quattro
agg. num. card. [lat. quattuor o quatuor], invar. – 1. Il numero intero che segue immediatamente il tre, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 4, in numeri romani IV): le q. stagioni [...] ’occhi vedono meglio di due, accertamenti e valutazioni è meglio farli in due che da solo; o con riferimento scherz. al portare gli occhiali: con quattr’occhi ci vedo meglio (v. anche quattrocchi); tutt’e quattro, di quattro persone o cose nel loro ...
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saracinesca
saracinésca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. saracinesco, prob. perché ritenute di provenienza saracena, o perché messe alle porte dei paesi costieri per proteggersi dalle scorrerie dei [...] Serramento metallico di sicurezza che serve a chiudere vani di porte, in partic. nei locali a piano stradale, oggi meccanismo che funziona scorrendo verticalmente su due guide laterali: porta, tenda a saracinesca. In partic., nella tecnica idraulica, ...
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tracciatore
tracciatóre s. m. [der. di tracciare]. – 1. (f. -trice) Chi traccia. Nelle tecniche meccaniche, operaio specializzato addetto all’operazione di tracciatura. Nello sport dello sci, in partic. [...] provvede a tutto il materiale occorrente per la gara (paletti, bandierine, numeri per le porte, ecc.), badando soprattutto alla disposizione delle porte in base al principio della maggior sicurezza possibile per i concorrenti. 2. Nella navigazione ...
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antiporta
antipòrta s. f. [comp. di anti-2 e porta]. – 1. a. Porta che sta davanti ad altra porta; andito, androne tra due porte, una delle quali aperta sull’esterno, l’altra sull’interno della casa. [...] b. Nell’architettura militare, complesso delle opere fortificatorie che costituiscono la difesa esterna delle porte nelle cinte murate, spec. medievali. 2. Pagina figurata che precede il frontespizio nei libri del ’600 e del ’700, con ornamentazione ...
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specchiatura
s. f. [der. di specchiare, e nei sign. tecnici direttamente da specchio]. – 1. non com. Il fatto di specchiarsi: prima di uscire le ci vuole mezz’ora di specchiatura. 2. Nella tecnica del [...] costituisce la parte centrale, circondata dal telaio, di alcuni modelli di ante apribili di porte e di altri infissi (parte bassa delle porte-finestra, persiane a sportello pieno, scuretti, ecc.). b. Motivo architettonico costituito da un riquadro ...
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percuotere
percuòtere (pop. o poet. percòtere) v. tr. [lat. percŭtĕre, comp. di per-1 e quatĕre «scuotere»] (io percuòto, ecc.; pass. rem. percòssi [ant. o raro percotéi], percotésti, ecc.; part. pass. [...] martello (o con una serie di martellate); presa una gran pietra, con troppi maggior colpi che prima fieramente cominciò a percuoter la porta (Boccaccio); p. l’acqua con i remi; p. il tamburo, il timpano, il tam tam, con la mazza, le bacchette, o con ...
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basculante
(o bascullante) agg. [der. di bascul(l)a, sull’esempio del fr. basculant, part. pres. di basculer]. – Nel linguaggio tecnico, si dice di sbarra o di elemento di una macchina o di un congegno, [...] asse con movimento analogo a quello della sbarra graduata delle bascule: fucili a canne b., quelli dotati di bascula; porte b., porte metalliche che si aprono e chiudono mediante un sistema di cerniere e contrappesi, generalm. usate come serrande per ...
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porta-finestra
pòrta-finèstra (anche 'pòrta finèstra' e portafinèstra) s. f. (pl. pòrte-finèstre). – Porta che, a differenza delle comuni porte verso l’esterno, è munita di infissi a vetri per permettere [...] l’entrata della luce naturale e, a differenza della comune finestra, è aperta fino a terra per consentire il passaggio delle persone; viene adottata spec. per dare accesso ai balconi, alle terrazze, ai ...
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urbico
ùrbico agg. [dal lat. urbĭcus, der. di urbs urbis «città»] (pl. m. -ci). – Della città, di una città, delle città; si usa solo in determinate espressioni: porte u. (le porte nelle mura di cinta [...] di una città), fortificazioni u.; fauna u., il complesso degli animali che vivono all’interno di una città ...
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portella
portèlla s. f. [lat. tardo portĕlla (in glosse), dim. di porta «porta1»]. – 1. In genere, piccola porta (apertura e battente); il termine, che si alterna con portello o sportello, è usato per [...] che chiudono la bocca di un forno o di una stufa, quelle interne delle carrozze ferroviarie e tranviarie, quelle ricavate nelle grandi porte di un palazzo, di un castello, di una città, ecc. In partic., portelle d’organo, le due ante che, secondo un ...
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URBICHE, Porte
N. Venuti
Per Porta urbica, s'intende una costruzione in forma di passaggio, solitamente inserita nella cinta muraria di una città, caratterizzata da una ricerca di decoro architettonico e di monumentalità, che la differenziano...
(rom. Porțile de Fier; serbocr. Derdap; ted. Eisernes Tor) Stretto passaggio, lungo circa 3 km e largo 160 m, al confine serbo-romeno, tra Orșova e Turnu Severin, dove il Danubio si apre la strada tra i Carpazi e i Balcani. Nel 1896 per consentire...