denuncia
denùncia (o denùnzia) s. f. [der. di denunciare, denunziare] (pl. -ce, o -zie). – 1. In diritto penale, atto formale informativo, facoltativo o obbligatorio, con il quale si dà notizia alla [...] a conoscere e che riguardano l’esercizio professionale; d. amministrativa, dichiarazione con la quale il privato porta a conoscenza della pubblica amministrazione la illegittimità o inopportunità di un atto amministrativo al fine di sollecitare l ...
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eh
〈è〉 interiez. – Esclamazione che può esprimere varî sentimenti. Rimprovero: eh! ... bada a ciò che fai!; anche raddoppiato: eh! eh! ... dove andate?; o rinforzato con via (in questo caso può esprimere [...] ma sarebbe una pazzia! Meraviglia, stupore per quanto altri dice (e allora ha un tono interrogativo): «M’ha chiuso la porta in faccia» «Eh?». Speranza, possibilità: eh, potrebbe anche darsi!; eh!, chissà che non cambi idea! Rassegnazione: «Come vanno ...
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pulsare
v. intr. [dal lat. pulsare, intens. di pellĕre, part. pass. pulsus] (aus. avere). – 1. Dare battiti, palpitare; indica in partic. il movimento ritmico del cuore e la dilatazione delle arterie [...] del mare: Mormora antiche storie, oscuri canti L’onda che senza fin pulsa e si frange (Graf). 3. ant. Battere a una porta, bussare (che è il sign. più noto del verbo latino: v. anche il lemma seguente). ◆ Part. pres. pulsante, anche come agg. (v ...
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pulsazione
pulsazióne s. f. [dal lat. pulsatio -onis, der. di pulsare «pulsare»]. – 1. In fisiologia, l’attività contrattile, rapida e normalmente ritmica, di un organo cavo, con particolare riferimento [...] soprattutto per fenomeni orogenetici e oscillazioni eustatiche. 3. Per estens. (raro anche nell’uso ant. e letter.), battito o rumore o movimento ritmico (cfr. pulsare nel sign. 2 b), o serie di colpi battuti a una porta con le nocche delle dita. ...
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premunire
v. tr. [dal lat. praemunire, comp. di prae- «pre-» e munire «munire»] (io premunisco, tu premunisci, ecc.). – Munire, fortificare preventivamente, rendere atto alla difesa, alla resistenza [...] e sim.: p. il campo, la città, la fortezza; p. dagli (o contro gli) assalti dei nemici; un buon capitano che ... si porta dove il bisogno lo chiede, a p. i luoghi minacciati (Manzoni). In senso fig., offrire gli opportuni mezzi di difesa, mettere in ...
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restringere
restrìngere (tosc. ristrìngere; ant. tosc. o letter. ristrìgnere) v. tr. e intr. pron. [dal lat. restringĕre, comp. di re- e stringĕre «stringere»] (coniug. come stringere, ma il part. pass. [...] riferimento a un foro, e analogam. a qualsiasi apertura o passaggio, ridurne l’ampiezza: r. il diaframma dell’obiettivo; r. una porta, un corridoio, un vano; r. il collo della camicia; r. i pori della pelle, con lozioni, creme o tonici astringenti ...
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passo3
passo3 s. m. [deverbale di passare]. – 1. a. L’atto, il movimento di passare; passaggio: permettere, consentire, o negare, impedire, vietare, proibire il p. (a qualcuno, oppure in un luogo, per [...] Manica. d. P. carrabile o carraio, varco adatto al passaggio dei veicoli, praticato attraverso marciapiedi o sim. e. Nelle tonnare, porta incompleta fra una camera e l’altra dell’isola. f. P. d’uomo, apertura proporzionata al passaggio di un uomo nel ...
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musare
muṡare v. intr. [etimo incerto; la connessione con muso, anche se poco probabile, ha tuttavia influito in alcuni usi del verbo], ant. – 1. Stare oziosamente a guardare, attardarsi, perdere tempo: [...] ’ che ’n su lo scoglio muse ...? (Dante); o anche semplicem. stare a guardare, con meraviglia o curiosità: alcun che sempre alla mia porta Rimira, non so io s’el va cercando Di veder me, o d’altro va musando (Boccaccio). 2. Di animali, stare col muso ...
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musata
muṡata s. f. [der. di muso]. – 1. Colpo dato con il muso: dare una musata. Anche, colpo ricevuto battendo il muso, riferito, in frasi scherz. o fam., anche a persone: nel buio batté una m. contro [...] la porta; sono inciampato e ho dato una m. per terra. 2. non com. Smorfia con la faccia, fatta a qualcuno per dispetto o disgusto. ...
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troppo
tròppo avv., agg. e s. m. [ant. adattamento del fr. trop, voce di origine germanica che significò dapprima «molto, quantità»; cfr. truppa]. – 1. avv. a. In misura eccessiva, più del giusto o di [...] col sostantivo seguente: sua moglie è troppa superba; l’altra [chiave] vuol troppa D’arte e d’ingegno avanti che diserri (Dante); da capo, presa una gran pietra, con troppi maggior colpi che prima fieramente cominciò a percuoter la porta (Boccaccio). ...
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Anatomia e medicina
Vena p. (o semplicemente p.), collettore venoso che convoglia al fegato la maggior parte del sangue refluente dall’apparato digerente e dalla milza. Si tratta di un tronco venoso assai breve (8-10 cm di lunghezza) e di grosso...
porta-
porta- [Der. del tema di portare] [LSF] Primo elemento di parole composte che indicano oggetti destinati a reggere o custodire qualcosa: portafusibile, portalampada, portaobiettivi, portaoculare, ecc.