originale
agg. e s. m. [dal lat. tardo originalis, der. di origo -gĭnis «origine»]. – 1. agg. a. ant. Originario: i cittadini o. di Firenze; usanze o. di un luogo, proprie di esso, non importate, non [...] dell’epoca; edizione o., quella che riproduce il manoscritto dell’autore o comunque il testo da lui approvato; leggere un’opera, un poeta nel testo o., o nella lingua o., nella lingua in cui l’opera è stata scritta, non in traduzione; vedere un film ...
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sforzare1
sforzare1 v. tr. [der. di forzare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io sfòrzo, ecc.). – 1. a. Aprire o cercare di aprire con la forza (in questo sign. è forma intensiva, più espressiva e pop., [...] delle mie parole; per sostenere le sue tesi sforza spesso il vero significato del testo; non si possono s. i versi del poeta facendogli dire ciò che egli non dice. 2. a. Con riferimento a persona, farle forza, indurla a cedere, a sottomettersi, a ...
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tromba
trómba s. f. [da un germ. *trumba, voce di origine onomatopeica]. – 1. a. Strumento a fiato, d’ottone, a bocchino, in uso con forme diverse fin dall’antichità più remota per segnali e quindi, [...] un tempo dai banditori, le espressioni fig. la t. o le t. della fama, la funzione propria della fama di divulgare notizie; poet., suonare la t., dare annuncio di qualche cosa: O Simon mago, o miseri seguaci ..., Or convien che per voi suoni la tromba ...
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preformazione
preformazióne s. f. [dal lat. tardo praeformatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto, l’operazione di preformare, in senso proprio e fig., e la cosa stessa che è preformata: maggior poeta è ... [...] colui che sa discoprire, disviluppare, estrarre un maggior numero di codeste p. ideali (D’Annunzio). 2. In embriologia, secondo una dottrina detta appunto teoria della p., o preformismo (v.), la presenza ...
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intelligibile
intelligìbile (o intellegìbile) agg. [dal lat. intelligibĭlis, der. di intelligĕre (o intellegĕre) «intendere»]. – Che può essere conosciuto e compreso con l’intelletto: verità i., o non [...] , sottigliezze poco i.; il testo, il verso non mi riesce i. (per estens., anche riferito alla persona: autore, scrittore, poeta, oratore poco i.); ha usato un linguaggio semplice e i. da tutti; scrittura, voce, suono abbastanza i.; un’audizione ...
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ispirare
(ant. o letter. inspirare; ant. anche spirare) v. tr. [dal lat. inspirare, propr. «soffiar dentro o sopra», comp. di in-1 e spirare «soffiare»]. – 1. Nel senso proprio e concreto di immettere [...] dei grandi spiriti, ai proprî ideali; ispirarsi alla natura, alla bellezza, a fatti eroici; per questo episodio, il poeta si è certamente ispirato a Virgilio; a questi marmi Venne spesso Vittorio ad ispirarsi (Foscolo, con riferimento all’Alfieri in ...
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ispirato
(ant. o letter. inspirato) agg. [part. pass. di ispirare]. – Che è opera d’ispirazione: libri i., quelli delle Sacre Scritture. Riferito a persona, si dice soprattutto di chi nel creare un’opera [...] parlare, ha l’animo come acceso di una luce e di un fuoco soprannaturale che eccita ed esalta la sua fantasia: un poeta, un pittore, un oratore i.; avere la mente i.; essere, sentirsi ispirato; anche dell’opera o delle parole che sono improntate da ...
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volgo
vólgo (ant. e poet. vulgo) s. m. [dal lat. vulgus (o volgus), neutro e più raram. masch.] (pl. -ghi). – 1. a. In una società organizzata, la classe popolare, che ne costituisce l’elemento numericamente [...] (Petrarca); non gisti Ieri a corcarti in male agiate piume, Come dannato è a far l’umile vulgo (Parini); Il poeta, o vulgo sciocco, Un pitocco Non è già (Carducci). b. In etnologia, la popolazione rurale in quanto oggetto di studio folcloristico ...
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allusivo
alluṡivo agg. [dal lat. mediev. allusivus, der. di alludĕre «alludere»]. – 1. Che allude, che contiene allusione: discorso a.; parole a.; usare un linguaggio a.; e seguito da compl.: credette [...] 2. Nel linguaggio della critica letteraria, è detta arte a. la forma suprema dell’arte secondo la poetica dei poeti «puri» o «ermetici» (Mallarmé, Rimbaud, ecc.): evocativa, suggestiva, analogica, intesa a prolungare nel lettore quell’aura misteriosa ...
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volli, e volli sempre, e fortissimamente volli
vòlli, e vòlli sèmpre, e fortissimaménte vòlli. – Celebre frase di V. Alfieri (per lo più citata nella forma: volli, sempre volli, fortissimamente volli), [...] contenuta nella Lettera responsiva a Ranieri de’ Casalbigi, scritta da Siena il 6 sett. 1783; in essa il poeta esprime il fermo impegno che aveva assunto con sé stesso, dopo l’applaudita rappresentazione della sua prima tragedia, la Cleopatra, di ...
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poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti anche dicitori per rima, rimatori (§§ 7-8)....
Nome con cui è designato un monaco di Corvey (sec. 9º) il quale al tempo di re Arnolfo compose un poema storico in distici su Carlomagno, che per i primi quattro libri reca il titolo Annales de gestis Caroli Magni imperatoris e per il quinto...