sotadeo
sotadèo agg. e s. m. [dal lat. Sotadĕus]. – Nella metrica classica, verso s. (o assol. sotadeo), metro tetrametro ionico a maiore brachicataletto, così chiamato dal poeta greco Sòtade (4°-3° [...] sec. a. C.) che lo usò ...
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sotadico
sotàdico agg. [dal lat. Sotadĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Versi s., denominazione talora usata per indicare i versi bifronti, che pare siano stati composti per la prima volta dal poeta greco Sòtade. [...] 2. raro. Di scritti, composizioni letterarie e sim., osceno, licenzioso, come la poesia di Sòtade ...
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lucreziano
agg. [dal lat. tardo Lucretianus]. – Di Tito Lucrezio Caro, poeta latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Lucrezio: il poema l., intitolato «De rerum natura»; [...] il pessimismo l.; l’esametro lucreziano ...
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servente
servènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di servire]. – 1. agg. a. ant. Servizievole, compiacente e cortese: era tanto obediente al marito e tanto s. (Boccaccio); pronto a soddisfare le richieste [...] 3. s. m. e f. Inserviente: Questa vostra servente Vien per istar con voi (G. Cavalcanti), con riferimento alla ballata che il poeta, servo d’Amore, invia alla donna amata. 4. s. m. a. Nel linguaggio milit., ciascuno dei soldati o marinai destinati al ...
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eccellente
eccellènte agg. [dal lat. excellens -entis, part. pres. di excellĕre «eccellere» e agg.]. – 1. Propr., superiore agli altri o alle altre cose dello stesso genere, per merito, qualità, bontà [...] e sim.; quindi, comunem., di gran pregio, di molto valore, ottimo: poeta, artista, scrittore eccellente; nell’uso scolastico, valutazione e giudizio corrispondente all’incirca al voto 10. Riferito a cibi o bevande, squisito: un vino e.; ho mangiato ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] che ha aspetto, qualità, possibilità, e sim., che non si sono ancora manifestate o realizzate: essere, trovarsi allo stato p.; un p. poeta; energia p., che può tradursi in atto. 2. agg. a. In grammatica, detto di modo (o tempo) verbale che, da solo o ...
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nomea
nomèa s. f. [der. di nome]. – Fama, voce pubblica; di solito in senso deteriore: avere, farsi, procurarsi, acquistare n. di donnaiolo, di fannullone, di un poco di buono; sul suo conto corre una [...] brutta n.; debbo a ciò se godo n. di poeta (Bufalino). ...
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nomo1
nòmo1 s. m. [dal gr. νόμος, che assunse il sign. musicale per sviluppo semantico da νόμος «regola, legge»]. – Nell’antica Grecia, composizione musicale di carattere austero; in partic., n. citarodico, [...] consisteva originariamente in una semplice invocazione del dio e nella recitazione di un passo epico, e assunse in seguito, per opera del poeta Terpandro (sec. 7° a. C.), uno schema più complesso e articolato, diventando infine simile al ditirambo. ...
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pitocco
pitòcco s. m. (f. -a) e agg. [forse dal gr. πτωχός «mendicante, povero»] (pl. -chi). – 1. Accattone, mendicante: non sarebbe una bella cosa di presentarsi al cugino, come un p. (Manzoni); Il [...] poeta, o vulgo sciocco, Un pitocco Non è già (Carducci). In similitudini e paragoni: sembrare un p., vestire come un p., essere vestito molto male, da straccione. Anche come agg.: un quartiere abitato da gente pitocca. 2. estens. Persona che, pur non ...
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ultramillenario
(ultra-millenario, ultra millenario), agg. Di oltre mille anni, che dura da più di mille anni, che viene praticato da più di mille anni. ◆ Compendio di memoria letterario-mitologica, [...] il poema di Nonno [di Panopoli, «Le dionisiache»] non ha certo l’aurorale ingenuità dell’Iliade e dell’Odissea. Il poeta africano, a distanza ultra-millenaria dal modello, non poteva usare la parola con quella stessa primitiva e sapiente freschezza. ...
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poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti anche dicitori per rima, rimatori (§§ 7-8)....
Nome con cui è designato un monaco di Corvey (sec. 9º) il quale al tempo di re Arnolfo compose un poema storico in distici su Carlomagno, che per i primi quattro libri reca il titolo Annales de gestis Caroli Magni imperatoris e per il quinto...