. adornare, che ha lo stesso sign. ed è anche più comune, spec. [...] un ornamento: i disegni che ornano le pareti. Nel rifl. (dov’è molto più com. adornarsi), abbellirsi con ornamenti: ornarsi di (o con) gioielli; in primavera i prati si ornano di bei colori. ◆ Part. pass. ornato, anche come agg. (v. ornato1). ...
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isteranto
agg. [comp. di istero-1 e del gr. ἄνϑος «fiore»]. – In botanica, di pianta che sviluppa le foglie dopo i fiori, come il mandorlo e più spiccatamente il colchico, il quale fiorisce in autunno, [...] ma svolge le foglie appena nella primavera seguente. ...
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riconsigliare
v. tr. [comp. di ri- e consigliare2] (io riconsìglio, ecc.). – Consigliare di nuovo, rinnovare un consiglio: ti riconsiglio di non andarci; nel rifl., in usi letter., riproporsi di fare [...] qualcosa: Ogni animal d’amar si riconsiglia (Petrarca), rinnova il proposito d’amare, al ritorno della primavera. ...
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lido
(ant. e poet. lito) s. m. [lat. lītus (-tŏris)]. – 1. a. Striscia di terra pianeggiante a contatto diretto, nel suo limite esterno, con le acque del mare (e, nel linguaggio del diritto, anche la [...] 2. estens., letter. Regione, paese, contrada: partire per altri l.; trasferirsi in l. lontani; più benigno ardor di cielo E primavera di straniero lido (Carducci); talora scherz.: tornare ai patrî l., o a rivedere i patrî lidi. Anche luogo, terra in ...
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volpoca
volpòca s. f. [comp. di volpe1 e oca2, traduz. del gr. χηναλώπηξ -εκος (lat., in Plinio, chenalopex), comp. di χήν χηνός «oca» e ἀλώπηξ «volpe»]. – Uccello della famiglia anatidi (Tadorna tadorna), [...] e punte delle timoniere nere, banda fulva che attraversa il petto; il becco è di colore rosso-arancio (più intenso in primavera) e nei maschi presenta un tubercolo alla base; nidifica in cavità del terreno dove la femmina depone 8-15 uova che cova ...
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zefiro
żèfiro (o żèffiro) s. m. [dal lat. zephy̆rus, gr. ζέϕυρος]. – 1. Denominazione classica, rimasta in uso spec. nel linguaggio letter. e poet., di uno dei venti che soffia da ponente (l’altro è [...] il favonio, che però da alcuni è identificato con lo zefiro) soprattutto in primavera: In quella parte ove surge ad aprire Zefiro dolce le novelle fronde Di che si vede Europa rivestire (Dante); Zefiro torna, e ’l bel tempo rimena (Petrarca). Per ...
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teleutospora
teleutospòra s. f. [comp. del gr. τελευτή «termine» e di spora]. – In botanica, tipo di spora duratura (detta anche teliospora), binucleata, che si riscontra nei funghi basidiomiceti uredinali: [...] si forma alla fine dell’estate o, nelle graminacee, quando la pianta, matura, si secca, passa un periodo di riposo fino alla seguente primavera, quando germina dando origine alle basidiospore. ...
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alosa
alòṡa s. f. [lat. scient. Alosa, dal lat. tardo alosa, alausa, nome di un pesce]. – Genere di pesci teleostei della famiglia clupeidi, da alcuni riunito al genere Clupea, da cui però si distingue [...] ., e la sottospecie Alosa fallax nilotica, comunem. detta cheppia, alosa, e regionalmente laccia, alaccia, del Mediterraneo, risalgono in primavera i fiumi per la riproduzione; la sottospecie Alosa fallax lacustris (agone del Lago Maggiore e di Como ...
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esultare
eṡultare v. intr. [dal lat. exsultare, comp. di ex- e saltare «saltare»] (aus. avere). – 1. letter. Con valore vicino al sign. originale latino, saltare, dibattersi, fremere: allor che l’ale [...] sentimenti non buoni: e. del male altrui; esultava nel pensiero della prossima vendetta. Fig., poet., con soggetto di cosa: Primavera dintorno Brilla nell’aria, e per li campi esulta (Leopardi). ◆ Part. pres. eṡultante, anche come agg.: il dolce Foco ...
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bizzeffe
biżżèffe [dall’arabo bizzāf, dial. bizzēf «molto»]. – Nella locuzione a b., in grande quantità: fare soldi a b.; a primavera, fiori a b., e, a suo tempo, noci a b. (Manzoni). Rara e ant. la [...] variante biseffe: io ne ho di questo mio argomento gli esempi a biseffe (Beccaria) ...
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La prima delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione). P. sacra Antico rituale (lat. ver sacrum) praticato in circostanze di particolare gravità (guerre, carestie, epidemie ecc.) da popolazioni dell’Italia preromana (Sabini, Picenti, Irpini...
primavera
Andrea Mariani
Nel Convivio il sostantivo indica la prima delle quattro stagioni in cui si suddivide l'anno: queste parti si fanno simigliantemente ne l'anno, in primavera, in estate, in autunno e in inverno (IV XXIII 14); corrisponde...