servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] i servizî. b. Attività professionale esercitata da una persona presso un ente pubblico o privato, un’impresa e sim.: entrare in s.; prestare s. presso un ministero; ha preso s. da poco tempo; è andato in pensione dopo trent’anni di s.; lasciare il s ...
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-aggio
-àggio [dal fr. -age, provenz. -atge, che sono il lat. -atĭcus]. – Suffisso derivativo nominale. Compare in molti prestiti dal francese d’epoca medievale, nei quali è oggi difficilmente analizzabile [...] (coraggio, messaggio, omaggio, ostaggio, viaggio). L’origine aggettivale del suffisso lat. si trova ancora, come relitto, in selvaggio. Per il resto è divenuto un suffisso nominale capace di produrre derivati ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, [...] partic. alla lingua italiana, i latinismi lessicali di questo secondo tipo sono costituiti da quelle parole (dette anche prestiti o voci dotte) che a un dato punto dello svolgimento della nostra lingua sono state desunte dal latino scritto ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] in cui era diviso il capitale dei monti (v. monte nel sign. 7 a) o appartenenti ai singoli sottoscrittori di prestiti pubblici nelle associazioni destinate a trasformarsi in banchi. Per estens., significò poi anche deposito bancario. 8. In grammatica ...
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tigre
tigrè agg. e s. m. e f. – Denominazione generica di un gruppo di popolazioni, etnicamente non omogenee, che vivono nell’Eritrea nord-orientale, da Massaua a sud fino al confine sudanese verso nord: [...] appartenente al gruppo tigrè: le tradizioni dei Tigrè. In partic., la lingua t., e come s. m. il tigrè, la lingua semitica, con numerosi elementi del sostrato cuscitico e prestiti arabi, parlata dalle popolazioni tigrè e anche da altri gruppi etnici. ...
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phi
‹fi› s. m., raro f. – Nome della 21a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo ϕ, maiuscolo Φ), che in latino, nei prestiti dal greco, fu trascritta dapprima con p e [...] da una certa epoca in poi con ph (per es. ϕιλοσοϕία, philosophia). Nella numerazione greca, un ϕ con apice in alto a destra (ϕ′) indica il numero 500; con apice in basso a sinistra (′ϕ) il numero 500.000; ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi [...] in Italia, ma ignota in Francia – (c’est) l’argent (qui) fait la guerre. b. Nel linguaggio econ., risparmio disponibile per prestiti a breve scadenza (si parla infatti di mercato del d. o mercato monetario in contrapposto a mercato finanziario o dei ...
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clàudio agg. [dal lat. Claudius]. – Appartenente o relativo alla gente romana dei Claudî (collettivamente gente Claudia, lat. gens Claudia), o in partic. all’imperatore Claudio (10 a. C
54 d. C.): leggi [...] c., leggi dell’imperatore Claudio, relative all’entrata in carica dei prefetti nelle province, al divieto di prestiti ai figli di famiglia, all’abolizione della tutela agnatizia delle donne (furono chiamate così anche altre leggi, emanate da consoli ...
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decumulare
v. tr. Far decrescere, far diminuire, intaccare, detto di patrimoni, risparmi e simili. ◆ Sempre a Sud aumenta anche il numero di famiglie in saldo negativo di risparmio: il 40% degli intervistati [...] (contro la media nazionale del 29%) ha risposto che per “tirare avanti hanno dovuto decumulare i risparmi passati o ricorrere a prestiti”. (Repubblica.it, 25 ottobre 2011, Economia e Finanza).
Derivato dal s. m. decumulo. ...
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quantitative easing
(sigla: QE) loc. s.le m. inv. Creazione e iniezione di liquidità nel sistema da parte delle banche centrali, mediante l’acquisto sul mercato di attività finanziarie come azioni, obbligazioni [...] e titoli di Stato, con il duplice fine di sopperire al pericoloso calo per numero e consistenza di prestiti concessi a famiglie e imprese e di eliminare dal mercato i titoli tossici. ◆ Mario Draghi, 67 anni, è probabilmente arrivato al giorno più ...
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PRESTITI
Il prestito (o forestierismo) è una parola, una locuzione o una costruzione sintattica di una lingua straniera che entra nel lessico di un’altra lingua.
Nel lessico italiano contemporaneo si contano oltre 6.000 prestiti (di cui circa...
In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente diffuse, ma anche quelle di cerchie più...