portatico
portàtico s. m. [dal lat. mediev. portaticum, der. di porta «porta»] (pl. -ci). – Nel medioevo, tributo d’origine feudale, che si pagava alle porte della città. ...
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urgere
ùrgere v. tr. e intr. [dal lat. urgēre «incalzare, spingere, sollecitare»] (io urgo, tu urgi, ecc.; non sono usati il pass. rem., il part. pass., né, di conseguenza, i tempi composti). – 1. tr. [...] che non ha parole V’urge (Pascoli). Più com. con uso assol., premere, esercitare una pressione: il nemico urgeva alle porte della città; la folla urge sul recinto di sbarramento; il direttore urgeva per avere i prospetti. 2. intr. Abbisognare, essere ...
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scuro2
scuro2 s. m. [voce settentr., soprattutto veneta, dal longob. *skūr «riparo, protezione»]. – 1. Ciascuno dei battenti di legno applicati, soprattutto nel passato, alla parte interna di finestre [...] e porte-finestre per impedire, una volta che siano chiusi, che entri luce nelle stanze; per lo più al plur.: aprire, chiudere gli scuri; è però usato talvolta anche al sing.: chiuse la finestra: lasciò aperto appena appena uno s. (Pirandello). 2. In ...
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corazzato
agg. [part. pass. di corazzare]. – Armato di corazza, munito di corazza o di altro elemento protettivo: guerrieri c.; mezzi c., carri armati e altri mezzi bellici blindati; truppe c., unità, [...] o blindata, la camera di sicurezza degli istituti di credito, per la custodia dei valori (v. camera, n. 2); porta c., porta munita di specifiche corazzature contro i varî mezzi di effrazione meccanica e termica, oltre che di serrature particolarmente ...
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portavoce
portavóce s. m. e f. [comp. di portare e voce; nel sign. 1 a, calco del fr. porte-voix], invar. – 1. s. m. a. Sinon. non com. di megafono. b. Fare, farsi p. delle mani, con le mani, sistemare [...] le mani a imbuto intorno alla bocca per non far disperdere la voce e farla sentire anche da lontano. 2. s. m. Tubo metallico con imboccatura concava (boccaglio) alle due estremità, che serve a trasmettere ...
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portico
pòrtico s. m. [dal lat. portĭcus -us (femm.), affine a porta «porta1» e a portus -us «porto3»] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. Ambiente limitato, in almeno uno dei suoi lati, da una serie di colonne [...] o pilastri, e lungo gli altri lati da pareti continue, anche interrotte da porte o finestre; costituisce ambiente di passaggio coperto lungo le vie e intorno a piazze, cortili, rappresentando talvolta elemento architettonico distintivo di facciate o ...
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portiera1
portièra1 s. f. [der. di porta1]. – 1. Tenda ampia e pesante, talvolta imbottita, appesa dinanzi alle porte, spec. delle chiese (detta anche coltrone), anticam. posta anche fra due colonne [...] di una sala: non volendo farsi vedere, alzò una p., e scivolò nel salone (Ed. Calandra). 2. Per influenza del fr. portière (ma poco com.), sportello di carrozza o di autoveicolo, oppure del treno: la p. anteriore, posteriore dell’auto, del pullman, e ...
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portiereportière s. m. [dal fr. portier, che a sua volta è dal lat. mediev. portarius]. – 1. a. In genere, chi ha la custodia di una porta (di un edificio, di una città, ecc.). Nell’uso ant., denominazione [...] , nella locuz. l’angelo p., l’angelo che custodisce l’ingresso al Purgatorio nella concezione dantesca (cfr. Purg. IX 76-78: Vidi una porta ... E un portier ch’ancor non facea motto). b. (f. -a) Con sign. più specifico, la persona che, in edifici d ...
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open day
‹óupën dèi› locuz. ingl. (propr. «giornata aperta»), usata in ital. come s. m. – Giornata, con ingresso libero, durante la quale enti o istituzioni aprono le porte ai visitatori o a coloro che [...] vogliono ottenere informazioni ...
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pianerottolo
pianeròttolo s. m. [der. di piano2]. – 1. Ripiano che in una scala si interpone alle rampe di scalini, sia in corrispondenza dei diversi piani dell’edificio, su cui si aprono le porte di [...] varî ambienti, agli ascensori, ecc., sia fra l’uno e l’altro di tali piani, come interruzione tra due rampe successive: la porta si apre, o dà o mette, sul p.; fermarsi sul p. per riprendere fiato. 2. Nell’alpinismo, termine poco usato per terrazzino ...
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URBICHE, Porte
N. Venuti
Per Porta urbica, s'intende una costruzione in forma di passaggio, solitamente inserita nella cinta muraria di una città, caratterizzata da una ricerca di decoro architettonico e di monumentalità, che la differenziano...
(rom. Porțile de Fier; serbocr. Derdap; ted. Eisernes Tor) Stretto passaggio, lungo circa 3 km e largo 160 m, al confine serbo-romeno, tra Orșova e Turnu Severin, dove il Danubio si apre la strada tra i Carpazi e i Balcani. Nel 1896 per consentire...