pecorella
pecorèlla s. f. [dim. di pecora]. – 1. a. Propriam., piccola pecora; in partic., lo stesso che pecora in senso proprio, con tono affettivo: le p. pascolano sul prato; Come le p. escon del chiuso [...] A una, a due, a tre, e l’altre stanno Timidette atterrando l’occhio e ’l muso (Dante); le p. del presepio. b. In senso fig., nel linguaggio eccles., il fedele rispetto all’autorità spirituale (cioè al ...
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tennis
tènnis s. m. [dall’ingl. tennis 〈tènis〉, accorciamento della locuz. originaria lawn tennis, dove lawn significa «piano erboso», e tennis è dal fr. ant. tenes (= fr. mod. tenez), propr. «tenete»]. [...] nell’uso corrente anche assol. tennis: l’albergo ha la piscina e il tennis), che può essere sia all’aperto, con fondo a prato, in terra battuta o in cemento, sia al coperto con fondo di asfalto o di materiale sintetico; palle, racchetta da t.; scarpe ...
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poggio
pòggio s. m. [lat. pŏdium «podio» (v. podio), passato al nuovo sign. in età medievale]. – 1. Elevazione del terreno, di altezza inferiore alla collina e, in genere, di forme tondeggianti e con [...] pendii; sinon. quindi di colle1. Abbastanza diffuso come toponimo in varie regioni (per es., Poggio a Caiano in provincia di Prato, Poggio Catino e Poggio Mirteto, in provincia di Rieti, Poggio Renatico in provincia di Ferrara), è oggi di uso pop ...
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guazza
s. f. [da guazzo]. – Rugiada copiosa, che bagna: viene, cade la g.; ho le scarpe bagnate dalla g. del prato; campi di stoppie biancastre e luccicanti dalla g. (Manzoni); freschi Son gli steli [...] di guazza (A. Negri) ...
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qualificazione
qualificazióne s. f. [dal lat. mediev. qualificatio -onis]. – Il fatto di qualificare, di qualificarsi o di venire qualificato. Raro in usi generici (è una q., quella di «rompiscatole», [...] , in base a un prospetto predisposto dalla direzione generale del catasto, secondo le diverse qualità (seminativo, vigneto, pascolo, prato, incolto, ecc.); q. delle merci, operazione attuata ai fini dell’applicazione della tariffa doganale. b. Q ...
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primavera
primavèra s. f. [lat. pop. *primavera, rifacimento del lat. class. primo vere «all’inizio della primavera (ver veris)»]. – 1. La prima delle quattro stagioni dell’anno, fra l’inverno e l’estate, [...] paesi godono di un’eterna p., di un clima mite in ogni stagione dell’anno. b. poet. L’insieme dei fiori di un prato o sim., così ricchi e abbondanti quali sono soltanto nella stagione primaverile: due rive Dipinte di mirabil p. (Dante). c. letter. L ...
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savana
(non com. savanna) s. f. [dallo spagn. sabana, che è dal taìno zabana «prato, pianura fertile»; la forma con -nn- è dall’ingl. savanna(h)]. – In fitogeografia, formazione vegetale xeromorfa caratteristica [...] delle regioni aride tropicali, e in parte subtropicali, dell’Africa, dell’America Merid., dell’Asia e dell’Australia, ricoprente pianure più o meno vaste; è costituita da uno strato erbaceo dominante con ...
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stellare2
stellare2 v. tr. [dal lat. stellare] (io stéllo, ecc.), letter. o non com. – 1. Riempire di stelle; più spesso, come intr. pron., stellarsi, riempirsi di stelle: scomparse le nubi il cielo [...] si è tutto stellato. 2. Costellare: Ed un bel dì le pratelline in fiore Empiono il prato e stellano la roccia (Pascoli). ◆ Part. pres. stellante, e part. pass. stellato, entrambi usati anche come agg. (v. le rispettive voci). ...
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buriana
s. f. [der. del lat. boreas «borea»]. – 1. Temporale di breve durata. 2. fig., tosc. a. Chiasso, baldoria: fare b.; piazza Ghiberti gli parve un prato delle Cascine il giorno della festa del [...] grillo, quando la b. è finita (Pratolini). b. Trambusto, sommossa, scompiglio: c’è stata b., ieri, in paese. Con questo sign., è anche dell’uso romanesco ...
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Comune della Toscana (97,3 km2 con 194.223 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Si estende a 61 m s.l.m. presso lo sbocco in pianura della valle del Bisenzio, ai piedi del gruppo calcareo della Calvana. Fino agli inizi del 20° sec. lo sviluppo...
Tratto più o meno esteso di terreno coperto d’erba che viene totalmente o in parte falciata per essere impiegata, fresca o conservata, per l’alimentazione del bestiame. Il p. differisce dal pascolo perché mentre nel primo l’erba viene falciata,...