poggiare1
poggiare1 v. tr. e intr. [lat. *podiare, der. di podium «piedistallo, podio» e poi anche «poggio»; per il sign. 2, il rapporto poggio - poggiare è analogo al rapporto monte - montare] (io pòggio, [...] poggia il soffitto; anche in senso fig.: su che cosa poggiano i tuoi sospetti?; le sue deduzioni poggiano su un presupposto sbagliato. 2. intr., poet. Innalzarsi, levarsi in alto, salire: un dilettoso monte, ... Ove poggiar non lice al mortal piede ...
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determinazione
determinazióne s. f. [dal lat. determinatio -onis; v. determinare]. – 1. a. Azione e conseguenza del determinare, cioè dello stabilire o indicare con esattezza: d. dei confini; d. del [...] filos., l’essere provocato o prodotto come conseguenza diretta e necessaria: la d. causale degli eventi, presupposto delle concezioni e interpretazioni deterministiche della realtà (v. determinismo). 4. In biologia, l’insieme dei cambiamenti ...
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struggente
struggènte agg. [part. pres. di struggere]. – Detto di sentimento, passione e sim., che è intenso, tormentoso e dolce nello stesso tempo: una s. nostalgia; rimpianto, desiderio struggente; [...] il presupposto di questo racconto è che poche cose, nel vasto e doloroso mondo, siano s. come le canzoni degli alpini (Michele Mari). ◆ Avv. struggenteménte, non com., in modo struggente. ...
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negligenza
neġligènza s. f. [dal lat. negligentia, der. di negligĕre «trascurare»]. – La qualità, la condizione dell’essere negligente; mancanza di impegno, di attenzione, d’interessamento nel compimento [...] la comune usanza dei vivi sarà poco dissomigliante da quella dei sepolti (Leopardi). Sotto l’aspetto giuridico, è il presupposto per chiedere il risarcimento del danno a carico di chi non abbia ottemperato agli ordinarî oneri di diligenza nascenti da ...
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strutturalismo
s. m. [der. di strutturale]. – Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, ossia [...] un insieme organico e globale i cui elementi costitutivi non hanno valore funzionale autonomo ma lo assumono nelle relazioni oppositive e distintive di ciascun elemento rispetto a tutti gli altri dell’insieme: ...
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macho
‹màčo› s. m., spagn. [lat. mascŭlus; propr. «maschio», diffuso con questa nuova accezione attraverso l’uso messicano e poi statunitense, ispirato al presupposto di una spiccata virilità degli appartenenti [...] ai popoli latini]. – Appellativo con cui si indica, talora ironicamente talaltra con una certa ammirazione, un uomo che tenda a esibire una virilità esagerata e appariscente, assumendo in generale atteggiamenti ...
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radioprotettore
radioprotettóre agg. e s. m. (f -trice) [comp. di radio- (nel sign. a) e protettore]. – In radiobiologia, riferito ad azione, mezzo o sostanza capace di proteggere gli organismi viventi [...] che presentano un gruppo solfidrico −SH, amine, sostanze chelanti), impiegate, per ora, in radiobiologia sperimentale con il presupposto che, somministrate a un organismo vivente prima che venga esposto alle radiazioni X o gamma, attenuino gli ...
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processuale
processüale agg. [der. di processo]. – 1. Che si riferisce al processo giudiziario: atti p.; incartamento p.; spese p.; diritto p. (e, specificando, diritto p. civile, diritto p. penale, [...] attraverso il processo, e anche la disciplina giuridica che ha per oggetto lo studio delle norme del processo; presupposti p., v. presupposto. 2. Relativo al processo, inteso nel sign. filosofico: l’essenza p. dello spirito, del pensiero, dell’Io ...
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diagnostica
diagnòstica s. f. [dall’agg. diagnostico]. – Complesso di dottrine e di tecniche (manuali, strumentali e di laboratorio) che sono il presupposto e la base per formulare la diagnosi (come [...] giudizio clinico, o relativa a un fenomeno, a un apparecchio o impianto, ecc.). Il termine è anche usato talora, impropriam., come sinon. di diagnosi (una d. esatta, sbagliata, e sim.). In partic., d. ...
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cui prodest?
– Frase latina («a chi giova?»), tratta dal passo della Medea di Seneca, a. III, vv. 500-501, cui prodest scelus, is fecit «il delitto l’ha commesso colui al quale esso giova»; è appunto [...] la domanda viene posta, nella sua formulazione abbreviata, quando si cerca di scoprire chi sia l’autore o il promotore di un fatto (non necessariamente delittuoso), nel presupposto che può esserlo soltanto chi se ne ripromette un vantaggio per sé. ...
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In diritto tributario, p. del tributo, l’atto o la circostanza di fatto al verificarsi dei quali il tributo è dovuto; esso viene indicato anche come «fatto imponibile», «oggetto dell’imposta» o «fatto generatore» e determina l’an debeatur del...
presupposto
Ciò che si presuppone o si deve ammettere come precedente ad altro e sua condizione, ciò che è posto a fondamento di un ragionamento, di un’argomentazione, in modo consapevole o inconsapevole. Il termine, che in senso generico...