destarizzarsi
v. intr. pron. (iron.) Abbandonare gli atteggiamenti e i comportamenti abitualmente propri di una diva, di una star. ◆ Tra ironia e commenti al veleno, Mina «strapazza» la Loren nella sua [...] di cipolle secondo la ricetta della nonna ciociara». (Repubblica, 12 febbraio 1999, p. 49, Spettacoli).
Derivato dal s. f. inv. star, di origine ingl., con l’aggiunta simultanea del prefisso de-, del suffisso -izzare e della part. pron. -si. ...
Leggi Tutto
vinile
s. m. [der. del lat. vinum «vino» (perché derivato dall’etile CH3−CH2−, che è il radicale dell’alcol etilico contenuto nel vino), col suff. -ile]. – In chimica organica, radicale monovalente, [...] di formula CH2=CH−, derivato dall’etilene, presente in moltissimi composti. Come prefisso si usa nella forma vinil- (v.). ...
Leggi Tutto
disgradare1
disgradare1 v. intr. [tratto da aggradare, con sostituzione di prefisso] (non usato nei tempi comp.), letter. – Dispiacere, riuscire sgradito: Tutto ciò ch’altrui agrada a me disgrada (Cino [...] da Pistoia); È bello il combattente alla battaglia, Ma il carnefice occulto a me disgrada (D’Annunzio) ...
Leggi Tutto
destruzzizzarsi
v. intr. pron. Liberarsi del comportamento ritenuto proprio dello struzzo, che nasconde la testa sotto la sabbia; prendere atto della realtà, assumersi le proprie responsabilità. ◆ Umorale [...] testa dalla sabbia, dove sta più comodo, a “destruzzizzarsi”». (Giornale, 18 gennaio 2002, p. 4, Il fatto).
Derivato dal s. m. struzzo con l’aggiunta simultanea del prefisso de-, del suffisso -izzare e della part. pron. -si.
V. anche struzzeggiare. ...
Leggi Tutto
deterritorializzato
(de-territorializzato), p. pass. e agg. Privato della sua specificità territoriale. ◆ la violenza che si è scatenata a Genova [...] è il prodotto di un nuovo tipo di individuo, figlio [...] (Valerio Magrelli, Corriere della sera, 10 febbraio 2006, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal p. pass. e agg. territorializzato con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Repubblica del 21 ottobre 1993, p. 17, Politica estera (Leonardo Coen). ...
Leggi Tutto
detoscanizzare
v. tr. Sottrarre all’influenza del modello toscano. ◆ Certo, la partita non è conclusa, anzi siamo all’inizio, ma alle 23,30 [Claudio] Martini sente di avercela fatta e dice: «Anche se [...] , con la nuova legge elettorale, tutti i voti contano: non come ieri, quando alcuni voti contavano tanto e altri niente. (Pietro Jozzelli, Repubblica, 21 gennaio 2006, Firenze, p. II).
Derivato dal v. tr. toscanizzare con l’aggiunta del prefisso de-. ...
Leggi Tutto
devalorizzazione
(de-valorizzazione), s. f. Progressiva perdita o privazione di valori. ◆ La mancanza di autostima, il sentimento di irrilevanza, la mortificazione del sentirsi superflui e inefficienti [...] » [Gianni Rinaldini intervistato da Davide Varì]. (Liberazione, 9 dicembre 2007, p. 5, Attualità).
Derivato dal s. f. valorizzazione con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Repubblica del 3 marzo 1989, p. 8, Commenti (Alberto Cavallari). ...
Leggi Tutto
devirilizzare
v. tr. In senso figurato, indebolire, privare di forza e vigore. ◆ la pittura della [Denyse] Willem non rimanda e non assomiglia che a se stessa. In essa si rappresenta un universo femminile, [...] devirilizzato l’economia italiana. (Alessandro Corneli, Giornale, 29 aprile 2005, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal v. tr. virilizzare con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Stampa del 10 maggio 1996, p. 2, Interno (Filippo Ceccarelli). ...
Leggi Tutto
vinilidene
vinilidène s. m. [der. di vinile]. – In chimica organica, radicale bivalente (CH2=C=), derivabile dall’etilene; come prefisso si usa nella forma viniliden-: vinilidencloruro, liquido incolore [...] che a temperatura ambiente polimerizza facilmente, usato come copolimero del vinilcloruro nella fabbricazione di sostanze plastiche ...
Leggi Tutto
ossietil-
ossietìl- [comp. di ossi-2 e etil-]. – In chimica organica, prefisso che indica la presenza, nella molecola di un composto, di un radicale −CH2CH2OH, derivabile dall’alcol etilico. ...
Leggi Tutto
Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il suffisso, uno dei tre tipi di affisso....