debertinottizzare
v. tr. Sottrarre all’influenza e ai condizionamenti esercitati da Fausto Bertinotti, esponente politico della sinistra. ◆ [tit.] Il partitodi [Fausto] Bertinotti senza Bertinotti va [...] urne e si vede simile a Forza Italia [testo] […] Ecco il problema di Rifondazione (che ha davanti Giordano, che lo stesso presidente della Camera invita a fare), debertinottizzare il partito. (Foglio, 1° giugno 2006, p. 3).
Derivato dal nome proprio ...
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Clintoneide
s. f. (iron.) Le gesta di Bill Clinton, 42° presidente degli Stati Uniti d’America, dal 1993 al 2000. ◆ La «Clintoneide» che i fans di Bill e Hillary hanno sempre licenziato come una caccia [...] elettorale». Bill non se l’è fatto ripetere. Dopo la «Clintoneide», l’instancabile ex presidente si recherà a fare campagna elettorale per la moglie e il suo partito (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 29 ottobre 2006, p. 13).
Derivato dal nome ...
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seggio
sèggio s. m. [der. del lat. sedere «star seduto»; cfr. sedia e le forme in -gg- della coniugazione di sedere]. – 1. Nell’uso letter. ant., sedia, sedile, luogo su cui si sta seduti: Gir fra le [...] ha ottenuto solo cinque seggi; il partitodi maggioranza ha perso qualche seggio. b. S. elettorale, il locale in cui si svolgono le operazioni di votazione e anche il complesso delle persone (un presidente, cinque scrutatori e un segretario) che ...
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giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [...] televisione-partito» di [Silvio] Berlusconi. Si delineano così le coordinate di quella «partitocrazia senza partiti», ’austero liberalismo conservatore di [Luigi] Albertini non piacevano la spregiudicatezza manovriera del presidente del Consiglio, l ...
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capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non [...] (oggi comunem. denominato presidente del consiglio); c. d’istituto, chi soprintende all’andamento didattico, educativo e amministrativo di una scuola o istituto d’istruzione (è detto anche dirigente scolastico); c. di un partito, di un ente; il c ...
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eurofilo
s. m. e agg. Chi, che condivide le scelte politiche ed economiche dell’Unione Europea e, più in generale, il processo di unificazione degli Stati nazionali europei. ◆ Quella che invece si [...] nuova diarchia conflittuale fra gli stessi sostenitori del presidente all’interno del Cremlino. Una diarchia tra gli eurofilo leader inglese, hanno dato la sveglia i senatori del partito, dal ministro per le attività produttive Vince Cable all’ex ...
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neocostituente
(neo-costituente), s. m. e f. e agg. Chi o che si propone di riscrivere alcune parti della Costituzione. ◆ L’escalation era stata annunciata quando «il partito comunista combattente», [...] al livello che lo scontro esige». Obiettivo primario: «il partito-Stato del Presidente [Massimo] D’Alema» che «divide i suoi progetti imperialisti con la necessità sempre incalzante di riforma strutturale dei suoi apparati in chiave neocostituente ...
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cossuttiano
s. m. e agg. Sostenitore della linea politica di Armando Cossutta; aderente al Pdci (Partito dei comunisti italiani), partito da lui fondato nel 1998, in seguito alla scissione del Partito [...] di governo di fede «rifondarola»: dal ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, al sottosegretario al lavoro, la pugliese Rosa Rinaldi, all’assessore della Campania, Corrado Gabriele. Per non parlare dei «cossuttiani»: dal presidente della ...
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dopo-Quirinale
(dopo Quirinale), s. m. inv. Il periodo successivo a quello vissuto nel Quirinale, ricoprendo la carica dipresidente della Repubblica. ◆ [Oscar Luigi Scalfaro] Parla del dopo Quirinale: [...] . Star dell’incontro: Oscar Luigi Scalfaro, alla sua prima uscita dipartito del dopo-Quirinale. (Barbara Jerkov, Repubblica, 21 agosto 1999, p. 15, Politica) • «Quel che doveva dire il presidente l’ha detto», si limitano a osservare le fonti che ...
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Mister Europa
(Mr. Europa), loc. s.le m. inv. Figura politica istituzionale, non prevista dai trattati dell’Unione europea, che avrebbe il compito di rappresentare unitariamente le politiche dell’Unione [...] Partito del Socialismo Europeo che si apre oggi a Milano, e poiché lì si parlerà del nome del futuro Mr. Europa, gli chiedo subito di una anche l’Unione. Non è necessario che il futuro presidente del Consiglio europeo diventi un Mr. Europa. [Henry] ...
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Uomo politico giapponese (n. Funabashi 1957). Dopo gli studi presso l’Università di Waseda e il prestigioso Matsushita Institute of Government and Management, nel 1987 ha iniziato la carriera politica nella Prefettura di Chiba (a sud-est di...
Ruoli, teoria dei
Introduzione
Il fatto che individui assai diversi per carattere, appartenenza di genere e origini si comportano nello stesso modo quando occupano la stessa posizione nella struttura sociale è stato al centro dell'interesse...