vallettopoli
(Vallettopoli), s. f. inv. (iron.) Scandalo suscitato da favoritismi concessi a aspiranti vallette televisive in cambio di prestazioni sessuali. ◆ quando nell’estate del 1996 scoppiò la [...] frase fuori luogo, per una battuta pesante scambiata magari in un fuori onda, per un sorriso di troppo, per un’adesione politica dalla parte sbagliata, per aver dato fastidio al «manovratore». (Girolamo Fragalà, Secolo d’Italia, 7 luglio 2006, p. 4 ...
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fedifrago
fedìfrago agg. [dal lat. foedifrăgus, comp. di foedus -dĕris «patto» e tema di frangĕre «rompere»] (pl. m. -ghi), letter. – Che rompe i patti, che manca di fede, soprattutto, in senso proprio, [...] con riferimento a patti politici, ma usato anche in senso estens. (e spesso scherz.), di persona che comunque tradisce la parola data: l’uno [è tenuto] f., l’altro fedele (Machiavelli); solo scherz., di marito o di moglie infedele. ...
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velinaro
agg. (iron.) Che richiama lo stile di vita, il mondo dello spettacolo e delle veline; da rotocalco, da cronaca rosa. ◆ Anche voi, stavolta ci mettete dentro la tv: solo che mentre [Gabriele] [...] velinari e alle solite storie di volgare eloquenza, da tempo Dagospia infila vicende di poltrone, giochi dell’Opa, sussurri politici e fattoidi sull’informazione: (Edmondo Berselli, Sole 24 Ore, 1° giugno 2003, p. 31, Cultura) • Il prototipo del ...
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disgelista
s. m. e f. e agg. Chi o che è favorevole al disgelo, alla distensione nei rapporti politici tra schieramenti opposti. ◆ In una parola: il potere sulle anime; la leadership culturale della [...] sinistra. È la posta della battaglia che si combatte tra torinesi (di nascita o di formazione) riformisti e girotondini, integrati e apocalittici, disgelisti e rinfocolatori. (Aldo Cazzullo, Stampa, 18 ...
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castista2
castista2 s. m. e f. (spreg.) Chi fa parte di una casta, di una categoria sociale che gode di particolari privilegi. ◆ al comico-tribuno genovese è piaciuto molto il leader dell’Udeur in versione [...] tira indietro: «Certo che lo aspetto a Ceppaloni, perché no? Io il libro sono pronto a scriverlo davvero, dopo 30 anni in politica qualche mistero d’Italia, interessante, lo so anch’io... La verità è che oggi ci sono caste ben peggiori di quella dei ...
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presenzialista
preṡenzialista s. m. e f. [der. di presenzialismo] (pl. m. -i). – Chi tende ad atteggiamenti di presenzialismo: è una p., non manca mai alle inaugurazioni importanti; anche agg.: i politici [...] troppo p. finiscono per perdere di credibilità ...
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retroscenismo
s. m. Tentativo di scoprire e interpretare retroscena, spesso improbabili o inesistenti. ◆ Caro direttore, leggo con stupore di essere un commentatore stizzito dell’intervista che Mario [...] ripeto: sono stanco del retroscenismo, del complottismo quotidiano. È uno dei motivi per cui la gente non ha fiducia nella politica. Mai che una scelta possa essere pulita, onesta. Dev’esserci sempre dietro qualcosa o qualcuno. Pare un gioco di ...
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sabotaggio
sabotàggio s. m. [dal fr. sabotage, der. di saboter «sabotare»]. – 1. a. Danneggiamento degli edifici o degli impianti di un’azienda agricola o industriale, compiuto allo scopo di impedire [...] di difesa antiaerea è stato portato a termine dagli incursori di marina. c. Azione di chi, per motivi politici o per comportamento sovversivo, attenta alla sicurezza dei mezzi pubblici di trasporto (terrestri, marittimi, aerei), oppure ostacola in ...
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ribaltonismo
s. m. Tendenza a assecondare i ribaltamenti radicali degli equilibri politici prodotti dalle consultazioni elettorali. ◆ Il trasformismo (oggi si dice il «ribaltonismo») non è un male che [...] un modello costituzionale dovrebbe evitare? Oppure, zitti zitti, si ritiene che, tutto sommato, un po’ di trasformismo, prima o poi, potrebbe ancora far comodo? (Marcello Pera, Giornale, 28 marzo 2004, ...
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dopo-euro
(dopo euro), loc. s.le m. e agg.le inv. Fase successiva all’entrata in vigore della moneta europea; successivo all’Euro. ◆ Tornando a [Romano] Prodi, lui sarà il primo presidente europeo dell’epoca [...] sfide collettive, molto menefreghista» [Giuseppe De Rita intervistato da Paolo Conti]. (Corriere della sera, 2 gennaio 2008, p. 10, Politica).
Derivato dal s. m. euro con l’aggiunta della prep. dopo, usata con funzione di prefisso.
Già attestato nel ...
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In generale, i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature. In ciò sta la loro natura ambivalente: da un lato, essi hanno una connotazione...
partiti polìtici Gruppi organizzati di individui che si uniscono volontariamente per la conquista e l'esercizio del potere politico in una comunità, con il fine di realizzare aspirazioni, ideali, interessi dei propri membri, dei simpatizzanti...