liberare
v. tr. [dal lat. liberare, der. di liber «libero»] (io lìbero, ecc.). – 1. a. Rendere libero, restituire alla libertà: l. gli schiavi, l. un prigioniero; determinando: l. il paese dai nemici; [...] proprio: l. il campo dalle erbacce, l. la casa dai topi; seguì una notte di tiepida pioggia che liberò la primavera (Pavese); l. una ruota, e sim., togliere ogni impedimento (freno, ingranaggio, ecc.) al suo movimento; l. l’intestino, lo stomaco ...
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styling
〈stàiliṅ〉 s. ingl. [der. di (to) style «disegnare, modellare, dare una linea»], usato in ital. al masch. – Nel disegno industriale, e di creazioni della moda, la progettazione della linea che [...] viene conferita a un prodotto, e la linea stessa: lo s. elegante dei nuovi modelli di primavera; un’autovettura di serie che ha uno s. troppo squadrato. ...
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licee
licèe s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Λύκαια]. – Antica festa greca in onore di Zeus Liceo, celebrata sul monte Liceo in Arcadia, secondo la tradizione istituita da Licaone re degli Arcadi: veniva celebrata [...] in primavera, e consisteva in sacrifici di animali, e anche di fanciulli. ...
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balsamico
balsàmico agg. [der. di balsamo] (pl. m. -ci). – 1. Di balsamo, che ha le qualità d’un balsamo o della sostanza attiva in esso contenuta: unguento b.; estens., aria b., molto pura e salubre. [...] (radici, rizomi, tuberi), coincide con l’inizio del riposo invernale della pianta, per le foglie con l’inizio della fioritura; le cortecce si raccolgono d’autunno o in primavera, i fiori appena schiusi, i frutti e i semi quando sono maturi. ...
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spiritale
agg. [dal lat. spiritalis, der. di spiritus «spirito»]. – Variante ant. o poet. di spirituale: Un amoroso sguardo spiritale M’ha renovato Amor (G. Cavalcanti); Perché ’l piacere de la sua bieltate [...] veduta, Divenne spirital bellezza grande (Dante); per l’aure, pe’ rami, per l’acque, Correa la melodia spiritale di primavera (Carducci); quel suo volto bianco ... mi suscitò l’imagine di quei volti emaciati e spiritali che escono soli dai fondi ...
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olomittico
olomìttico agg. [dall’ingl. holomictic, comp. del gr. ὅλος, ὁλο- «tutto» e μικτός «mescolato»] (pl. m. -ci). – In ecologia, laghi o., i laghi con acque in completa circolazione, almeno una [...] volta l’anno, dalla superficie al fondo; qualora il fenomeno si verifichi due volte l’anno (in autunno e in primavera), i laghi sono detti dimittici (v.); se invece non si verifica pienamente tutti gli anni, sono detti meromittici (v.). ...
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sbocciare1
sbocciare1 v. intr. [der. di boccio, col pref. s- (nel sign. 3)] (io sbòccio, ecc.; aus. essere). – 1. Aprirsi, schiudersi del fiore e delle gemme: le rose cominciano a sbocciare. 2. In senso [...] un futuro sviluppo: tra i due giovani sbocciò un tenero amore; è sbocciata finalmente una speranza; il suo ingegno è sbocciato precocemente. In senso fig., ma con riferimento anche al rinnovarsi della vita nei vegetali: è sbocciata (la) primavera. ...
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intenerire
v. tr. [der. di tenero] (io intenerisco, tu intenerisci, ecc.). – 1. Rendere tenero: come intr. (aus. essere) o intr. pron., diventare tenero: lasciar frollare la carne perché (s’)intenerisca. [...] core (Dante); i cor, che ’ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, padre, e ’ntenerisci e snoda (Petrarca); Primavera dintorno Brilla nell’aria, e per li campi esulta, si ch’a mirarla intenerisce il core (Leopardi). Nell’intr. pron., commuoversi ...
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intenso
intènso agg. [dal lat. tardo intensus, propr. «teso», part. pass. di intendĕre «tendere» (per il class. intentus)]. – 1. Che si manifesta o agisce o è sentito o colpisce i sensi con forza, con [...] dei campi che sono al di là di queste oscure mura, penso come è bello esistere al mondo in primavera, ed amare così intensamente tutto (Penna); odiare, desiderare intensamente; studiare, lavorare intensamente; pensare, pregare, guardare intensamente ...
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ornamento
ornaménto s. m. [dal lat. ornamentum, der. di ornare «ornare»]. – 1. Attività intesa ad ornare: l’o. di una sala; provvedere all’o. della facciata. 2. Più com. in senso concr., tutto ciò che, [...] , bellezza: i capelli sono un o. del volto; come ne’ lucidi sereni sono le stelle ornamento del cielo e nella primavera i fiori ne’ verdi prati, così de’ laudevoli costumi e de’ ragionamenti piacevoli sono i leggiadri motti (Boccaccio). In senso ...
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La prima delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione). P. sacra Antico rituale (lat. ver sacrum) praticato in circostanze di particolare gravità (guerre, carestie, epidemie ecc.) da popolazioni dell’Italia preromana (Sabini, Picenti, Irpini...
primavera
Andrea Mariani
Nel Convivio il sostantivo indica la prima delle quattro stagioni in cui si suddivide l'anno: queste parti si fanno simigliantemente ne l'anno, in primavera, in estate, in autunno e in inverno (IV XXIII 14); corrisponde...