ridurre
(ant. redurre, ridùcere, redùcere) v. tr. [lat. redūcĕre «ricondurre», comp. di re- e ducĕre «condurre»] (coniug. come addurre). – 1. Ricondurre, far tornare al luogo di partenza, oppure al luogo [...] date e il cui denominatore (uguale per tutte) sia il minimo multiplo dei denominatori dati; r. i termini simili in un polinomio (v. anche, per queste espressioni, riduzione, n. 5 e); r. una misura da un sistema metrico a un altro, esprimere una ...
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intero
intéro (letter. o region. intièro) agg. e s. m. [lat. integĕr -ĕgri (lat. volg. *-ègri); cfr. integro]. – 1. agg. a. Che ha tutte le sue parti, che non ha perduto o non è stato privato di alcuna: [...] ecc. (i numeri interi positivi e negativi, insieme con lo zero, costituiscono i numeri i. relativi); funzione razionale i., sinon. di polinomio. d. letter. Integro, in senso morale, leale, onesto, retto: e ’l giusto Mardoceo, Che fu al dire e al far ...
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omogeneo
omogèneo agg. [dal lat. scolastico homogeneus, der. del gr. ὁμογενής «della stessa stirpe o specie», comp. di ὁμο- «omo-» e del tema γεν- «generare»]. – 1. a. Della stessa specie, della stessa [...] o., che avviene fra reagenti tutti nella stessa fase. d. In matematica, una funzione, un’equazione algebrica o un polinomio a più variabili si dicono omogenei quando contengono solo termini in cui compaiono prodotti di tali variabili aventi tutti lo ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di [...] tra la variabile dipendente y e la variabile indipendente x non possa essere espresso dall’uguaglianza tra due polinomî in x e y; funzioni trascendentalmente t., funzioni analitiche che non soddisfano nessuna equazione algebrico-differenziale; curva ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] nelle variabili indipendenti; f. algebriche, quelle che possono essere definite implicitamente da un’equazione che uguaglia a zero un polinomio nelle due variabili x e y; f. trascendenti, quelle che non sono algebriche, come le potenze di x con ...
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permanenza
permanènza s. f. [der. di permanere]. – 1. L’esser permanente, il persistere nel tempo (riferito a cose, è l’opposto di provvisorietà o temporaneità): la p. della febbre, della nuvolosità, [...] . in un luogo. 3. In matematica, in una sequenza di numeri (in partic., nella sequenza formata dai coefficienti di un polinomio), circostanza che si presenta ogni volta che due numeri consecutivi sono concordi, cioè hanno lo stesso segno (in contrapp ...
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uguagliare
(o eguagliare) v. tr. [der. di uguale, eguale] (io uguàglio o eguàglio, ecc.). – 1. Rendere una cosa uguale a un’altra oppure due o più cose uguali tra loro; pareggiare: per u. le due assi [...] : i due muri si uguagliano in altezza; quanto a intelligenza i due ragazzi si uguagliano. In matematica, u. a zero un polinomio p(x), scrivere l’equazione p(x) = 0; u. due espressioni algebriche, considerare l’equazione che ha come membri le due ...
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ordinare
v. tr. [dal lat. ordinare «mettere in ordine, dare assetto» e poi anche con i sign. del n. 3; der. di ordo -dĭnis «ordine»] (io órdino, ecc.). – 1. a. Mettere in ordine, collocare un insieme [...] o. certi numeri secondo la loro grandezza, disporli in modo che a numero seguente corrisponda valore maggiore; o. un polinomio, permutare i suoi monomî in modo che essi procedano per valori crescenti (o decrescenti) degli esponenti della variabile, o ...
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superficie
superfìcie (meno com. superfice) s. f. [dal lat. superficies, comp. di super- e facies «faccia»] (pl. -ci, disus. -cie). – 1. Il contorno di un corpo come elemento di separazione della regione [...] , y) oppure, più in generale, f(x, y, z) = 0; s. algebrica, se l’equazione è riducibile a un polinomio uguagliato a zero, s. trascendente in caso contrario; analogam., s. differenziabile, analitica, ecc., se la funzione f è differenziabile, analitica ...
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parentesi
parènteṡi s. f. [dal lat. tardo parenthĕsis, gr. παρένϑεσις «inserzione», der. di παρεντίϑημι «inserire», comp. di παρά «presso», ἐν «in» e τίϑημι «porre»]. – 1. Parola o frase che s’interpone [...] con valore specifico nelle varie discipline. In matematica e nelle sue applicazioni, si usano parentesi per raggruppare i monomî di un polinomio o in un’operazione; così, per es., le parentesi tonde nella scrittura a(b+c) raggruppano i due monomî b e ...
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In matematica, somma di monomi (in senso proprio, solo con riferimento a monomi interi), detti termini del p.: binomio, trinomio, quadrinomio ecc., è un polinomio rispettivamente di 2, 3, 4 ecc. termini; coefficienti di un p. sono i coefficienti...
polinomio
polinomio somma formale di un numero finito di → monomi, detti termini del polinomio; i coefficienti di un polinomio sono i coefficienti dei termini che lo compongono. Se un polinomio p(x) è privo di termini, si dice che esso è nullo...