speculare1
speculare1 agg. [dal lat. specularis, der. di specŭlum «specchio»]. – 1. Di specchio, proprio di uno specchio, che ha le caratteristiche ottiche di uno specchio: superficie s., anche come [...] che corrisponde completamente: un concetto s. a un altro. ◆ Avv. specularménte, in modo speculare, con visione speculare: figure specularmente uguali; anche in senso estens. e fig.: nella stanza, le porte sono collocate specularmente alle finestre. ...
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dipilidio
dipilìdio s. m. [lat. scient. Dipylidium, dim. dell’agg. gr. δίπυλος «a due porte», con riferimento al doppio apparato genitale]. – In zoologia, genere di vermi cestodi ciclofillidei (tenie) [...] la cui specie più nota, lunga al massimo una settantina di centimetri, è il d. canino o tenia del cane (Dipylidium caninum), parassita abbastanza comune di cani e gatti, accidentalmente dell’uomo; la sua ...
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abito-corazza
(abito corazza), loc. s.le m. Abito femminile che costringe il corpo come in una corazza, talvolta composto di parti metalliche che ricordano anche visivamente una corazza. ◆ Marlene [Dietrich] [...] 2001, p. 19, Società e Cultura) • Ottimismo pure sulla passerella di Paco Rabanne che addirittura chiama la sua «la donna porte-bonheur», la donna portafortuna e la veste di «dolci armature»: gli intramontabili abiti-corazza di maglia di metallo o di ...
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battiponte
battipónte s. m. [comp. di battere e ponte], invar. – Pilastro costruito nel fosso di una fortezza in corrispondenza delle porte e sul quale poggiavano le due parti delle quali era costituito [...] il ponte levatoio quando non era in una sola campata ...
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posta1
pòsta1 s. f. [lat. pŏsĭta, part. pass. femm. di ponĕre «porre»; cfr. posto part. pass. e s. m.]. – 1. a. ant. Posto assegnato o stabilito per fermarsi temporaneamente o per stare definitivamente: [...] la p. o correre le p., andare per le p., viaggiare in diligenza, avanzare in fretta di posta in posta, anche per portare lettere, plichi e sim. in qualità di corriere, e per estens., essere rapido, solerte, o procedere celermente: quando si prova ...
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battitore
battitóre s. m. [der. di battere]. – 1. (f. -trice) a. Chi batte, in senso generico. b. Chi, nelle partite di caccia, è addetto a scovare la selvaggina battendo i cespugli. c. Nel baseball, [...] base più vicina, trasformandosi in corridori. d. Nel cricket, ciascuno dei due giocatori della stessa squadra che difendono le porte. e. Nel tennis, il giocatore che ha la battuta, cioè il servizio. f. Nella pallacanestro, nella pallavolo, nei giochi ...
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stanga
s. f. [dal germ. *stanga (ted. Stange)]. – 1. a. Lungo pezzo di legno o di metallo, per lo più squadrato a sezione rettangolare (ma talvolta anche a sezione circolare). In partic., la spranga [...] cui un tempo (oggi solo nelle case di campagna e nelle case antiche) si sbarravano porte e finestre dall’interno, inserendone gli estremi in cavità aperte negli stipiti della porta o del muro: don Abbondio ordinò a Perpetua di metter la s. all’uscio ...
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udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o [...] è in u.; sospensione dell’u.; il verbale dell’u. deve essere redatto dal cancelliere; aula delle u.; u. pubblica; u. a porte chiuse (o u. riservata), dalla quale il pubblico viene escluso su decisione del giudice che la dirige, motivata da ragioni di ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i [...] la leggenda, fu abbandonato dai Greci presso le mura di Troia, pieno di guerrieri che riuscirono così nella notte ad aprire le porte di Troia ai compagni, provocando la caduta della città (in senso fig., essere il c. di Troia di qualcuno, curare ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si [...] con lui, non ho niente a che fare con lui. 5. Con uso sostantivato al femm.: a. In scenotecnica, la c. (sottint. porta), la porta che si presume aprirsi verso le scale o l’ingresso, spesso situata al centro della scena: esce per la comune (la parola ...
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URBICHE, Porte
N. Venuti
Per Porta urbica, s'intende una costruzione in forma di passaggio, solitamente inserita nella cinta muraria di una città, caratterizzata da una ricerca di decoro architettonico e di monumentalità, che la differenziano...
(rom. Porțile de Fier; serbocr. Derdap; ted. Eisernes Tor) Stretto passaggio, lungo circa 3 km e largo 160 m, al confine serbo-romeno, tra Orșova e Turnu Severin, dove il Danubio si apre la strada tra i Carpazi e i Balcani. Nel 1896 per consentire...