settembrizzatore
settembriżżatóre s. m. [dal fr. septembriseur, der. di septembre «settembre»]. – Termine giornalistico e storiografico coniato in Francia per indicare gli autori e i responsabili delle [...] 2 al 6 settembre 1792 i rivoluzionarî eseguirono nelle prigioni parigine sui monarchici e cittadini sospetti, arrestati e in attesa di giudizio. Per estens. (raro), chi compie crudeli e inumani delitti politici: le orribili facce dei s. (Carducci). ...
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confinato
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di confinare]. – 1. a. Condannato al confino: organizzare il trasporto delle persone c.; come sost.: i c. politici. b. agg., fig. Limitato, circoscritto, ristretto: [...] il sogno resta c. all’impossibile che non è accaduto (Melania Mazzucco). 2. agg. Con accezioni partic.: ambienti c., quelli nei quali, per l’insufficienza delle aperture di comunicazione con la libera ...
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immobilismo
s. m. [der. di immobile, sull’esempio del fr. immobilisme]. – Nel linguaggio polit., con sfumatura polemica, atteggiamento, da parte di un governo, di staticità, di resistenza passiva, di [...] non programmata, nei riguardi delle possibili soluzioni progressive o comunque profondamente innovatrici dei problemi politici, soprattutto nel campo della politica estera e sociale; in campo economico, assenza di provvedimenti capaci di mutare una ...
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cittadino2
cittadino2 s. m. (f. -a) [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Chiunque abita in città o risiede in una determinata città: i c. di Venezia, di Palermo; c. operosi, pacifici, tranquilli; spesso [...] donna era fatta de li c. di vita eterna (Dante). 2. a. Chi appartiene a uno stato (cioè a una comunità politica, a una nazione), e per tale sua condizione è soggetto a particolari doveri e gode di determinati diritti: essere c. italiano, inglese ...
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confine
s. m. [dal lat. confine, neutro dell’agg. confinis «confinante», comp. di con- e del tema di finire «delimitare»]. – 1. a. Limite di un territorio, di un terreno: il c. del campo è segnato da [...] linee prestabilite dalla natura, quali coste, crinali di montagna, fiumi, ecc.; c. politico, quello stabilito per convenzione tra governi, che separa due organismi politici mediante una linea di confine la quale, quando è possibile, è costituita da ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] o una presa di posizione da parte del direttore o della redazione riguardo a determinati fatti o problemi, anche politici (n. politica). f. Comunicazione, privata o più spesso ufficiale, intesa a chiarire il proprio punto di vista, o a esporre ...
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fantapolitica
fantapolìtica s. f. [comp. di fanta- e politica, sul modello di fantascienza]. – Tipo di narrativa affine alla fantascienza, che si fonda sull’anticipazione ipotetica di fatti e problemi [...] bellici, spesso in chiave satirica o paradossale; per estens., con riferimento all’attività politica vera e propria, fare della f., non tenere conto della realtà nella quale si opera, o anche impostare la propria attività su ipotesi non verificabili ...
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notabilato
s. m. [der. di notabile], non com. – La categoria, la classe sociale dei notabili, delle persone cioè più influenti (per lo più con riferimento al passato, e sempre in tono polemico o iron. [...] o scherz.): il n. del paese; uomini politici eletti con i voti procurati dal notabilato. ...
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partecipazionista
agg. e s. m. e f. [der. di partecipazione] (pl. m. -i). – Che, o chi, sostiene il partecipazionismo. In partic., nel linguaggio dei politici, chi è favorevole alla partecipazione del [...] proprio partito al governo ...
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teatrocrazia
s. f. (spreg.) Retorica del potere, carica di atteggiamenti, artifici e toni da rappresentazione teatrale eccessiva e ostentata. ◆ la prevalenza delle regole della comunicazione sui principi [...] «Domenico Fisichella ha parlato dei rischi dell’affermarsi di una sorta di “teatrocrazia” in cui gli attori politici stanno perennemente sul palcoscenico, inseguendo le luci della ribalta, a prescindere dalla ricerca degli interessi nazionali» [Luigi ...
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In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: da un lato, essi hanno una connotazione...
partiti polìtici Gruppi organizzati di individui che si uniscono volontariamente per la conquista e l'esercizio del potere politico in una comunità, con il fine di realizzare aspirazioni, ideali, interessi dei propri membri, dei simpatizzanti...