attroncatura
s. f. [der. di attroncare]. – In silvicoltura, operazione con la quale si recide il tronco di un albero sul pedale (per es. nei castagni) per ottenere lo sviluppo di molti polloni. In agricoltura, [...] sinon. di capitozzatura ...
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topofisi
topòfiṡi s. f. [comp. di topo- e gr. ϕύσις «natura»]. – In botanica, fenomeno per cui, nella moltiplicazione di alcune piante per talea o innesto, si osserva che (presentando i rami vegetativi [...] diversi a seconda del posto che occupano sulla pianta), se la talea proviene dalla regione fiorifera, tenderà a produrre più fiori che non una talea vegetativa, e se proviene da un pollone, svilupperà una pianta che mostrerà tendenza a originare più ...
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scalvare
v. tr. [der. di calvo, col pref. s- (nel sign. 5); propr. «rendere calvo»]. – In arboricoltura, privare un albero dei suoi rami, che vengono recisi quasi rasente il tronco, allo scopo di ottenere [...] ricacci dal breve tratto dei rami rimasto in posto; i polloni tagliati, se di giovane età, servono per l’alimentazione del bestiame, altrimenti come legna da ardere. ...
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pseudananas
pseudànanas s. m. [lat. scient. Pseudananas, comp. di pseudo- e nome del genere Ananas (v. ananas)]. – Genere di piante bromeliacee con una sola specie (Pseudananas sagenarius, sinon. P. [...] ), originaria dell’America Merid. (Brasile, Paraguay, Argentina settentr.); differisce dall’ananas perché produce stoloni ipogei invece di polloni, e per i frutti, commestibili ma di scarsa importanza commerciale, privi della corona fogliare. ...
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sterzatura
s. f. [der. di sterzare1]. – L’azione del diminuire di un terzo, di diradare. In silvicoltura, diradamento dei polloni di una ceppaia, che si esegue di solito nei cedui di piante con debole [...] riproduzione agamica (v. stèrzo1) ...
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cannella1
cannèlla1 s. f. [der. di canna, per la forma a bastoncino con la quale la corteccia è messa in commercio]. – 1. Nome delle cortecce aromatiche di due piante del genere cinnamomo (Cinnamomun [...] C. cassia), dette anche rispettivamente c. vera (o c. regina o c. di Ceylon) e c. cinese. Entrambe sono estratte da polloni di due anni liberati dallo strato sugheroso ed essiccati, ma la seconda ha un profumo meno acuto e sapore meno aromatico della ...
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ceppaia
ceppàia s. f. [der. di ceppo]. – Ceppo troncato di un albero, dal quale sorgono due o più polloni che sostituiscono il fusto asportato: allevare a c., tenere, lasciare a c., di alberi silvani [...] o coltivati (nocciòlo, castagno) ...
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ceppo
céppo s. m. [lat. cĭppus «palo di palizzata, cippo»; cfr. cippo]. – 1. a. Parte inferiore, piede, delle piante legnose, da cui si alza il tronco e da dove si diramano le radici e spesso nascono [...] molti polloni; è detto anche ceppone, ciocca, ciocco. b. Grosso pezzo di tronco, reciso e pareggiato, che serve per sedervisi o per compiervi sopra qualche lavoro (spezzare la carne, sostenere l’incudine, ecc.); in partic., il toppo su cui si mozzava ...
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sterzatura In silvicoltura, diradamento selettivo dei polloni di un ceppo troncato di un albero, detto anche taglio a sterzo: consiste nell’abbattere, all’atto della ceduazione, soltanto i polloni più sviluppati, lasciando in vita gli altri,...
(o tagliata, abbattuta)
Agraria
In selvicoltura, la recisione dei polloni o degli alberi di un bosco, e l’area nella quale è stata effettuata, di solito nei boschi cedui.
Editoria
Nell’impaginazione dei giornali, t., o articolo di t., articolo...