albeggiare
v. intr. [der. di alba1] (albéggia, ecc.; aus. essere). – Biancheggiare, apparire della luminosità caratteristica del crepuscolo mattutino (alba): il giorno inizia ad a. (o, usato impersonalmente: [...] ’a. così diverso da quello ch’era solito vedere ne’ suoi monti (Manzoni). In usi estens. e fig., del linguaggio letter. o poet.: Mira albeggiar i suoi monti da lunge (Foscolo); Itala gente da le molte vite, Dove che albeggi la tua notte e un’ombra ...
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pungolatore
pungolatóre s. m. (f. -trice) [der. di pungolare]. – Chi pungola, anche in senso fig.: il poeta ... dev’essere il p. dei vigliacchi (Papini). ...
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trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante [...] della nuova lirica d’amore (detta appunto poesia trobadorica), sorta negli ambienti aristocratici della cultura romanza e della società feudale della Provenza dell’ultimo medioevo, e diffusasi successivamente ...
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punitore
punitóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. punitor -oris, der. di punire «punire»]. – Chi, o che, punisce: giustizia punitrice; niuna altra cosa per lor [= da loro] domandandosi se non che [...] fuoco fosse di così fatta malvagità punitore (Boccaccio); dell’ingiuria, lui meno d’ogni altro, aveva diritto di farsi p. (Manzoni); Il p. di sé stesso, traduzione usuale del titolo greco, Heautontimorùmenos, di una commedia del poeta lat. Terenzio. ...
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pasto2
pasto2 s. m. [lat. pastus -us, der. di pascĕre «pascere», part. pass. pastus]. – 1. a. L’atto del mangiare, soprattutto in quanto si compie ogni giorno e a ore determinate, per il proprio sostentamento, [...] . al giorno, un solo p. al giorno; il popolo dai cinque p., gli Inglesi, così detti la prima volta dallo scrittore e poeta ingl. R. Kipling nella poesia The native born, perché, oltre al pranzo e alla cena, fanno altre colazioni durante il giorno, di ...
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prepotenza
prepotènza s. f. [dal lat. tardo praepotentia, der. di praepŏtens -entis: v. prepotente]. – 1. a. L’essere prepotente; carattere, atteggiamento di chi è prepotente, di chi, in modo del tutto [...] , o più semplicem. grande forza, potenza: la p. di un impulso, di un bisogno, di un sentimento; la p. dell’istinto, o degli istinti; la p. dell’ingegno, della fantasia, in un artista, in un poeta, ecc. 3. ant. Potenza eccessiva, predominio, egemonia. ...
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pastorello
pastorèllo s. m. [dim. di pastore]. – 1. Giovane pastore, ragazzo che custodisce il gregge al pascolo: Voleva raccontare una sua storia Il p., ma il sonno lo prese (Sandro Penna). 2. Nel sec. [...] 18°, poeta arcade. 3. Appartenente a un gruppo di eretici composto di pastori (donde la denominazione), contadini e braccianti che, raccoltisi verso il 1250 in Fiandra intorno a un certo «Maestro d’Ungheria» per partire alla conquista del S. Sepolcro ...
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quegli
quégli (ant. quélli) pron. dimostr. m. [lat. eccu(m) *ĭlli, modificazione, quest’ultimo, del nomin. ĭlle per analogia con qui], letter. – Quella persona, cioè una persona (o divinità, raram. animale [...] si usa soltanto al masch. sing. e di solito come soggetto (in casi obliqui è più com. quello); Quelli è Omero poeta sovrano (Dante); quegli allora mi domandò che peccato quel fosse (Boccaccio); don Abbondio gli andò dietro, e, mentre quegli girava la ...
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preraffaellismo
s. m. [der. di preraffaellita]. – Movimento artistico e letterario creato in Inghilterra verso la metà del sec. 19° da un gruppo di artisti che intendevano opporsi alle convenzioni accademiche [...] in partic. dei pittori del Quattrocento italiano; dopo una prima fase mistica ed estetizzante, di cui fu promotore soprattutto il poeta e pittore D. G. Rossetti, e i cui temi dominanti furono episodî della vita di Dante, le leggende cavalleresche, le ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] mutato da quello Amor che mo’ tornò tutto gioioso (Poliziano); quel Dante che può considerarsi il più grande poeta medievale; valore enfatico assume anche in espressioni d’intonazione esclamativa nelle quali la prop. relativa può essere sottintesa ...
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poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti anche dicitori per rima, rimatori (§§ 7-8)....
Nome con cui è designato un monaco di Corvey (sec. 9º) il quale al tempo di re Arnolfo compose un poema storico in distici su Carlomagno, che per i primi quattro libri reca il titolo Annales de gestis Caroli Magni imperatoris e per il quinto...