predicativo
agg. [dal lat. tardo praedicativus]. – 1. Del predicato, che concerne il predicato. In grammatica, verbo p., che costituisce da solo (a differenza del verbo copulativo) il predicato (verbale); [...] un verbo, come nella frase «il libro è interessante» (si parla in questo caso di aggettivo predicativo); frase p., ridotta al solo predicato (per es., «troppo buffo!»; «ci moviamo?»); in partic, nella grammatica generativa, il sintagma verbale di una ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον [...] , cioè si afferma o si nega intorno a un soggetto; nella logica: il giudizio è composto da un soggetto e un predicato. 2. Con sign. più specifico in logica matematica, attributo o proprietà relativa a uno o anche a più soggetti (per es., «4 è un ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa [...] e rinnovati ogni sabato.
Grammatica. – Le proposizioni si distinguono comunemente in esplicite, quando hanno un predicato di modo finito, e implicite, quando il predicato è di modo non finito. Con riguardo all’autonomia sintattica, si distinguono p ...
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categorumeno
categorùmeno s. m. [dal gr. κατηγορούμενον «predicato», part. passato neutro di κατηγορέω «affermare, asserire»]. – In filosofia, ciascuno dei cinque predicabili delle categorie (predicati [...] dei predicati) che Aristotele distinse accanto alle categorie stesse; e cioè genere, specie, differenza, proprio, accidente. ...
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nobiliare
agg. [der. di nobile]. – Dei nobili, della nobiltà: casta n., l’insieme dei nobili in quanto ceto chiuso, distinto o contrapposto al ceto medio, alla borghesia, alla classe popolare; predicati [...] Italia per espresso dettato della Costituzione i titoli hanno perso ogni valore giuridico e istituzionale; possono però essere usati i predicati dai legittimi titolari a integrazione del loro cognome). Particella n., la particella de o di o dei o de ...
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sillogistica
sillogìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sillogistico]. – Parte della logica elementare che studia i varî tipi e il valore logico (validità o non validità) dei sillogismi; fu trattata [...] analisi ha successivamente trovato una sistemazione pressoché definitiva nella logica moderna, dove, corrispondendo i termini a predicati, i sillogismi sono interpretabili nel calcolo dei predicati e anche nel linguaggio della teoria degli insiemi. ...
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ma1
ma1 cong. [lat. magis «più»; v. mai] (radd. sint.). – 1. Congiunzione coordinativa avversativa, esprimente spesso esplicita contrapposizione al termine che precede, il quale è per lo più espresso [...] : Ma Giovanni, che dici?; Ma insomma!; Ma via!; Ma smettila una buona volta! Con funzione rafforzativa di aggettivi, avverbî, predicati, ha ora valore affermativo (Ma certo!; Ma è chiaro!); ora ironico (Ma bene!; Ma bravo!; Ma quanto sei carino ...
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prenesso
prenèsso agg. [dall’ingl. prenex (usato soltanto nella locuz. seg.), che è dal lat. tardo praenexus «legato, unito davanti»]. – In logica matematica, forma normale p. (ingl. prenex normal form), [...] formula del calcolo dei predicati in cui tutti i quantificatori si trovano all’inizio. ...
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certo1
cèrto1 agg., agg. e pron. indef., s. m. [lat. certus]. – 1. agg. Riferito a persona: a. Sicuro, fermamente persuaso: sono c. di quanto affermo; era certissimo di giungere in tempo; far c., rendere [...] quindi, anche riferito a persona, vero, reale: Qual che tu sii, od ombra od omo certo (Dante). Con valore neutro, in predicati nominali: è c. che le cose vanno male (anche senza copula, con valore quasi esclamativo: c. che si è comportato da sciocco ...
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prefisso
s. m. [dal lat. praefixus, part. pass. sost. di praefigĕre «prefiggere»]. – 1. In linguistica, morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una [...] teleselezione o p. teleselettivo. 3. In logica matematica, la sequenza iniziale dei quantificatori di una formula del calcolo dei predicati scritta in forma normale prenessa (v. prenesso). 4. P. metrologici: sono quei prefissi che, premessi al nome o ...
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predicati, linguaggio dei
predicati, linguaggio dei linguaggio formale in cui è possibile rappresentare simbolicamente frasi espresse nel linguaggio naturale aventi una struttura più elaborata degli → enunciati. Il linguaggio degli enunciati,...