vocabolo
vocàbolo (ant. vocàbulo) s. m. [dal lat. vocabŭlum, der. di vocare «chiamare»]. – 1. Ciascuna parola considerata come unità lessicale autonoma, in quanto cioè esprime uno o più significati, [...] . Cfr. nomignolo. ◆ Dim. e spreg., poco com., vocabolùccio; accr. vocabolóne; pegg. vocabolàccio, vocabolo brutto, da non usare: non arricciare il naso, poeta mio, sentendo questi vocabolacci che i vostri dizionari forse non registrano (Capuana). ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta [...] di Merlino (Ariosto); per estens., canoro, poetico: Tanto fu dolce mio v. spirto ... (Dante, introducendo a parlare il poeta latino Stazio); Are così a Bellona, Un tempo invitta amazzone, Diè il vocale Elicona (Foscolo), cioè la poesia, simboleggiata ...
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mero
mèro agg. [dal lat. merus], letter. – 1. a. Puro, schietto: Come raggio di sole in acqua mera (Dante). Propr., non mescolato con altre sostanze, e si diceva presso i Romani soprattutto del vino [...] riferito a persona, con senso limitativo: è un m. letterato, un m. grammatico; io non sono e non voglio essere un poeta mero (D’Annunzio). 2. ant. Lucente, sfaviliante: E vidi le sue luci tanto mere (Dante). ◆ Avv. meraménte, puramente, semplicemente ...
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antimarinista
s. m. [comp. di anti-1 e del nome del poeta G. B. Marino] (pl. -i). – Nel Seicento, furono così chiamati gli scrittori che si opposero al Marino e alla corrente (marinismo) che da lui prese [...] nome ...
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estemporaneo
estemporàneo agg. [dal lat. tardo extemporaneus, der. di tempus -ŏris «tempo», col pref. ex-]. – Fatto, e più comunem. pronunciato o scritto lì per lì, senza preparazione; improvvisato: [...] e., versi e.; pittura estemporanea. Anche di persona che parla o compone improvvisando; improvvisatore: poeta, oratore estemporaneo. ◆ Avv. estemporaneaménte, in modo estemporaneo, senza preparazione: dettare, recitare versi estemporaneamente ...
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byroniano
〈bair-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Di George Gordon Byron 〈bàiërën〉, il celebre poeta inglese (1788-1824): la poesia b., un’ode b., l’epistolario b.; o che concerne Byron e la sua opera: un volume [...] di studî b., una preziosa edizione b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia e del suo pensiero: un eroe b., il titanismo byroniano. Come sost., seguace, imitatore, ammiratore, studioso ...
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byronismo
〈bair-〉 s. m. – Influsso letterario, esercitato dall’opera di George Byron (1788-1824), particolarmente attivo in Europa e in Italia (Guerrazzi, Dall’Ongaro, Mauro, Padula) nei due decennî [...] successivi alla morte del poeta, e consistente in un’imitazione superficiale di situazioni e personaggi tipici della sua produzione poetica. Con sign. più ampio, atteggiamento o comportamento che ricalca caratteristiche peculiari della personalità di ...
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richiedere
richièdere (ant. richièrere o richèrere) v. tr. [lat. pop. requaerĕre (per il class. requirĕre), comp. di re- e quaerĕre «chiedere»] (coniug. come chiedere; part. pass. richièsto, ant. richèsto). [...] con sign. vicino a quello di pregare, spec. quando è seguito da prop. subordinata: gli richiesi di aiutarmi o che mi aiutasse; poeta, io ti richeggio Per quello Dio che tu non conoscesti ... Che tu mi meni là dov’or dicesti (Dante). Con sign. proprio ...
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polizianesco
polizianésco agg. (pl. m. -chi). – Relativo all’umanista e poeta Agnolo Ambrogini detto il Poliziano (v. poliziano), alla sua opera e al suo stile: un epigramma che ... riecheggia il latino [...] polizianesco (E. Cecchi ...
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poliziano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. (Castellum) Politianum, poi (Mons) Politianus, nome mediev. di Montepulciano], letter. – Di Montepulciano, comune in prov. di Siena, abitante, nativo di Montepulciano [...] (è in uso anche la forma non dotta montepulcianése). Per antonomasia, il Poliziano, l’umanista e poeta Agnolo Ambrogini (1454-1494). ...
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poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti anche dicitori per rima, rimatori (§§ 7-8)....
Nome con cui è designato un monaco di Corvey (sec. 9º) il quale al tempo di re Arnolfo compose un poema storico in distici su Carlomagno, che per i primi quattro libri reca il titolo Annales de gestis Caroli Magni imperatoris e per il quinto...