paleoguerra
(paleo-guerra), s. f. Guerra tradizionale, combattuta secondo i canoni militari del passato. ◆ Qual è stato nel corso dei secoli il fine di quella che chiameremo paleo-guerra? [...] nella [...] ’intervento si inventa una neo-guerra [...] deve diventare prima o poi una paleo-guerra (Repubblica, 30 aprile 1999, p. 19, Politica) • gli uomini in borghese, come Dick Cheney e Donald Rumsfeld, e le donne in gonna come Condoleezza Rice, hanno altre ...
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palombelliano
agg. Di Barbara Palombelli, giornalista e scrittrice; che risente del suo ascendente. ◆ Ma il nuovo [Francesco] Rutelli è molto più «palombelliano». Evita i tecnicismi della politica e [...] prova a parlare solo di temi concreti. (Fabrizio Dell’Orefice, Tempo, 21 aprile 2007, p. 4, Politica).
Derivato dal nome proprio (Barbara) Palombelli con l’aggiunta del suffisso -(i)ano. ...
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giovane
gióvane (meno com. gióvine) agg. e s. m. e f. [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. gióvani). – 1. agg. a. Che è nell’età della giovinezza: uomo g., donna g.; due g. sposi; una signora [...] nomi degli affiliati, ma pubblica come programma), fondata a Berna nel 1834 da G. Mazzini e da altri profughi politici italiani, tedeschi e polacchi, con lo scopo di costituire una federazione delle associazioni nazionali (G. Italia, G. Germania, G ...
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pannellizzato
p. pass. e agg. Attratto nella sfera politica di Marco Pannella. ◆ Salvatore Buglio, componente «ex ds», invita invece a riflettere «sul cosa fare da grandi, in direzione dei due partiti [...] per cento, è come parlare della divisione dell’atomo. (Foglio, 1° giugno 2006, p. 3).
Derivato dal nome proprio (Marco) Pannella con l’aggiunta del suffisso -izzato.
Già attestato nella Repubblica dell’8 gennaio 1994, p. 7, Politica (Mino Fuccillo). ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] partic., ragion di stato, espressione affermatasi, verso la metà del Cinquecento, nella teoria e nella prassi politica per designare l’interesse dello stato (soprattutto in quanto rivolto alla propria conservazione), considerato come unico criterio ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] nel caldo d’amore ..., Sì che del viso tuo [= della tua vista, dei tuoi occhi] vinco il v. (Dante). 2. a. Nell’economia politica classica, con riferimento a un bene, si distingue tra il v. d’uso, cioè la capacità del bene di soddisfare un bisogno, e ...
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paraistituzionale
(para-istituzionale), agg. Che può sembrare proprio delle istituzioni, che mostra un carattere istituzionale. ◆ Per il leader dell’Udeur, Clemente Mastella, la devolution a due velocità [...] Il che non significa che siamo già a questo punto. (Stefano Folli, Sole 24 Ore, 20 settembre 2007, p. 15, Politica e Società).
Derivato dall’agg. istituzionale con l’aggiunta del prefisso para-.
Già attestato nella Repubblica del 18 ottobre 1985, p ...
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segretario
segretàrio (ant. o pop. secretàrio, ant. segretaro) s. m. [dal lat. mediev. secretarius (der. di secretum «segreto»), propr. «colui cui si confidano cose segrete, riservate», titolo attribuito [...] , nella Curia romana, funzionarî addetti un tempo alla corrispondenza ufficiale, ora aboliti; s. politico (o assol. segretario), chi è a capo della segreteria politica di un partito: il s. del Partito Democratico, di Alleanza Nazionale, ecc. Il ...
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partito-guida
(partito guida), loc. s.le m. Partito politico che determina l’orientamento di una coalizione, distribuendo e controllando il potere, in termini di seggi e incarichi. ◆ La strategia elettorale [...] e totale lealtà a Silvio Berlusconi che è il leader della Cdl». (Lorenzo Fuccaro, Corriere della sera, 7 agosto 2007, p. 13, Politica).
Composto dal s. m. partito e dal s. f. guida.
Già attestato nella Repubblica del 17 febbraio 1987, p. 1, Prima ...
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partito liquido
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una linea programmatica e da una struttura non precisamente definite, che permettono di adeguarsi alle istanze di volta in volta avanzate [...] , privo di linea e di spessore. Rischiamo di diventare una forza residuale». (Francesco Bei, Repubblica, 8 giugno 2006, p. 10, Politica) • Il Pd non sarà un partito di tesserati – ha detto Rosy Bindi – ma neppure un partito liquido. Sarà composto da ...
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Il complesso delle attività che si riferiscono alla ‘vita pubblica’ e agli ‘affari pubblici’ di una determinata comunità di uomini. Il termine deriva dal greco pòlis («città-Stato») e sulla scia dell’opera di Aristotele Politica ha anche a lungo...
Politica
Enrico Berti
Opera di Aristotele, in otto libri, comprendente la parte della filosofia pratica che tratta dello stato (polis). Nel Corpus aristotelicum occupa la posizione intermedia fra le Etiche e gli Economici, che trattano rispettivamente...