trarre
(ant. tràere e tràggere) v. tr. [lat. trahĕre] (io traggo, tu trai [ant. traggi], egli trae [ant. tragge], noi traiamo [ant. traggiamo], voi traéte, essi tràggono; pres. cong. tragga, ... traiamo [...] anche di): io sarò tua guida E trarrotti di qui per luogo etterno (Dante); Per trar di macchia la bestia crucciosa (Poliziano). Più com. in usi fig., togliere da una data situazione, sottrarre, liberare: t. un amico dai pasticci, da un grave rischio ...
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rimbombare
(raro ribombare) v. intr. e tr. [voce onomatopeica; v. bomba2] (io rimbómbo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere o essere) Di suoni cupi e fragorosi, echeggiare profondamente per un certo tempo: [...] Può avere come soggetto la cosa che manda il suono: i cannoni rimbombavano; Udir li augei svernar, rimbombar l’onde (Poliziano); oppure il luogo in cui il suono si propaga o si ripercuote echeggiando: le vallate rimbombarono a lungo per l’esplosione ...
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premere
prèmere v. tr. e intr. [lat. prĕmĕre] (pass. rem. io preméi o premètti [ant. anche prèssi], tu premésti, ecc.; part. pass. premuto, ant. prèsso). – 1. tr. a. Fare forza, gravare su qualche cosa [...] ). Anche, ma di uso raro, comprimere dentro di sé, reprimere, tenere chiuso, nascosto: quanto el può nel cor preme sua pena (Poliziano). 2. intr. (aus. avere) a. Esercitare una pressione: il peso preme sull’asse delle ruote; l’acqua premeva contro la ...
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temperare
(o temprare) v. tr. [dal lat. temperare (con i varî sign. del n. 1), der. di tempus -pŏris «tempo»] (io tèmpero o tèmpro, ecc.). – 1. a. ant. In senso proprio e originario, mescolare nelle [...] t. uno strumento, accordarlo: E tempra tu la cetra a’ nuovi carmi, Mentr’io canto l’amor di Iulio e l’armi (Poliziano); Ti priego che tu temperi la lira (Pulci, ad Apollo). In musica, con accezione più specifica, accordare le corde di uno strumento ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] voci, suoni, rumori (che sono indicati con la prep. di o a): Di fischi e bussi tutto il bosco suona (Poliziano); d’antichi fatti Certo udisti suonar dell’Ellesponto I liti (Foscolo); Suonò d’evviva la piazza vicina (Giusti); Sonavan le quiete ...
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sperare1
sperare1 v. tr. [lat. spērare, der. di spes spei «speranza»] (io spèro, ecc.). – 1. a. Attendere con animo fiducioso il realizzarsi di qualcosa da cui ci si ripromettono soddisfazioni e vantaggi, [...] di sperare. e. Con uso sostantivato: lo s. non basta, bisogna anche agire; personificato: E ’l fallace Sperar col van Disio (Poliziano). 2. ant. a. Attendere, aspettare, un fatto positivo o negativo: il che di me, se così mi tieni amico come io ti ...
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zanna
(ant. sanna) s. f. [prob. dal longob. *zan «dente»; cfr. ted. Zahn]. – 1. Ciascuno dei denti lunghi e sporgenti fuori dalla bocca di alcuni mammiferi, come per es. la maggior parte dei suidi, gli [...] , del tricheco; ferire, colpire con le z.; Pien di sanguigna schiuma el cinghial bolle, Le larghe z. arruota e il grifo serra (Poliziano). 2. estens. a. I grossi e appuntiti canini, e in genere i denti, dei grandi carnivori: le z. del leone, del lupo ...
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potere2
potére2 v. tr. [lat. *pŏtēre, per il class. pŏsse, rifatto sul participio potens e sulle altre forme in pot- della coniugazione (potes, poteram, ecc.)] (nella coniugazione si alternano i temi [...] intrare omai sanz’ira (Dante); 3a pers. pl.: dentro al petto sorpriso dal sonno Li spirite’ d’amor posar non ponno (Poliziano); i suoi pensieri in lui dormir non ponno (T. Tasso); mal pônno sfogar rade, operose Rime il dolor che deve albergar meco ...
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pascere
pàscere v. tr. [dal lat. pascĕre «pascolare, nutrire» (e come deponente intr., pasci «essere al pascolo, nutrirsi»)] (io pasco, tu pasci, ecc.; pass. rem. pascètti [meno com. pascéi], pascésti, [...] l’erba (o le erbe) nel prato; Quanto giova a mirar pender da un’erta Le capre, e pascer questo e quel virgulto (Poliziano). Nell’uso ant., e talvolta in quello letter. o poet., anche con riferimento ad altri animali o ad altri cibi: Allor l’ambrosia ...
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tornare
v. intr. e tr. [lat. tornare «lavorare al tornio, far girare sul tornio», der. di tornus «tornio»] (io tórno, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Avviarsi, essere diretti al luogo da cui si era partiti [...] il bel tempo; Zefiro torna, e ’l bel tempo rimena (Petrarca); La notte che le cose ci nasconde Tornava ombrata di stellato ammanto (Poliziano). c. Seguito da a e un infinito, indica il ripetere o ripetersi di un’azione, di un fatto: torna a dirlo, se ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare da un altro avo "degli Ambrogini"; sennonché,...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra i più importanti poeti del suo tempo, Angelo Poliziano è senza dubbio il maggiore umanista e filologo del secondo Quattrocento....