produrre
(ant. prodùcere) v. tr. [dal lat. producĕre, comp. di pro-1 e ducĕre «condurre»] (io produco, tu produci, ecc.; pass. rem. produssi, producésti, ecc.; fut. produrrò, condiz. produrrèi [ant. [...] generare sensazioni acustiche: il suono del violino è prodotto dallo sfregamento dell’arco sulle corde; ogni movimento della porta produceva uno sgradevole cigolio. 3. letter. a. Mostrare qualcosa a qualcuno, tirar fuori, presentare: p. un documento ...
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macrostrobilo
macrostròbilo s. m. [comp. di macro- e strobilo]. – Nelle piante gimnosperme, lo strobilo che porta i macrosporofilli (per es., l’apparato che si trasforma in pigna). ...
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lieto
lièto agg. [lat. laetus «fertile», poi «lieto»; cfr. letame]. – 1. a. Che ha in sé letizia, che prova un sentimento di gioia, di contentezza intima e serena, sia nell’atto sia abitualmente: essere, [...] ’interna letizia: accogliere con viso l. (letter., con l. fronte); intonare una l. canzone. c. Che è cagione di letizia, che porta gioia: avvenimenti l.; l. evento, per antonomasia, la nascita di un figlio o di una figlia; l. danze; un l. spettacolo ...
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splenomegalia
splenomegalìa s. f. [comp. di spleno- e -megalìa]. – L’aumento di volume della milza che, coperta in condizioni normali dall’arcata costale, può in alcuni casi ingrandirsi fino a raggiungere [...] , dovute a un ristagno di sangue venoso il cui deflusso è ostacolato a livelli diversi (nella milza stessa, nel fegato, a livello della vena porta, ecc.); s. da tesaurismosi, nelle quali si ha nella milza un accumulo di sostanze di natura diversa. ...
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splenoportografia
splenoportografìa s. f. [comp. di spleno-, (vena) porta e -grafia]. – In diagnostica, metodo radiologico di indagine per la visualizzazione del circolo venoso portale mediante inoculazione [...] di un mezzo di contrasto radiopaco, praticato per lo studio di alcune affezioni del fegato (epatopatie con ipertensione portale, cisti e malformazioni, ecc.), nonché della milza, del pancreas, dell’intestino, ...
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ricordare
v. tr. [lat. recŏrdari, der., col pref. re-, di cor cordis «cuore», perché il cuore era ritenuto la sede della memoria] (io ricòrdo, ecc.). – 1. Richiamare alla propria memoria: cerca di r. [...] ricordarmi di tante cose!; ti sei ricordato di avvertirlo?; si ricordava chiaramente di avere chiuso (o che aveva chiuso) la porta a chiave. Poet., della conoscenza profetica del futuro: assorto in suo pensiero, Lesse i giorni numerati, E degli anni ...
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assiso
assiṡo agg. [part. pass. di assidere], letter. – Seduto: Venia sublime in un gran carro assisa (T. Tasso); Come assiso talvolta il villano Sulla porta del cheto abituro ... (Manzoni); com. soprattutto [...] in unione col verbo essere (o stare): Da questa parte ... sono assisi Quei che credettero in Cristo venturo (Dante); Ell’era assisa sovra la verdura (Poliziano). Per estens., di animali, posato, sdraiato: ...
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distintivo
agg. e s. m. [der. di distinguere, distinto]. – 1. agg. Atto a distinguere: segno d., caratteri distintivi. In linguistica, carattere d. (o tratto pertinente), di un fonema e in genere di [...] a far distinguere o riconoscere. In partic.: a. Segno di stoffa o di metallo o d’altro, con scritte o emblemi, che, portato sull’abito, sulla divisa o sul copricapo, indica l’appartenenza a un corpo delle forze armate, della polizia, o a una società ...
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Anatomia e medicina
Vena p. (o semplicemente p.), collettore venoso che convoglia al fegato la maggior parte del sangue refluente dall’apparato digerente e dalla milza. Si tratta di un tronco venoso assai breve (8-10 cm di lunghezza) e di grosso...
porta-
porta- [Der. del tema di portare] [LSF] Primo elemento di parole composte che indicano oggetti destinati a reggere o custodire qualcosa: portafusibile, portalampada, portaobiettivi, portaoculare, ecc.