razzolare
v. intr. [der. dell’ant. razzare «raspare, grattare», prob. di origine germ.] (io ràzzolo, ecc.; aus. avere). – 1. Raspare con le zampe nel terreno per scovare qualcosa da beccare, riferito [...] a polli e ad altri gallinacei: i galletti razzolavano per il cortile; la chioccia, seguita dai pulcini, andava razzolando fra la spazzatura; con uso trans. (non com.) e con sign. estens., riferito a persona: piuttosto che immergermi nelle pozzanghere ...
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appollaiarsi
v. rifl. [der. di pollaio] (io m’appollàio, ecc.). – 1. Adagiarsi su pioli, rami o sim. per dormire, detto di polli o altri uccelli: le galline s’appollaiavano sui loro sostegni; anche, [...] accovacciarsi: l’uccellino s’appollaiò nel nido; guardava certe oche che s’erano appollaiate in un fossato (Cellini). 2. fig. Di persona, accoccolarsi in luogo alto: lo trovarono che s’era appollaiato ...
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schidionata
s. f. [der. di schidione], letter. – Serie di volatili o pezzi di carne, già arrostita o da arrostire, infilzata in uno schidione: una s. di tordi, di polli, di salsicce e crostini; rievocava [...] imporporandosi le s. di tordi che si mangiavano nella sua città (Borgese) ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] caldo, e per estens. ore inopportune, vane, inutili (v. bruciato). Locuzioni partic.: andare a letto all’o. delle galline o dei polli, prestissimo; o. piccole, le prime dopo la mezzanotte, che hanno un numero basso rispetto a quelle che precedono la ...
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sifonatteri
sifonàtteri s. m. pl. [lat. scient. Siphonaptera, comp. di siphono- «sifono-» e -pterus «-ptero»]. – Ordine di insetti pterigoti (chiamati anche afanitteri) comprendente specie di piccole [...] con il nome di pulci, tutte ectoparassite ematofaghe di animali omeotermi (oltre che dell’uomo, anche del cane, del gatto, dei polli, dei roditori, ecc.): hanno corpo compresso e privo di ali, zampe posteriori più lunghe, atte al salto, e apparato ...
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treccone
treccóne s. m. (f. -a) [der. di treccare], tosc. – Rivenditore al minuto di verdure, legumi, frutta, o di polli e uova al mercato, o anche d’altre cose commestibili di poco prezzo. È voce ant., [...] ripresa a volte nel linguaggio letter., sia con il sign. proprio sia con quello fig. e spreg. di banditore, intrigante, imbroglione: i t. accanto al fuoco ... battevano i coltellacci sulle panchette per ...
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auspicio
auspìcio (ant. auspìzio) s. m. [dal lat. auspicium, formato come auspex: v. auspice]. – 1. La pratica della divinazione tratta dal volo degli uccelli, in uso nell’antica Roma; anche, l’osservazione [...] a scopo divinatorio di altri segni divini, cioè del cielo (fulmini e tuoni), o, al campo, del modo di mangiare dei polli sacri. 2. estens. a. Augurio, segno o circostanza che serve di presagio: buono, lieto, favorevole, fausto a., o, al contr., ...
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piroplasmosi
piroplasmòṡi s. f. [der. del nome del genere Piroplasma (v. piroplasmidei), col suff. medico -osi]. – Nome di varie malattie degli animali, a decorso acuto o cronico, dovute alla presenza [...] così origine ad anemia e spesso a emoglobinuria e itterizia: p. bovina, ovina; p. del cane, del cavallo, dei polli. In partic., il termine è riservato alle infezioni causate da emosporidî della famiglia babesie, ed è sinon. di babesiosi, malattia ...
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POLLI, Giovanni
Alessandro Lustig
Medico, nato a Milano il 1° ottobre del 1812, ivi morto il 14 giugno 1880. Compì gli studî nell'università di Pavia, dove si laureò in medicina e chirurgia nel 1837. Fu professore di chimica in Milano, nella...
POLLI e POLLICOLTURA
Anita Vecchi
. Col nome di polli si sogliono designare i Gallinacei domestici appartenenti alla famiglia dei Fasianidi (Phasianidae) e derivati dalle specie selvatiche del genere Gallus. Ai polli, col termine più generale...