sottoportico
sottopòrtico s. m. [comp. di sotto- e portico] (pl. -ci). – Lo spazio compreso sotto un portico; a Venezia (nella forma dial. sotopòrtego) e in altre città del Veneto e del Friuli è anche [...] usato nella toponomastica urbana ...
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tacere
1. MAPPA Il verbo TACERE significa in primo luogo non parlare, restare zitto (ha la lingua lunga e non sa t.; non sei capace di t. neppure un momento?; a volte, bisogna saper t.; non sapendo [...] su portando con fatica un secchiolino d’acqua, indicò loro l’ufficio del delegato Galimberti, a man sinistra, sotto il portico, e stette sulle gambe arrembate a contemplare la bella figurina. Ne càpitano molte in Questura, di brutte e di bionde ...
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ipostilo
ipòstilo agg. [dal gr. ὑπόστυλος, comp. di ὑπό «sotto» e στῦλος «colonna»]. – In architettura e archeologia, di vano o ambiente il cui tetto piano sia sostenuto da file di colonne: sala i.; [...] portico ipostilo. ...
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veranda
s. f. [da una voce dell’India (cfr. indost. varandā, bengalese bārāndā), incrociatasi con il port. varanda «balaustrata» (der. di vara «verga, pertica»), attrav. l’ingl. veranda(h)]. – 1. Denominazione, [...] originariam. propria dell’India, del portico architravato che recinge le costruzioni, estesa alle strutture architettoniche analoghe dell’Estremo Oriente, e quindi dei paesi tropicali e mediterranei (gallerie, balconi coperti, ecc.). 2. Nell’ ...
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navicella
navicèlla s. f. [dim. di nave]. – 1. a. Piccola nave: trovò per ventura alquanto separata dall’altre navi una n. di pescatori (Boccaccio). La Navicella, fontana di Roma in forma di piccola [...] al mosaico (il mosaico della n.) raffigurante la scena, eseguito su disegno di Giotto, e conservato, quasi del tutto rifatto, nel portico della basilica di S. Pietro a Roma. 2. a. Parte di un pallone, un dirigibile o aquilone destinata a contenere le ...
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magro
agg. [lat. macer -cra -crum]. – 1. a. Di organismo vivente, scarso o mancante di grassi di deposito, o, più genericam., che ha poca carne rispetto all’ossatura. Con riferimento a persone: essere, [...] ; giorni di m., i giorni di astinenza. 2. Usi estens. o analogici: a. non com. Esile, sottile, detto di cose: un portico continuo a volta, sostenuto da piccole e m. colonne (Manzoni). b. Di piante poco rigogliose, di terreno poco fertile: l’alberello ...
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anta1
anta1 s. f. [lat. anta, documentato soltanto al plur., antae -arum]. – 1. Imposta, sportello di un infisso di una finestra o, più com., di un mobile: armadio guardaroba a cinque a.; Picchia ogni [...] estremità laterali dal prolungamento dei muri longitudinali della cella (per modo che le loro testate costituiscano i pilastri terminali del portico di facciata), prolungamento a cui, anche in edifici di altro genere, si dà il nome di muro d’anta. 3 ...
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pavaglione
pavaglióne s. m. – Adattamento di una voce emiliana e romagnola equivalente all’ital. padiglione, che nel passato fu in uso in qualche località dell’Emilia e Romagna per indicare il luogo [...] il mercato dei bozzoli e oggi si conserva nella toponomastica cittadina, in partic. in quella di Bologna dove indica un portico del palazzo dell’Archiginnasio, che si prolunga lungo tutta la via che fiancheggia, sulla sinistra, la basilica di S ...
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bino
agg. [dal lat. bini «a due a due»], letter. – Doppio, accoppiato, gemello: un gentile portico palladiano a colonne b. (D’Annunzio). ...
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Ambiente al pianoterra, del quale almeno un lato è costituito da una teoria di colonne o di pilastri e caratterizzato da aperture a regolare distanza; può essere elemento decorativo nella facciata o nel fianco di palazzi, oppure area di passeggio...
PORTICO (lat. porticus; gr. στοά)
Giacomo GUIDI
Bruno Maria APOLLONJ
Edificio, in generale, di forma rettangolare, generalmente molto allungata, che, almeno dalla parte di uno dei lati lunghi, si apre con una serie di colonne o pilastri...