antipolitico
antipolìtico agg. [comp. di anti-1 e politica] (pl. m. -ci). – Avverso o estraneo alla politica: avere una mentalità a.; anche di metodo, azione, provvedimento politico che consegue un risultato [...] opposto a quello prefisso: non c’è cosa più a. della soverchia politica (Tommaseo). ...
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inter-
ìnter- [dal lat. inter «tra», inter-]. – Prefisso di parole composte, derivate dal latino (specialmente verbi) o formate modernamente (soprattutto sostantivi e aggettivi), nelle quali ha in genere [...] i significati della prep. tra, indicando quindi condizione, posizione intermedia fra due oggetti, fra limiti di spazio o, meno comunem., di tempo (come interbinario, intercostale, interlinea, interporre, ...
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contrariante
agg. [part. pass. di contrariare]. – 1. Irritante: è davvero c. questo rinvio. 2. In araldica, detto delle convenevoli partizioni, quando le pezze che le compongono sono partite o troncate [...] o trinciate in modo che ciascuna metà opponga all’altra metà lo smalto contrario, alternativamente. 3. In linguistica, di prefisso che, a differenza del privativo (per es. asociale), dà a una parola il significato opposto (per es. antisociale ...
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ultraflessibile
agg. 1. Estremamente flessibile, detto di oggetti e materiali di varia consistenza. 2. Estremamente flessibile, detto del lavoro e di soggetti e temi legati al mondo del lavoro e della [...] / L’orario ultraflessibile è delle donne. (Repubblica, 18 febbraio 2012, D, Copertina).
Derivato dall’agg. flessibile, con l’aggiunta del prefisso ultra-.
Già attestato nel sign. 1 nel Manifesto del 14 ottobre 2000, p. 11, Economia; nel sign. 2 già ...
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rafforzativo
agg. [der. di rafforzare]. – Che rafforza, che ha la funzione di rafforzare: processi, elementi r., in linguistica e stilistica; prefissi r., con funzione r., in lessicografia (per es., [...] il prefisso r- di raccostare, o s- di scacciare). ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] come numero ordinale: I = 1°, primo, II = 2°, secondo, ecc. In chimica, I è simbolo dell’elemento chimico iodio; come prefisso, i- indica un composto otticamente inattivo o è abbreviazione di iso- (per es., isobutano o i-butano). In matematica, i è ...
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assieme
assième avv. e s. m. [da insieme, con mutamento di prefisso]. – 1. Insieme: stare a.; mettere, riunire a.; usciremo a.; come locuz. prep. assieme a (meno com. assieme con): verrò a. a te; ho [...] cenato a. a lui. 2. Come s. m., insieme, complesso: quell’a. di case che si chiama Santa Maria a Coverciano (Palazzeschi). In partic. (e con questa accezione è più com. che insieme), per sottolineare l’affiatamento, ...
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teleselezione
teleselezióne s. f. [comp. di tele- e selezione]. – In telefonia, propriamente, la commutazione automatica che permette il collegamento tra linee appartenenti a reti telefoniche diverse, [...] da uno o due zeri (a seconda che la chiamata avvenga sul circuito nazionale o su quello internazionale), detto prefisso teleselettivo, il quale individua il distretto telefonico dell’utente chiamato. Con riferimento al primo sign., è detta t ...
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producente
producènte agg. [propr., part. pres. di produrre]. – Che produce, cioè che raggiunge lo scopo desiderato o prefisso (è generalm. usato in espressioni limitative o negative): il fiscalismo [...] del direttore non è p. per la buona riuscita del lavoro. Cfr. il più com. controproducente (che ha peraltro etimologia diversa) ...
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produttivo
agg. [der. del lat. productus, part. pass. di producĕre «produrre» (il lat. tardo productivus significava «che può essere allungato»)]. – 1. a. Che produce: germi p. di gravi infezioni. b. [...] caratterizzata da abbondante proliferazione di elementi cellulari. In senso fig., in linguistica, di elemento (in partic. prefisso, suffisso, radice), che sia presente in numerosa serie di parole e si dimostri largamente applicabile alla creazione ...
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Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il suffisso, uno dei tre tipi di affisso....