pubblicare
(ant. o letter. publicare) v. tr. [dal lat. publicare, der. di publĭcus «pubblico1»] (io pùbblico, tu pùbblichi, ecc.). – 1. Rendere pubblico, cioè noto a tutti, far conoscere pubblicamente, [...] . 3. ant. Espropriare un bene dichiarandolo di proprietà pubblica, confiscare: furono per tanto confinati tutti i Cerchi e i loro seguaci di parte bianca, intra i quali fu Dante poeta, e i loro beni publicati e le loro case disfatte (Machiavelli). ...
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battutismo
s. m. Il gusto di fare battute di spirito. ◆ Chi ride perde voti, pensa [Sergio] Chiamparino, e così, ha notato [Fabio] Mussi, è stato l’unico nell’Occidente a non deridere [Silvio] Berlusconi, [...] di carte e poi lo disfa, che afferma che Leopardi lo aiuta a prender sonno dove il “tutto è vano” del poeta gli fa abbassare le palpebre, pronto ad arrabbiarsi con un dettaglio del “Sabato del villaggio” perché lui è ossessivo, deve ostinarsi ...
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berneggiare
(ant. bernieggiare) v. intr. (io bernéggio, ecc.; aus. avere). – Scrivere versi giocosi alla maniera di quelli del poeta F. Berni (v. bernesco). ...
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bernesco
bernésco (ant. berniésco) agg. (pl. m. -chi). – Che imita la maniera giocosa e satirica del poeta burlesco toscano Francesco Berni (1497 o 1498-1535): stile b.; berniesca piacevolezza (Salviati); [...] baie bernesche (Redi); mettere, voltare in b., in burla, in ischerzo; con sign. estens., in bernesco, alla bernesca, in modo scherzoso, canzonatorio: Salutandolo in b. (Giusti). Cantare di bernesco, nell’uso ...
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sebenicense
sebenicènse agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Sebenico (croato Šibenik), sulla costa dalmata; come sost., abitante o nativo della città di Sebenico: il grande lessicografo [...] e poeta s., N. Tommaseo (1802-1874). ...
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nottivago
nottìvago agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. noctivăgus, comp. di nox noctis «notte» e vagus «vagante»] (pl. m. -ghi), letter. – Che vaga o è solito vagare di notte, che ha abitudini nottambule: [...] il poeta n. (L. Viani); Abbiamo voluto camuffarci Come i prostituti n. (Montale); anche sostantivato, con riferimento a nottambuli e a prostitute. Riferito talora ad animali: la farfalla n. (D’Annunzio); o a corpi celesti: luna n. (Pindemonte). ...
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sovrano
agg. e s. m. [der. di sovra, sul modello del fr. ant. soverain]. – 1. agg. a. ant. o poet. Che sta sopra, più in alto di tutti gli altri: Non voltò ruota mai con più prestezza Il macigno sovran [...] Riferito a persona, indica eccellenza somma nella sua arte o per le sue doti (positive o anche negative): Quelli è Omero, poeta s. (Dante); qui venne Alimeto, Di medicina maestro s. (Boccaccio); Barattier fu non picciol, ma s. (Dante). c. Con valore ...
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ab ovo
locuz. lat. (propr. «dall’uovo»). – Espressione adoperata per significare che una cosa è narrata dai suoi inizî, dalle sue più lontane origini, o è fatta risalire fino ad essi: cominciare ab ovo, [...] riprendere una narrazione ab ovo, e sim. Proviene da una frase di Orazio (Ars poetica 147), relativa al poeta che, invece di entrare in medias res come Omero, comincia gemino ab ovo, cioè dalle due uova di Leda, da una delle quali nacque Elena, prima ...
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pascoliano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al poeta e scrittore Giovanni Pascoli (1855-1912), alla sua opera e ai caratteri che le sono tipici: la poesia, la metrica, la sensibilità p.; il fonosimbolismo [...] p.; l’interpretazione p. della Commedia dantesca; o che è rivolto allo studio dell’opera del Pascoli: la critica pascoliana. Di persona (anche come sost.), che si ispira allo stile, ai temi, alle forme ...
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poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti anche dicitori per rima, rimatori (§§ 7-8)....
Nome con cui è designato un monaco di Corvey (sec. 9º) il quale al tempo di re Arnolfo compose un poema storico in distici su Carlomagno, che per i primi quattro libri reca il titolo Annales de gestis Caroli Magni imperatoris e per il quinto...