gentile1
gentile1 agg. [dal lat. gentilis «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», poi «di buona stirpe» (e da qui si svolgono i sign. moderni)]. – 1. ant. o letter. a. In senso originario (ancora [...] , non robusta: è di complessione g.; un ragazzo un po’ gentilino. b. Talvolta, riferito a cose, fine, delicato, di qualità pregiata: sapore g., profumo g.; comincierai con una lima g. a limare il niello (Cellini); detto di pianta, coltivata e di buon ...
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porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma [...] A le gravi tempeste mie diurne (Petrarca); Sento gli avversi Numi, e le secrete Cure che al viver tuo furon tempesta, E prego anch’io nel tuo p. quïete (Foscolo, qui con riferimento alla morte); p. di salvezza, di salute (spec. in senso spirituale ...
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offertorio
offertòrio s. m. [dal lat. tardo, eccles., offertorium, der. di offerre «offrire»]. – 1. Il primo momento della seconda parte della messa (cioè della «liturgia eucaristica»), in cui il sacerdote, [...] con gesti e preghiere rituali, offre a Dio il pane e il vino che, al momento della consacrazione, si trasformeranno nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo. 2. Il canto che, nella messa, accompagna talora la processione dei fedeli che recano all’altare ...
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acemeta
acemèta s. m. [dal gr. ἀκοίμητος «insonne», comp. di ἀ- priv. e tema di κοιμάω «dormire»] (pl. -i). – Nella storia della religione, nome di quegli asceti che ininterrottamente si alternavano [...] nella recita delle preghiere liturgiche; istituiti (sec. 5°) da s. Alessandro l’Acemeta, con sede prima nell’Irenàion (ora Cibukli), poi a Costantinopoli, nel monastero di Stùdion, ebbero una parte importante nelle controversie teologiche dei secoli ...
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insegnare
v. tr. [lat. *insĭgnare, propr. «imprimere segni (nella mente)», der. di signum «segno», col pref. in-1] (io inségno, ... noi insegniamo, voi insegnate, e nel cong. insegniamo, insegniate). [...] , ha spesso il sign. particolare di far conoscere o far apprendere a memoria parole, frasi, brani di prosa o di poesia, preghiere, pezzi musicali e sim.: mio fratello mi ha insegnato qualche parola di francese; la mamma gli insegnava le arie d’opera ...
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fermaglio
fermàglio s. m. [dal provenz. fermalh, che è il lat. *firmacŭlum, der. di firmare «fermare, saldare»]. – Nome generico di oggetti che servono a tenere strette due o più cose staccate. In partic.: [...] i due piatti della coperta di un libro rilegato (usato sin dal medioevo soprattutto per libri liturgici e libriccini di preghiere); fibbia che trattiene una ciocca di capelli. ◆ Dim. fermaglino (anche, pinzetta a molla per capelli), fermagliétto. ...
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insensibile
insensìbile agg. [dal lat. insensibĭlis, comp. di in-2 e sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Con sign. passivo, che sfugge alla percezione dei sensi, impercettibile; per lo più in senso estens., [...] e morale, o estetica, che non si lascia smuovere o commuovere, che si mostra impenetrabile a qualche sentimento: essere i. alle preghiere, ai rimproveri, all’amore, alla pietà, alla bellezza, o di fronte all’arte, alla poesia; un uomo i. alle grazie ...
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esorcistico
eṡorcìstico agg. [der. di esorcismo, esorcista] (pl. m. -ci). – Che concerne l’esorcismo, che serve a esorcizzare: rito e.; cerimonie, formule, preghiere esorcistiche. ...
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esorcizzare
eṡorciżżare v. tr. [dal lat. tardo exorcizare, gr. ἐξορκίζω «scongiurare» (in origine la divinità, poi il diavolo), der. di ὅρκος «giuramento»]. – Fare esorcismi; si può riferire sia allo [...] animi ascetici non hanno torto di e. poesia, pittura e ogni sorta di bellezza, tentazioni del diavolo (B. Croce). ◆ Part. pres. eṡorciżżante, anche come agg. e sost.: il sacerdote, il chierico esorcizzante; le preghiere recitate dall’esorcizzante. ...
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prima2
prima2 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. primo]. – In relazione con il valore e il sign. di numerale ordinale di primo, per ellissi di un sostantivo: 1. a. La prima classe di una scuola: fare, [...] delle otto ore canoniche di cui si componeva l’ufficio divino prima della riforma operata dal Concilio Vaticano II, le cui preghiere erano recitate alle sei del mattino. f. P. di cambio, nel linguaggio di banca, l’originale di una cambiale tratta ...
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PREGHIERE COMUNI, Libro delle (Book of Common Prayer)
Alberto Pincherle
È il libro liturgico ufficiale della Chiesa anglicana, che corrisponde al Messale, al Breviario, al Rituale e al Pontificale cattolici, e deve il nome al fatto che, nell'intenzione...
Preghiere e formule religiose
Maria Monteleone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella religione romana è estrema l’attenzione all’esattezza esecutiva dei riti, in particolare...