demorattizzare
v. tr. (iron.) Sottrarre all’eccessiva influenza delle politiche riformatrici di Letizia Moratti, sindaco di Milano e già ministro dell’Istruzione. ◆ Due asili restano vuoti per lo sciopero [...] in tanti fuori, migliaia, per “demorattizzare” quest’area». (Annachiara Sacchi, Corriere della sera, 29 ottobre 2005, p. 7, Primo piano).
Derivato dal nome proprio (Letizia) Moratti con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzare. ...
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denatalizzazione
s. f. Calo progressivo delle nascite. ◆ «Certamente Genova colpisce perché è una città con tanti anziani, forse la città con più anziani che ci sia in Europa. È anche la città con uno [...] ma certo meno invasiva che in altre città italiane. (Franco Manzitti, Repubblica, 5 maggio 2007, Genova, p. V).
Derivato dall’agg. natale (‘relativo alla nascita, alle nascite’) con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzazione. ...
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depensante
(de-pensante), s. m. e f. e agg. Privo della capacità di pensare con la propria testa, preferendo spesso conformarsi al pensiero di altri. ◆ Il duello più mediatico d’Italia, nel collegio [...] misto di stupore e avvilimento», attacca Sgarbi. «Ci avevo parlato per telefono e non mi era sembrato depensante». (Simona Poli, Repubblica, 7 ottobre 2007, Firenze, p. I).
Derivato dal p. pres., s. m. e agg. pensante con l’aggiunta del prefisso de-. ...
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deprogrammazione
s. f. Pratica finalizzata a sottrarre un adepto al condizionamento psicologico ricevuto da una setta, che fu ideata negli anni Sessanta per contrastare l’attività delle sette religiose; [...] in spazi desertificati». (Gian Paolo Serino, Repubblica, 17 agosto 2005, Milano, p. XII).
Derivato dal s. f. programmazione con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Repubblica del 6 dicembre 1986, p. 14, Cronaca (Enrico Bonerandi). ...
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depubblicizzato
p. pass. e agg. Che non ammette alcuna forma di diffusione pubblicitaria. ◆ il presidente della Regione Marche - sia qui ricordato il suo nome, a me per l’innanzi colpevolmente sconosciuto: [...] comuni «denuclearizzati». (Ernesto Galli Della Loggia, Corriere della sera, 7 aprile 2007, p. 39).
Derivato dal p. pass. e agg. pubblicizzato con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nel Corriere della sera del 5 maggio 1992, p. 49, Lombardia. ...
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disgombrare
(meno com. disgomberare) v. tr. [tratto da ingombrare, con sostituzione di prefisso] (io disgómbro, ecc.). – Lo stesso ma meno com. che sgombrare, anche nel sign. fig. di rimuovere dall’animo [...] sentimenti o pensieri molesti, preoccupazioni, angosce e sim.; usato assol., andarsene da un luogo, da una casa con tutte le proprie robe ...
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vinil-
vinìl- [tratto da vinile]. – In chimica organica, prefisso indicante la presenza di un radicale vinile (CH2=CH−) nella molecola di un composto chimico; molte di queste sostanze, quali il vinilacetato [...] o acetato di vinile, il vinilacetilene, il vinilalcole o alcole vinilico, il vinilcloruro o cloruro di vinile, il viniletere, il vinilpirrolidone, il viniltoluene, ecc., costituiscono, per la loro facilità ...
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deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento [...] » dell’apparato pubblico. (Messaggero, 6 ottobre 2001, p. 9, Politica).
Derivato dal s. f. romanizzazione con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nel Corriere della sera del 9 giugno 1993, Corriere Economia, p. 21 (Gianni Gambarotta). ...
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desionizzato
p. pass. e agg. Progressivamente liberato dai condizionamenti del sionismo. ◆ Sapeva Daniel [Amit], che il problema ebraico c’era e non era tanto facilmente liquidabile. Tanto è vero - lo [...] era la creazione di una comune patria socialista, fondata sul reciproco rispetto dei due popoli. (Luciana Castellina, Manifesto, 6 novembre 2007, p. 2).
Derivato dal toponimo Sion con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzato. ...
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despecializzazione
s. f. Progressiva perdita di specializzazione, di qualificazione. ◆ Altre conseguenze negative che [Silvano] Brichetto teme: «Si prospettano riscontri economici dannosi legati all’eliminazione [...] linguaggi e di codici. (Ilvo Diamanti, Repubblica, 3 gennaio 2005, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. f. specializzazione con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Repubblica del 26 agosto 1984, p. 31, Economia (Gianfranco Imperatori). ...
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Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il suffisso, uno dei tre tipi di affisso....