incoronare
v. tr. [der. di corona] (io incoróno, ecc.). – 1. Mettere in capo a qualcuno la corona, cingere di corona e per estens. di una ghirlanda o di altro oggetto a guisa di corona: un tempo i poeti [...] il coniuge o il partner. ◆ Part. pass. incoronato, anche come agg., cinto di corona, o d’altro che formi corona: poeta incoronato; la Madonna, la Vergine incoronata (v. anche la voce); le teste incoronate, per lo più in tono polemico, i sovrani ...
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filiceo
filicèo (o filìcio) agg. – Verso f.: nella metrica greca antica, esametro coriambico catalettico, così chiamato dal nome del poeta greco Fìlico (3° sec. a. C.). ...
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cominciare
v. tr. e intr. [lat. *cominitiare, comp. di com- (=cum) e initiare «dar principio»] (io comìncio, ecc.). – 1. tr. Fare il primo atto di un’azione, compiere la prima parte di un’opera o di [...] per lo più cominciare a dire, a parlare, pronunciare le prime parole di un discorso: egli cominciò così; Io cominciai: «Poeta che mi guidi ...» (Dante); ma anche con sign. più generico: tutto sta nel c.; comincia! (sottint. a leggere, a esporre ...
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mantovano
(ant. e poet. mantoano, mantüano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città e provincia lombarda di Mantova; abitante, originario o nativo di Mantova: li parenti miei furon [...] lombardi, Mantoani per patrïa ambedui (Dante); il poeta m., o, per antonomasia, il M., Virgilio (onde la mantuana ambrosia, in Carducci, la dolcezza della poesia virgiliana); il dialetto m. (o, come s. m., il mantovano); il territorio m. (o, come s. ...
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difilio
difìlio s. m. [dal lat. diphilius, riferibile forse a Dìfilo, poeta greco della commedia nuova (360-280 a. C.)]. – Nella metrica classica, altro nome del verso cherileo. ...
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dolcestilnovista
s. m. (pl. -i). – Poeta del dolce stil novo; è forma poco com. per stilnovista. ◆ Analogam., dolcestilnovìstico per stilnovistico. ...
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adorare
v. tr. [dal lat. adorare, comp. di ad- e orare «pregare»; propr. «rivolgersi con preghiere»] (io adóro, ecc.). – 1. a. Rendere culto alla divinità (o comunque a esseri divinizzati, e a tutto [...] c. Avere grande passione per qualcosa, o profonda ammirazione per qualcuno, apprezzare enormemente: a. l’arte, la poesia, la musica; è un poeta che adoro; adoro prendere il sole; adora vivere al mare. 3. intr., ant. Pregare: O milizia del ciel cu’ io ...
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dannunziano
agg. – Di Gabriele D’Annunzio (1863-1938), con riferimento alla sua opera di poeta e di prosatore, agli aspetti più appariscenti e spesso deteriori del suo stile (magniloquenza, preziosismi [...] espressivi, esasperato estetismo, ecc.), o agli atteggiamenti che gli furono proprî, e ai riflessi che questi ebbero nel gusto e nel costume contemporanei: la poesia d.; l’estetismo d.; i virtuosismi verbali ...
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poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti anche dicitori per rima, rimatori (§§ 7-8)....
Nome con cui è designato un monaco di Corvey (sec. 9º) il quale al tempo di re Arnolfo compose un poema storico in distici su Carlomagno, che per i primi quattro libri reca il titolo Annales de gestis Caroli Magni imperatoris e per il quinto...