de-corporativizzazione
s. f. Superamento degli interessi di parte che ostacolano l’agire politico orientato all’interesse comune. ◆ L’Europa continentale ha bisogno di una rivoluzione liberale, ha bisogno [...] . Ne ha bisogno, ovviamente, per reggere alla sfida competitiva di questa fase di sviluppo. (Michele Salvati, Sole 24 Ore, 16 febbraio 2000, p. 6, Commenti e Inchieste).
Derivato dal s. f. corporativizzazione con l’aggiunta del prefisso de-. ...
Leggi Tutto
decostruito
agg. Che non segue i consueti schemi costruttivi o compositivi; nella moda, con riferimento a giacche, privo di fodera e spalline. ◆ «fra un paio di decenni i critici potrebbero dire che, [...] e cool... Cool... Cool… (Alberto Arbasino, Repubblica, 12 febbraio 2008, p. 50, Cultura).
Derivato dal p. pass. e agg. costruito con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Repubblica dell’11 gennaio 1986, p. 26, Cultura (Alberto Arbasino). ...
Leggi Tutto
decostruttivismo
s. m. In architettura, tendenza alla scomposizione delle linee e dei volumi, affermatasi negli anni Ottanta del XX secolo. ◆ Peter Eisenman, 72 anni, è uno dei maggiori architetti internazionali [...] d’architettura». (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 3 febbraio 2008, p. 39, Cultura).
Derivato dal s. m. costruttivismo con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Repubblica del 10 settembre 1991, p. 25, Cronaca (Guido Vergani). ...
Leggi Tutto
de-differenziazione
s. f. In biologia, il processo tramite cui una cellula specializzata viene ricondotta allo stato di cellula staminale. ◆ «La clonazione è il modo più semplice per ottenere la de-differenziazione, [...] di auto-ricostruzione nei vertebrati inferiori. (Paola Catapano, Stampa, 15 dicembre 2004, Tuttoscienze, p. 3).
Derivato dal s. f. differenziazione con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Stampa del 13 novembre 1998, p. 13, Estero. ...
Leggi Tutto
dedipietrizzato
(de dipietrizzato), p. pass. e agg. Che rifiuta la presenza, le posizioni politiche o l’imposizione centralista della candidatura di Antonio Di Pietro, esponente politico del centrosinistra. [...] e del nuovo Psi in Toscana. (Simona Poli, Repubblica, 7 marzo 2006, Firenze, p. V).
Derivato dal p. pass. del v. tr. dipietrizzare con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nel Corriere della sera del 3 agosto 1997, p. 4, In primo piano. ...
Leggi Tutto
de-emozionalizzato
p. pass. e agg. Privato della capacità di provare emozioni. ◆ il rimedio farmacologico al blocco della depressione è peggio del male, perché, mettendo a tacere il sintomo, vietando [...] , sulle ferite della vita, e sulla fatica di vivere. (Umberto Galimberti, Repubblica, 1° febbraio 2000, p. 36, Cultura).
Derivato dall’agg. emozionale con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzato.
V. anche emozionalizzato. ...
Leggi Tutto
defamiliarizzazione
s. f. Il progressivo abbandono del connotato familiare, dell’essere appannaggio di un sistema familiare. ◆ Il nuovo modo di concedere crediti (senza chiedere garanzie personali all’imprenditore, [...] maggiore competitività alle imprese». (Francesco Spini, Stampa, 13 marzo 2006, p. 31, Economia).
Derivato dal s. f. familiarizzazione con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nel Corriere della sera del 27 marzo 1996, p. 17 (Vittorio Strada). ...
Leggi Tutto
deglobalizzazione
(de-globalizzazione), s. f. Superamento della globalizzazione attraverso l’incentivazione dei mercati locali. ◆ La «questione nazionale» rinasce inattesa e, per vari aspetti, rinnovata [...] per non restare indietro rispetto ai mutamenti dei nuovi bisogni globali. (Klaus Schwab, trad. di Valeria Garrassini Garbarino, Repubblica, 25 gennaio 2007, p. 20, Commenti).
Derivato dal s. f. globalizzazione con l’aggiunta del prefisso de-. ...
Leggi Tutto
deislamizzare
(de-islamizzare), v. tr. Sottrarre all’influenza dell’Islam. ◆ I deputati leghisti Federico Bricolo e Massimo Polledri hanno definito il ministro delle Politiche comunitarie Rocco Buttiglione [...] (Tariq Ramadan, Stampa, 21 dicembre 2007, p. 36, Società e Cultura).
Derivato dal v. tr. islamizzare con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nella Stampa del 25 novembre 1993, p. 21, Società e Cultura (Liliana Madeo), nella variante grafica de ...
Leggi Tutto
deislamizzarsi
v. intr. pron. Superare una fase storica caratterizzata dall’ideologia teocratica islamica. ◆ E ha voluto impedire che l’Iran, un Paese dove l’occidentalizzazione era molto avanzata, si [...] di deislamizzarsi, ma neanche ai cattolici di non essere più se stessi» [Giorgio Rumi intervistato da Roberto Zuccolini]. (Corriere della sera, 10 ottobre 2004, p. 14, Esteri).
Derivato dal v. intr. pron. islamizzarsi con l’aggiunta del prefisso de-. ...
Leggi Tutto
Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il suffisso, uno dei tre tipi di affisso....