barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento [...] in accezione più ristretta, di non italiano, come nella frase fuori i b!, attribuita, senza peraltro testimonianze contemporanee, al pontefice Giulio II, contro gli invasori francesi): un b. che non era privo d’ingegno (cioè W. Shakespeare, in una ...
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piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] . Lavanda dei p., rito liturgico (v. lavanda1); bacio del p., atto di venerazione che si rende al Sommo Pontefice (usato già, per influssi orientali, nella corte del tardo Impero romano). Con partic. specificazioni, indica, nel linguaggio medico ...
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scalco
s. m. [dal longob. skalk «servo»] (pl. -chi). – 1. Nel Medioevo e nel Rinascimento, servitore che, nei conviti signorili, aveva l’incarico di servire ai commensali le carni già tagliate dal trinciante: [...] direttore di mensa. 2. S. segreto del papa, cameriere segreto, ecclesiastico o laico, che presiedeva alla mensa del pontefice, provvedendo personalmente a quanto concernesse la persona del papa (l’ufficio, vacante dal 1923, è stato soppresso nel 1968 ...
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ladrocinio
ladrocìnio (o latrocìnio) s. m. [dal lat. latrocinium, der. di latro -onis «ladrone»]. – Furto, ruberia; si dice soprattutto di azioni che, sotto l’apparenza della legalità, costituiscono [...] In partic., latrocinio di Efeso, il concilio convocato a Efeso nel 449 dall’imperatore Teodosio, così definito da papa Leone I per i fatti di violenza con cui se ne impedì il regolare svolgimento, e che indussero il pontefice ad annullarne gli atti. ...
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pseudo-buonista
(pseudo buonista), agg. Che sembra mostrare un eccesso di benevolenza, di buonismo. ◆ Dieci giorni fa i suoi legali sono andati a trovare Giulio Andreotti per annunciargli che la Procura [...] sentenza di assoluzione. Dieci giorni, giusto alla vigilia del Giubileo dei carcerati, tre giorni prima della visita del pontefice a Regina Coeli. Che cosa sarebbe accaduto se la notizia dell’iniziativa palermitana fosse trapelata proprio mentre papa ...
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perdonare
v. tr. e intr. [lat. mediev. perdonare, der. del lat. class. condonare «condonare» per sostituzione di prefisso] (io perdóno, ecc.). – 1. tr. a. Non tenere in considerazione il male ricevuto [...] per aver d’ogni cosa rara non perdonava a spesa di nessuna sorte (Parabosco); le opere da lui fatte [dal pontefice] per favorir il concilio, ... non perdonando a spese per mantener il concilio in libertà (Sarpi). ◆ Part. pass. perdonato, solo raram ...
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incoronazione
incoronazióne s. f. [der. di incoronare]. – 1. L’atto di incoronare, di porre sul capo la corona; indica sempre un atto solenne o una cerimonia: l’i. del Petrarca in Campidoglio; l’i. dei [...] di Napoleone. b. Nella liturgia cattolica, parte integrante dell’intronizzazione del papa, che consisteva essenzialmente nell’imposizione al pontefice del triregno da parte del decano dell’Ordine dei diaconi. Ora la cerimonia è chiamata più genericam ...
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sommo1
sómmo1 (ant. summo) agg. e s. m. [lat. sŭmmus, aggettivo der. con valore superlativo da sub, nel sign. di «sopra»]. – 1. agg. Assolve le funzioni di superlativo di alto e di grande. In partic.: [...] più elevato tra tutti, spec. con riferimento a gerarchie e ordini particolari: il s. sacerdote, nell’antica religione ebraica; il s. pontefice, il papa; i s. gradi della carriera. Comuni le locuz. avv. in s. grado, al massimo, quanto più è possibile ...
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adorare
v. tr. [dal lat. adorare, comp. di ad- e orare «pregare»; propr. «rivolgersi con preghiere»] (io adóro, ecc.). – 1. a. Rendere culto alla divinità (o comunque a esseri divinizzati, e a tutto [...] e di omaggio: Salve, dea Roma!... adoro i tuoi sparsi vestigi (Carducci). Anche dei cardinali che rendono omaggio al pontefice di nuova elezione: inginocchiatiseli ai piedi l’adorarono per Papa (B. Segni). b. Amare teneramente e con grande trasporto ...
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transunto
(anche trasunto e transónto) s. m. [dal lat. transumptum, neutro sostantivato del part. pass. di transumĕre «prendere da altri o da altrove», comp. di tran(s)- «trans-» e sumĕre «prendere»], [...] ant. – Sunto, compendio: [il pontefice Leone X] determina che si creda agli transonti, et ordina che la bolla sia pubblicata (Sarpi); eccone, per ricreazione di chi legge, un trasunto (Muratori). ...
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Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente forse designava colui che curava la...
Lotario (Gavignano 1160 - Perugia 1216), figlio di Transmondo conte di Segni, studiò a Parigi e a Bologna; coltissimo e di vita austera, cardinale nel 1190, fu eletto (1198) a successore di Celestino III. Il suo programma si articolò nella riforma...