simbolista
s. m. e f. e agg. [der. di simbolo, sull’esempio del fr. symboliste] (pl. m. -i). – Chi si esprime in forme simboliche; in partic., scrittore, artista seguace del simbolismo: i s. francesi [...] dell’ultimo Ottocento; con funzione appositiva: un poeta simbolista. Anche come agg., col sign. di simbolistico: il linguaggio simbolista. ...
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celebre
cèlebre agg. [dal lat. celĕber -bris -bre, propr. «frequentato, popoloso, affollato», quindi «solenne, rinomato»]. – Famoso, largamente noto, detto soprattutto di persona che si sia distinta [...] per qualità buone o cattive: un c. poeta, pittore, musicista, attore, cantante; un c. libertino. Anche riferito a opere create dall’ingegno umano: un libro c., un c. quadro; o a istituzioni o luoghi storici: una c. biblioteca; una città c.; o a fatti ...
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falecio
falècio (o falecèo; raro falèucio o falèuco) agg. e s. m. [dal lat. phalaecius, phalaecēus, phaleucius o phalaecus (versus); gr. ϕαλαίκειον (μέτρον)]. – Verso endecasillabo della metrica classica, [...] di schema ⌣̅⌣̅–́⌣⌣–́⌣̅–́⌣–́⌣̅, così detto dal nome del poeta alessandrino Faleco che lo usò per primo in serie stichiche, ma che si trova già prima, associato ad altri versi, spec. gliconei e ferecratei, in Alcmane, in Saffo, nei tragici e nei comici ...
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simodia
simodìa s. f. [dal gr. σιμῳδία]. – Sinon. di ilarodia, antica rappresentazione popolare greca, così detta dal nome del suo maggiore poeta, Simo di Magnesia, attivo intorno al 300 a. C. ...
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archebuleo
archebulèo agg. e s. m. [dal lat. archebulēum, gr. ἀρχεβούλειον]. – Verso della metrica classica, la cui invenzione era attribuita al poeta greco Archebulo di Tera (prima metà del 3° sec. [...] a. C.), ma che si trova già attestato in Alcmane, Stesicoro e Ibico; il verso (schema ⌣⌣–́⌣⌣–́⌣⌣–́⌣⌣–́⌣–́–) si può considerare formato da un prosodiaco più un reiziano ...
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Parnaso
Parnaṡo (raro Parnasso) s. m. – Propriam., nome (lat. Parnasus o Parnassus, dal gr. Παρνασός o Παρνασσός) di un massiccio montuoso della Grecia centrale, a nord del golfo di Corinto (nelle vicinanze [...] Di sue dolcezze il lusinghier Parnaso (T. Tasso), corre verso la poesia più dilettevole. Con senso collettivo, l’insieme dei poeti di una nazione: Il Parnaso italiano, titolo di una collezione in 56 volumi contenenti i più notevoli testi della poesia ...
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epos
èpos s. m. [dal lat. epos, gr. ἔπος «parola, verso esametro»; al plur. ἔπη «canto epico»] (usato solo al sing.). – 1. Poema epico: l’e. di Omero, di Virgilio; anche con riferimento al carattere, [...] all’ispirazione e all’espressione particolare di un poeta o poema epico: l’e. umano di Virgilio (o dell’Eneide). 2. L’insieme delle leggende e dei poemi epici di un popolo: l’e. germanico, l’e. cavalleresco. 3. Meno com., materia, impresa degna di ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità [...] certe spese. Cielo della Luna, il primo cielo del Paradiso dantesco, il più interno e vicino alla Terra, dove appaiono al poeta gli spiriti di coloro che non compirono i loro voti. b. Per estens., si chiamano l. artificiali i satelliti artificiali ...
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parodia
parodìa s. f. [dal gr. παρῳδία, comp. di παρα- per indicare somiglianza e ᾠδή «canto»; cfr. lat. tardo parodĭa]. – 1. a. Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico [...] , di un sonetto, di un dramma, di una canzone, di una romanza; mettere in p. un poema, un autore, un poeta. b. Con accezione più generica, imitazione deliberata, con intento più o meno caricaturale, dello stile caratteristico di uno scrittore, di un ...
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parodiare
v. tr. [der. di parodia] (rare le forme rizotoniche io paròdio, ecc.). – Fare la parodia, mettere in parodia; imitare in modo ridicolo: p. una tragedia, una canzone, un poeta, un attore, un [...] uomo politico ...
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poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti anche dicitori per rima, rimatori (§§ 7-8)....
Nome con cui è designato un monaco di Corvey (sec. 9º) il quale al tempo di re Arnolfo compose un poema storico in distici su Carlomagno, che per i primi quattro libri reca il titolo Annales de gestis Caroli Magni imperatoris e per il quinto...