si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in [...] modo tale che», per introdurre prop. consecutive, in dipendenza da un agg. e da un verbo: trovomi sì nudo, Ch’i’ porto invidia ad ogni extrema sorte (Petrarca); Primavera dintorno Brilla nell’aria e per li campi esulta Sì ch’a mirarla intenerisce il ...
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operaio
operàio (ant. operàrio) s. m. (f. -a) e agg. [lat. operarius, der. di opĕra «lavoro; lavoro a giornata»]. – 1. s. m. (f. -a) a. Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, [...] operaie. 4. s. m. (f. -a) In Toscana, soprintendente o consigliere di una fabbriceria, sinon. di fabbriciere. Anticam., con uso più ampio, ufficiale deputato alla conservazione e amministrazione di pubbliche fabbriche: o. del porto, o. dell’arsenale. ...
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portorealista
agg. e s. m. (pl. m. -i). – 1. agg. Di Porto Reale, italianizzazione del fr. Port-Royal, nome di due celebri monasteri dell’ordine cistercense, situati l’uno a Parigi e l’altro nella valle [...] pensiero e di spiritualità ispirata alla teologia di Giansenio, che nel sec. 17° ebbe il suo centro nei monasteri di Port-Royal (e tra i suoi maggiori rappresentanti lo scienziato e filosofo Blaise Pascal): la polemica tra i gesuiti e i portorealisti ...
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fiordo
fiòrdo s. m. [dal norv., dan., sved. fjord, che è l’ant. nordico fjördr, affine al lat. portus -us «porto»]. – Tipo di costa marina che si sviluppa per ingressione del mare in regioni montuose [...] già sottoposte anticamente a intensa glaciazione: si tratta di valli con profilo trasversale a U, profonde, lunghe, a fianchi ripidi, parzialmente sommerse nelle acque marine; tipiche sono, per es., quelle ...
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portuario
portuàrio agg. [der. di porto3]. – Che riguarda il porto o i porti (marittimi); è meno com. di portuale e si usa quasi esclusivam. in alcune locuz., come vigilanza p., impianti p. (o portuali). [...] semplicem. la portuaria, s. f.), corpo speciale della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, istituito nel 1925 dal regime fascista, cui spettava il compito di vigilare, nei porti e a bordo delle navi, sul traffico di viaggiatori e merci. ...
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portuoso
portüóso agg. [dal lat. portuosus, der. di portus -us «porto3»]. – Ricco di porti, o anche di insenature adatte a servire da porto: una costa p.; estens., non. com., mare p., che bagna una costa [...] ricca di porti. ...
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complicazione
complicazióne s. f. [dal lat. tardo complicatio -onis]. – 1. Il complicare o il complicarsi; più spesso (spec. al plur.), la condizione di ciò che si è complicato, l’insieme delle difficoltà [...] : quante c.!; c’è tutta una serie di complicazioni; se non ci sono altre c. le trattative dovrebbero giungere in porto. 2. In medicina, il sopraggiungere di una manifestazione morbosa nel corso di una malattia già dichiarata, di cui costituisce un ...
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posareti
posaréti agg. e s. f. [comp. di posare e rete]. – Nave p. (o assol. posareti, s. f.), speciale tipo di nave militare (detta anche nave posaostruzioni) attrezzata per trasportare e sistemare [...] celermente in posto le ostruzioni difensive (retali e simili) a protezione contro armi e contro attacchi subacquei, attorno a una forza navale che si trova in porto o in rada aperta. ...
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(lat. Portus; anche Portus Urbis Romae) Città sorta intorno al primo porto costruito da Claudio alle foci del Tevere e che Traiano con un grandioso progetto spostò più nell’interno scavando un ampio bacino esagonale artificiale. Una notevole...
(ant. Oporto) Città del Portogallo nord-occidentale (216.080 ab. nel 2008), capoluogo del distretto omonimo. È situata sulla riva settentrionale del Duero, 5 km a monte della foce del fiume. È la seconda città per importanza del Portogallo,...