l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] u semiconsonante (per es. la l inglese di well ‹u̯èl›), o divenuta nell’uso una vera e propria u semiconsonante (come la l polacca, per es. in Wojtyla ‹voitï′ua›); d’altra parte, il russo non conosce una l alveolare simile a quella italiana, ma solo ...
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mariaviti
s. m. pl. [dal pol. marjawici]. – Membri di una setta religiosa polacca, sorta in ambiente cattolico verso la fine dell’Ottocento, la cui regola, fondata su un culto particolare di Maria (da [...] cui il nome), venne respinta dal Santo Uffizio, senza che per questo cessasse l’attività di proselitismo della setta, che appunto per ciò fu in seguito scomunicata ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con [...] le forze, politiche e militari, che collaboravano con essi: la r. europea, e la r. francese, olandese, danese, norvegese, polacca, sovietica, greca, iugoslava; la r. italiana (spesso anche assol., e per lo più con iniziale maiusc.: le forze, i valori ...
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martire
màrtire s. m. e f. [dal lat. tardo (eccles.) martyr -y̆ris; gr. μάρτυς -υρος, propr. «testimone»]. – 1. Nel cristianesimo primitivo, parola che designò in un primo tempo gli apostoli, cioè i [...] causa e sim.: i martiri musulmani; un m. della scienza, del libero pensiero; i m. dell’indipendenza italiana, greca, polacca; i m. di Belfiore, denominazione tradizionale del gruppo di patrioti che furono giustiziati dagli Austriaci sugli spalti di ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] degli Esteri H. Sebastiani, in risposta a un’interrogazione dell’opposizione repubblicana sugli sviluppi della rivoluzione polacca, già soffocata nel sangue nei giorni precedenti dall’autocrazia zarista (tale espressione è divenuta poi proverbiale ...
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pitiatismo
s. m. [dal fr. pithiatisme, comp. del tema del gr. πείϑω «persuadere» e ἰατός «guaribile»]. – Termine coniato dal neuropsichiatra di origine polacca J. Babiński (1901) in sostituzione di isteria, [...] volendo con esso sottolineare l’importanza che la suggestione avrebbe nella genesi e nella terapia dei fenomeni isterici ...
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regnare
v. intr. [dal lat. regnare; v. regno] (io régno, ... noi regniamo, voi regnate, e nel cong. regniamo, regniate; aus. avere). – 1. Esercitare la funzione di re: Francesco I regnò in Francia, sulla [...] Varsovie) pronunciata alla Camera francese dal ministro degli Esteri Sebastiani, per annunciare la fine sanguinosa dell’insurrezione popolare polacca e il rientro dei Russi a Varsavia, nel 1831, e ripetuta talora a indicare la repressione violenta di ...
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cracoviano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Cracovia, importante città della Polonia merid., capoluogo del voivodato omonimo; abitante, originario o nativo di Cracovia. Come s. f., cracoviana (pol. krakowiak [...] s. m.), danza polacca di carattere gaio in misura 2/4, ritmicamente caratterizzata dall’accentuazione dei tempi deboli e dalla frequenza della sincope. ...
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mazurka
mażurka (o mażurca) s. f. [dal pol. mazurka, propr. «della Masovia», regione storica della Polonia]. – Danza nazionale polacca, a ritmo ternario e con movimento più lento di quello del valzer, [...] originariamente formata da due o quattro periodi di otto battute, ognuno dei quali veniva ripetuto: le m. di Chopin; suonare una m. con la fisarmonica; ballare la mazurca ...
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fixer
s. m. inv. Chi aiuta a stabilire contatti; con particolare riferimento a chi è nato o vive in zone di guerra e aiuta i giornalisti a entrare in contatto con gli ambienti locali. ◆ Romain [Zaleski], [...] che a 11 anni a Varsavia faceva la staffetta della resistenza polacca, è un tipo tosto, che odia sentirsi definire raider e ama invece definirsi fixer. Di sé dice che qualche volta può amareggiare gli amici, ma mai tradirli. (Alberto Statera, ...
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Danza tradizionale in Polonia fin dal 16° secolo. Il ritmo è di 3/4; il movimento in andante mosso; il carattere tra il marziale e il brillante. Esempi celebri di p. si trovano in J.S. Bach, L. van Beethoven e F.F. Chopin. È molto nota anche...
Regione storica dell’Europa centrale, sul Baltico, anticamente sede dei Pomerani, uno dei cinque gruppi in cui si distinsero gli Slavi occidentali.
Nel 12° sec. la P. si articolò in due organismi politici distinti: il ducato di P. vero e proprio...